di Maria Eleonora Tanchis
Sceneggiatore di moderne tragedie, di conflitti sociali e storie metropolitane, viene celebrato in Italia con diverse manifestazioni teatrali
Spettacolo
Nathan il saggio: a teatro, il sogno illuminista dell’uguaglianza religiosa
di Rossella De Pas
Grande successo di pubblico per “Nathan il saggio” al Piccolo Teatro di Milano, in scena fino al 21 aprile
“Il ladro di cadaveri”, una black-comedy firmata Landis
di Roberto Zadik
Nel nuovo film di Landis, il commercio di cadaveri diventa redditizio (e divertente!).
Cinema / “Il Grinta” dei fratelli Coen
di Maria Eleonora Tanchis
La vena dissacrante ebraica dei fratelli Coen torna a colpire, questa volta con la pistola fumante de “Il Grinta”
Cinema/ Il mondo secondo Barney Panofsky.
di Roberto Zadik
In programma al cinema Anteo e Eliseo, il film è la trasposizione cinematografica del romanzo di Richler. Nel cast uno strepitoso Paul Giamatti e l’icona hollywoodiana Dustin Hoffman
Destinatario sconosciuto
di Rossella De Pas
“Destinatario sconosciuto” regia di Gabriele Calindri, al Teatro Verdi di Milano fino al 13 febbraio.
Affittasi monolocale zona ghetto
di Rossella De Pas
Al Teatro Blu di Milano fino al 6 Febbraio lo spettacolo di Eugenio De’ Giorgi: due secoli di vita nel ghetto di Venezia
Quei baci rubati alla vita, all’arte, al cinema
Barbara Nahmad, classe 1967, artista, non ha mai nascosto la propria fascinazione per il mondo e il linguaggio Pop, per un certo tipo di pittura onnivora che ingloba nuovi modelli di comunicazione. Mi piace addentrarmi nelle pieghe del già visto, del già noto, attraverso immagini passate decine di volte nei rotocalchi e riconsiderate, spiega Nahmad. Baci ludici, gioiosi, strazianti, dolorosi, avvelenati, rubati… Allarte, alla cronaca e al cinema: celeberrimi come quello di Via col Vento o di Da qui alleternità. O come quelli di Boucher e Klimt, di Cary Grant o Harry Potter. Che Nahmad tratta come icone pop, appunto. Tele che sono una specie di cavalcata sentimentale che corre tra i nostri ricordi per resuscitare emozioni e moti del cuore.
La magia e il mistero dellalfabeto ebraico
nelle opere di Tobia Ravà, Ariela Böhm e Gabriele Levy. In mostra alla ETGallery di Milano
Forme, colori, numeri e lettere ebraiche; questi sono gli elementi che gli artisti Tobia Ravà, Ariela Böhm, Gabriele Levy amalgamano con sapienza per creare le loro opere. Uniti tutti e tre in una mostra che non a caso prende il titolo di Otot Ve Otiot, segnali e lettere, alla Ermanno Tedeschi Gallery.
Un viaggio nella comunicazione simbolica. Secondo un antico Midrash il Signore creò prima lalfabeto ebraico e poi, con esso, creò il cielo e la terra. La Torah stessa sarebbe un OT, un segnale.
Porte aperte all’Europa
Arrivata allXI edizione, questanno la Giornata europea della Cultura ebraica parla del rapporto tra Arte ed Ebraismo. La Giornata si aprirà a Milano alle ore 10 di domenica 5 settembre, con il saluto del presidente Roberto Jarach, delle autorità cittadine e del rabbino capo Arbib. Seguirà: Caleidoscopio Arte ed Ebraismo, con interventi di Andreè Ruth Shammah, Haim Baharier, rav Roberto Della Rocca.