Cultura e Società

Meir Shalev nella Casa delle donne

Libri

è un romanzo in bilico tra narrazione e introspezione, un libro sensibile che racconta con ironia la storia dell’unico maschio di una famiglia ad avere raggiunto i cinquantadue anni. Rafael sorveglia la preziosa rete di canali di irrigazione nel deserto del Negev. Sentendo vicina la fine immagina di narrare alla sorella la sua storia. E stato cresciuto all’ombra di cinque donne, la mamma, la nonna, due zie e la sorella che diventano la grande madre. Una storia non autobiografica che racconta con molta dolcezza, nostalgia ed ironia la crescita di questo ragazzino in balia dell’amore e delle nevrosi di cinque donne.

Idee a confronto

Opinioni


e in particolare gli ebrei milanesi (decideranno nella stessa giornata chi governerà la loro comunità, chi parteciperà come delegato al Congresso dell’Unione delle comunità italiane, chi governerà la loro città e altre importanti amministrazioni locali), vanno al voto per compiere scelte importanti in campo comunitario, in campo ebraico nazionale e in campo politico. Sia nell’ambito degli ambienti comunitari che in quelli politici le opinioni si confrontano dimostrando una nuova volta che molti fattori ci diversificano, ma i valori del pluralismo, della tutela delle ragioni di Israele, della tolleranza, dell’antirazzismo, dell’accettazione e dell’intelligenza continuano a tenerci saldamente uniti.

La gioventù è il motore del mondo

Spettacolo

milioni di fans è stato proprio il suo look da ultraortodosso coniugato alla sua musica travolgente in cui si mescolano sonorità hip hop, reggae ed ebraiche che raccontano la storia di questo giovane ex hippy (26 anni), ex drogato, trasformatosi dopo un viaggio in Israele in un seguace del movimento Lubavitch. Martedì 16 maggio in Italia a Milano al Rainbow club di via Besenzanica 3 un concerto del tutto particolare per un pubblico, quello di casa nostra, che deve ancora scoprirlo. L’esordio discografico è stato nel 2004 con Shake off the Dust, poi il successo l’anno dopo di Live at Stubb’s (disco d’oro). Dopo il successo americano ha cominciato la tourné mondiale con il suo nuovo disco Youth

Zona Franca

Spettacolo

italiane Free Zone (Zona Franca), il film del regista Israeliano Amos Gitai presentato l’anno scorso a Cannes, che vinse la Palma d’Oro per la migliore interpretazione femminile, quella dell’attrice israeliana Hana Laszlo. Dieci copie del film che si potranno vedere solo in versione originale con sottotitoli in italiano. È la prima volta che un film israeliano viene girato in Giordania in collaborazione con The Jordan Royal film Commisssion.

Il Chilometro d’oro

Libri

si possono trovare musulmani, copti, turchi cattolici, ciprioti, italiani, inglesi, ebrei, francesi, marocchini, maltesi, polacchi, circassi, ortodossi, rumeni, russi, sudanesi,(…?) ” si chiede, all’inizio del libro, Clément Mosseri, il padre del protagonista.
In Egitto, nella prima metà del secolo scorso, è la risposta.

Il libro è il risultato di questo ambiente straordinario, colorato e cangiante come può esserlo un caleidoscopio che all’epoca vantava quarantaquattro comunità nazionali, cinquantacinque etnie e ventuno confessioni religiose.
Il protagonista, Mondo Mosseri, è un talianin, un italiano d’Egitto, che nasce nell’anno 1900.
Da subito le vicende della sua famiglia

ll transfer

Opinioni


per le strade come impazziti. Ad ogni vicolo si univano nuovi arrivati ed il fiume dei facinorosi fluiva per le strade brandendo coltelli, bastoni, pietre. Gli occhi iniettati di sangue, gli spiriti esasperati, urlavano, con odio e passione, l’antico ma attualissimo ritornello, sempre lo stesso: “ Morte agli ebre!”. La scena era sempre

Voci di muto amore

Libri

dell’editore Giuntina si arricchisce di un nuovo titolo, portando così a nove i volumi pubblicati in questa collana che sta diventando uno specchio sempre più interessante della narrativa israeliana di questi anni. Molti scrittori sono stati pubblicati anche da altri editori, pensiamo solo a Yehoshua da Einaudi e Oz da Feltrinelli o a Sifra Horn da Fazi e Tammuz da EO e si potrebbe continuare. Tuttavia Giuntina è l’unica casa editrice ad aver dedicato espressamente una collana solo alla pubblicazione di narratori di Israele.
In realtà il libro di Kenaz non è una novità assoluta in Italia, poiché venne già pubblicato, con la stessa pregevole traduzione di Alessandro Guetta nel 1994 da Anabasi.

Quando l’identità va dal parrucchiere

Opinioni


ma lei per i capelli che prodotti preferisce utilizzare? Presumibilmente fiera della sua fluente chioma, ma ancora di più della brillante relazione appena conclusa e dedicata al problema dell’identità ebraica nel pensiero di Scholem, Rosenzweig e Deridda, Donatella Di Cesare questa proprio non se l’aspettava. Eppure il candido interrogativo rivolto alla sbalordita oratrice veniva dalla stessa signora che aveva ascoltato attenta uno dei passaggi salienti del Moked di Milano Marittima, lo straordinario appuntamento di primavera degli ebrei italiani organizzato dal Dipartimento Educazione e cultura dell’Unione delle comunità.