Quei baci rubati alla vita, all’arte, al cinema

Spettacolo

Barbara Nahmad in mostra.

Barbara Nahmad, classe 1967, artista, non ha mai nascosto la propria fascinazione per il mondo e il linguaggio Pop, “per un certo tipo di pittura onnivora che ingloba nuovi modelli di comunicazione. Mi piace addentrarmi nelle pieghe del già visto, del già noto, attraverso immagini passate decine di volte nei rotocalchi e riconsiderate”, spiega Nahmad. Baci ludici, gioiosi, strazianti, dolorosi, avvelenati, rubati… All’arte, alla cronaca e al cinema: celeberrimi come quello di Via col Vento o di Da qui all’eternità. O come quelli di Boucher e Klimt, di Cary Grant o Harry Potter. Che Nahmad tratta come icone pop, appunto. Tele che sono una specie di cavalcata sentimentale che corre tra i nostri ricordi per resuscitare emozioni e moti del cuore. Un’anatomia del sentimento che si esprime nel bacio in tutte le sue possibili declinazioni -affettuoso, appassionato, romantico, fatale, svogliato, narcisistico, esibito…-. In queste tele non c’è nulla di bacioperuginesco. C’è lo stupore dell’incontro, la volontà empatica del tocco. La felicità di alcuni lavori è totale: penso alla famiglia che si stringe angosciata durante il raid di Entebbe nel 1976 e che l’artista coglie nel momento di un abbraccio straziante, forse il più bel quadro della mostra milanese. O ancora il bacio delle vittime scampate del Vajont, nel 1963, o quello lesbo-mediatico tra Madonna e Britney Spears. Una promenade sentimentale tra i miti collettivi di ieri e oggi.
Barbara Nahmad, All’ultimo respiro. In mostra alla Ermanno Tedeschi Gallery di Milano, via San Maurilio (fino al 15-02-2011) e di Torino, via Ignazio Giulio 6 (fino al 31-01-2011). Tel 0287396855; 0114369917.