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La didattica della Shoah

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l’immagine video Liliana Segre racconta quanto il divieto di frequentare la scuola pubblica l’avesse improvvisamente trasformata in una diversa. “Le altre ragazzine – ricorda la testimone – incontrandomi per strada mi indicavano e dicevano fra loro: ‘Guarda, quella è la Segre, che non può più venire a scuola’”. Spenta la videoregistrazione, un brusio di commenti percorre la platea degli insegnanti riuniti, all’Università Cattolica, per il seminario La memoria della Shoah come scelta morale. L’uso dell’archivio audio-visuale dello USC Shoah Foundation Institute nella scuola.

Guardando nello specchio

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un maggiore dell’aviazione militare israeliana, sorvolando il Sinai con il suo aereo, viene abbattuto da un razzo egiziano. È il marito di Nella Magen Cassouto, giovane madre che rimane sola con due figlie da crescere. Da quel giorno la sua vita non sarà più la stessa. Rabbia, frustrazione, dolore sono troppo grandi per essere soffocati. E così esplodono e si trasformano in arte, in voglia di comunicare al mondo di finirla, di cessare la guerra. Il risultato sono dei ritratti fotografici unici che hanno fatto il giro del mondo. (La galleria San Fedele di Milano in via Hoepli 3 ospita a febbraio la mostra fotografica Looking at the mirror, Guardando nello specchio dell’artista israeliana Nella Magen Cassouto).

Il genio di Bruno Schulz

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Nell’ambito del Festival Internazionale di Immagine e Figura, il Teatro del Buratto di Milano, con il contributo del Consolato di Polonia e dell’Istituto Polacco di Roma, presenta fino al 28 febbraio “L’epoca geniale di Bruno Schulz”, un’eccezionale e interessante rassegna costituita da una mostra e una serie di incontri e spettacoli, dedicata al grande scrittore e artista ebreo polacco, purtroppo ancora poco conosciuto in Italia.

Reuven Israel – Range of sorrow

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Presso la galleria Montrasio Arte di Milano, prosegue fino al 21 febbraio la prima personale italiana dello scultore israeliano Reuven Israel, dal titolo Range of sorrow, curata da Ruggero Montrasio e Raffaele Bedarida.

Il percorso espositivo propone una selezione di opere scultoree, tutte caratterizzate, come è tipico dell’artista, da una forte “fisicità” e da una semplicità sobria, che si rivela evocativa solo dopo un’attenta osservazione.

Bauman (Zygmunt) Circus

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diretto da Paolo Giorgio: dal 3 all’8 febbraio allo Spazio Mil di Sesto San Giovanni. Nato a Poznam nel 1925, Zygmunt Bauman è un rinomato filosofo e sociologo di origine ebraica, le cui ricerche si sono focalizzate sui temi della stratificazione sociale e del passaggio dalla modernità alla post-modernità, al consumismo, alla globalizzazione, che egli ha illustrato con i concetti metaforici del “liquido” e del “solido”.

I bambini del Ghetto di Lodz

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Presso la Scuola romana di Fotografia prosegue fino al 7 febbraio la mostra curata da Agnieszka Zakrzewicz I bambini del Ghetto di Lodz, eccezionale testimonianza storica e rappresentazione dello stretto legame tra l’arte della fotografia e il mantenimento della memoria.

Grande centro tessile europeo, Lodz ospitava la più grande comunità ebraica dopo Varsavia, e il suo eccezionale sviluppo economico fu dovuto alla particolare armonia instauratasi tra polacchi, tedeschi ed ebrei, capaci di costruire insieme una sorta di piccola “terra promessa”. Le repressioni iniziarono subito dop l’occupazione tedesca, e nel 1940 nel piccolo ghetto di Litzmannstadt vennero richiuse oltre 160mila persone, di cui 40mila bambini sotto i 14 anni.

Promised Land

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Le opere di Yael Bartana e Pavel Wolberg al museo olandese Gemak Den Haag. Fino al 22 marzo 2009, il Museo Gemak Den Haag ospita la mostra Promised Land, dove il fotografo Pavel Wolberg, nato a San Pietroburgo nel 1966, e la video artista Yael Bartana, nata ad Afula nel 1970, osservano la complessa società israeliana con uno sguardo acuto, un forte senso della bellezza e un evidente meraviglia

Mondino and friends

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Prosegue fino al 21 febbraio la mostra “Mondino and friends”, allestita da Poleschi Arte di Milano in collaborazione con l’archivio Aldo Mondino e curata da Vittoria Coen, una selezione di opere realizzate da Aldo Mondino e dai suoi tre assistenti, Roberto Coda Zabetta, Federico Guida e Davide Nido, divenuti oggi artisti noti a livello internazionale.

Con questo evento, la Galleria Poleschi ha voluto rendere omaggio ad uno dei maggiori protagonisti della ricerca artistica negli ultimi quarant’anni, ricordando il periodo di collaborazione con l’artista torinese, iniziato negli anni Novanta fino alla sua morte, avvenuta nel 2005.

Common Place

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L’artista israeliano, ritornato a Roma dopo quattro anni trascorsi prima a Houston come artista residente al Museum of Fine Arts, e successivamente a New York, presenta in questa occasione una serie di recenti lavori pittorici in cui il colore viene sottratto dalla tela dove era stato originariamente steso, creando l’effetto di un disvelamento di strati archeologici. Il percorso espositivo si compone di tre unità differenti ma legate tra loro in maniera complementare

In mostra a Lissone le opere di Max Marra

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presso il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, la significativa mostra di Max Marra Il Ghetto, esposta durante la scorsa estate alla Scuola Grande di San Teodoro di Venezia. Il percorso espositivo si compone di 28 opere, tutte appartenenti a collezioni private, realizzate dall’artista calabrese Max Marra che, attraverso di esse, ha ricostruito con grande sensibilità la storia degli ebrei giunti in Italia

Entropie & sincronie

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– Personale di Tobia Ravà. Mercoledì 26 novembre, alle ore 18.30, Ermanno Tedeschi Gallery Milano inaugura la nuova personale di Tobia Ravà dal titolo Entropie & sincronie, che proseguirà fino al 20 gennaio 2009. Nello spazio espositivo di via Santa Marta 15, l’artista veneto presenta le sue opere più recenti, dove raffigura strutture architettoniche, paesaggi e boschi, orologi e costruzioni meccaniche, caratterizzate, come sempre, dalla presenza dei numeri e delle lettere dell’alfabeto ebraico, che vanno a condensarsi, con estrema nitidezza e precisione, in ogni forma ritratta