di Fiona Diwan
Ben lontano dall’essere un testimone pacifico e distaccato, lo scrittore torinese era abitato da un magma interiore represso, pulsante e ribollente. La natura schiva di Levi non avrebbe gradito l’odierna “beatificazione” della sua figura. Una prosa che è un grido soffocato e silenzioso, sostiene De Angelis, «una scrittura pacata dall’irrequieto cuore di tenebra»
Cultura e Società
Raccontare il Medio Oriente da giornalisti digitali
di Paolo Castellano
Intervista a Christian Rocca, direttore editoriale de Linkiesta: «Il nostro obiettivo è quello di mettere tutto in prospettiva, raccontando come nasce un conflitto. Israele, con le sue mille contraddizioni, resta l’unica democrazia della Regione»
I Gogodala, gli ebrei indigeni in Papua Nuova Guinea
di Sofia Tranchina
In Papua Nuova Guinea, dispersi tra tribù di indigeni vestiti di piume e fango e a popoli grezzamente cristianizzati vivrebbero secondo certe teorie alcuni discendenti di Avraham. Si tratta dei Gogodala, una tribù indigena dalle usanze primitive che rispetta e onora la legge di Mosè.
L’ellenicità di Albert Cohen si incarna nel personaggio di Solal, seduttore come greco, spirituale come ebreo
di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Albert Cohen (1895-1981), grande romanziere ben conosciuto nel mondo letterario francese ha passato la più grande parte della sua vita in Francia, dove arrivò da bambino dopo aver lasciato la sua Corfù.
“Hallelujah, Leonard Cohen a Journey a song” presentato a Venezia
di Roberto Zadik
A cinque anni dalla sua scomparsa il carismatico cantautore canadese Leonard Cohen torna a far parlare di sé. Infatti in questa edizione del Festival di Venezia è stato presentato l’appassionante documentario Hallelujah Leonard Cohen. A journey a song
Decontaminare i luoghi “dalla” memoria
di Ester Moscati
In un viaggio tra luoghi e paesaggi feriti dalla violenza della storia, Alberto Cavaglion suggerisce di usare uno sguardo libero, che scavi e insieme costruisca un percorso di rigenerazione
L’arte mascherata di Gideon Rubin e il suo ricordo dell’11 settembre 2001
di Michael Soncin
Il pittore israeliano ha cambiato il suo modo di dipingere dopo avere vissuto in prima persona la tragedia dell’11 settembre. È stato influenzato dalla pittura del nonno Reuven Rubin, originario della Romania, che si salvò dalle persecuzioni naziste scappando in Israele.
Tallal a-Hariri vuole trasformare l’Iraq da colonia iraniana a un Paese pronto a un reale cambiamento. Anche verso Israele
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Spesso l’omissione è più pericolosa della censura. Quest’ultima, almeno, può suscitare reazioni, proteste. L’omissione no, quanto viene omesso è come non fosse mai avvenuto, diventa una non notizia.
Nasce Radio Parenti per dare voce alla cultura
di Paolo Castellano
Andrée Ruth Shammah, direttrice del Teatro Franco Parenti, che lo scorso 22 maggio ha inaugurato un ambizioso progetto radiofonico in streaming battezzato Radio Parenti o per meglio dire Parenti On Air. Una stazione radio su Internet
Il Time inserisce Il Diario di Anne Frank fra i 100 migliori libri di tutti i tempi
di Michael Soncin
“Tradotto in 70 lingue, oltre 30 milioni di copie vendute in tutto il globo. Un manoscritto che è anche un miracolo, poiché è un documento in grado di narrare le incalcolabili atrocità dell’Olocausto in termini comprensibili anche ai bambini più piccoli di quanto lo fosse Anne mentre lo stava scrivendo”, si legge dal settimanale statunitense.
Vent’anni fa l’11/9: polemiche sul documentario di Spike Lee. L’accusa: aver inserito tesi cospirazioniste antisemite
di Roberto Zadik
Il film suddiviso in quattro parti e uscito sull’emittente tv HBO nei primi tre episodi il 22 agosto è stato già accusato da alcuni di fiancheggiare tesi complottiste e antisemite. Ma il regista invita alla prudenza i suoi detrattori almeno fino al prossimo 11 settembre, quando verrà trasmesso l’ultimo atto della serie in concomitanza con il ventennale della strage.
Berlino, in mostra gli artisti del nazismo in carriera nella Germania federale
di Ilaria Ester Ramazzotti
La mostra ‘Divinamente dotati’. Gli artisti preferiti del nazionalsocialismo nella Repubblica federale’, aperta dal 27 agosto al 5 dicembre 2021, descrive per la prima volta la presenza e attività di questi artisti anche nelle istituzioni della vita politica, economica e culturale nella Germania del post guerra.














