di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Quella che stiamo vivendo è un’epoca senz’altro accompagnata da molte inquietudini. Il problema non è solo culturale, ossia legato alle mentalità e ai pensieri prevalenti. Non è neanche una questione di civiltà.
Opinioni
La variante della razza
di Raul Gabriel
A leggere notizie, comunicati, schede prodotto di ogni tipo ci si potrebbe illudere che l’umanità stia facendo passi da gigante verso un umanesimo complesso e articolato, senza precedenti per la capillarità delle varie istanze.
Il marranesimo della nostra età: l’adattamento, di generazione in generazione, è il senso della vita
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Affezionati come siamo ad una certa idea di passato, molto spesso perlopiù idealizzato, comunque mai vissuto sulla nostra pelle, non riusciamo più a comprendere il presente che ci appartiene.
Pace Israele-palestinesi: perché non imitare la Confederazione elvetica aprendo a un accordo con la Giordania?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Gli Accordi di Abramo non hanno ottenuto soltanto straordinari risultati sul piano diplomatico, quali il trasferimento dell’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme e l’apertura dei rapporti con i vicini Stati arabi sunniti.
Netanyahu/Lapid: due politici più vicini di quanto si creda. Almeno in politica estera
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Nell’attesa di conoscere per quale governo voteranno gli israeliani il primo novembre sarà opportuno non stupirsi, come avviene sulla maggior parte dei nostri giornali, se queste elezioni sono le quinte in quattro anni.
Il miracolo di Kippur
di Redazione
Il presidente e tutto il Consiglio augurano a tutta la Comunità Gmar Chatimà Tovà. In questa occasione riproponiamo una riflessione di Rav Giuseppe Laras ZTz”L su Kippùr, un giorno che attendiamo nel calendario, di anno in anno, segnandoci la data esatta e mantenendoci liberi da incombenze di sorta.
Lessico traditore: attenti, le parole non sono mai neutre, ma autentiche macchine da combattimento
di Claudio Vercelli
[Storie e controstorie] Ci sono molti modi per vivere un’esperienza, quella bellica in special modo, e ancor di più per nominarla. In fondo, ed è una verità che troppo spesso ci dimentichiamo, prima ancora di mettere mano al calcio della rivoltella, ci si uccide, o ferisce, con i vocaboli. Le parole creano, istituiscono, designano così come distruggono.
Vincitore del Premio Campiello: quanto sono ancora radicati gli stereotipi antisemiti….
di Ugo Volli
Possiamo certamente credere che Zannoni – vincitore del premio con “I miei stupidi intenti” – non si senta antisemita e non voglia esserlo. Resta il fatto però che ha condito il suo romanzo con una dose di pregiudizi e di stereotipi che sono oggettivamente antisemiti.
La crisi della leadership in Europa. Nascerà mai un nuovo Winston Churchill?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Sono più di 8,79 milioni le persone che hanno lasciato l’Ucraina dal 24 febbraio, quando è iniziata la guerra di Putin. L’ha dichiarato l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati, ripreso sul sito internet dell’Unhcr.
Gli (strani) legami tra microuniverso no-vax, ancora vitale, e il circuito dei filoputiniani d’Italia
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Ci sono fatti e condotte che, pur essendo prevedibili, quando si manifestano concretamente lasciano comunque l’amaro in bocca. Poiché il loro verificarsi è riscontro di come le cose non vadano per il verso giusto. In questo caso il riferimento è ai molti nessi che si riscontrano tra il rumorosissimo microuniverso no-vax, ben lontano dall’essersi spento, e il circuito dei filoputiniani d’Italia.
Perché la stampa occidentale continua a diffondere l’incurabile virus del doppio standard su Israele?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Come ogni anno, il 28 del mese ebraico di Iyar, Gerusalemme celebra la riunificazione della capitale. Avviene dal 1967, dopo la guerra dei sei giorni, per ricordare la liberazione del quartiere est ancora sotto il potere della Giordania.
Ciao maschio: gerarchia di ruoli e di istinti nelle azioni di ogni giorno. Una sorta di bestialità di ritorno
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Da quando l’uomo si è manifestato come tale, ossia in quanto animale sociale, tale poiché in grado di interagire con i suoi simili, la lingua comune è divenuta il vettore fondamentale della coesione sociale.