di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Non ci si può stupire più di tanto se il cosiddetto movimento “no vax” – che raccoglie in sé molte anime, accomunate dall’essersi riconosciute dentro la cornice della tracotanza che deriva dal loro smarrimento esistenziale – imperversi nell’utilizzazione offensiva della Shoah.
Opinioni
La Polonia oggi: una nazione in crisi di modernità, che si auto-reclude in un recinto “sovrano”
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Che cosa succede nella Polonia del presidente Andrzej Sebastian Duda e del premier Mateusz Jakub Morawiecki, entrambi esponenti del partito conservatore Diritto e giustizia?
Perché chi dice di volere la pace non vuole proseguire nel cammino tracciato dagli Accordi di Abramo?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] L’uso strumentale della parola “pace” trova un esempio illuminante nell’oblio che sta avvolgendo il “Progetto Abramo”. Studiato e subito realizzato durante la presidenza Trump, in tandem con Netanyahu e gli Emirati Arabi, aveva dimostrato nei fatti che la via per raggiungere la pace in Medio Oriente era finalmente possibile
La democrazia, o l’arte del difficile equilibrio
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Come esiste un’intolleranza connotata dall’essere espressione di ambienti conservatori se non reazionari (un modo pudico per dire che è parte di certa «destra» antidemocratica) così sussiste una diffusa insofferenza del côté progressista, o presunto tale.
Israele e Medio Oriente: da che parte si schiereranno le democrazie occidentali? Con l’Iran? Con la Turchia?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Riaprire il Consolato americano a Gerusalemme quale servizio diplomatico per i palestinesi è stata una “cattiva idea” della amministrazione Biden. Non l’ha dichiarato Netanyhau, ma il Ministro degli Esteri Yair Lapid.
Storia di un medico curioso e coraggioso: Bruno Bassani
di Luciano Bassani
Mio padre Bruno Bassani si laureò brillantemente in Medicina e Chirurgia alla Normale Pisa nel 1938. Quello stesso anno l’Italia varò le leggi razziali e mio padre a Ferrara tentò inutilmente di esercitare la professione medica. Nell’aprile del 1939 inoltrò una richiesta alla Corte d’appello
Per dialogare, evitando fraintendimenti (A proposito di Paolo di Tarso e della Lettera ai Galati)
di Elena Lea Bartolini De Angeli
La catechesi di papa Francesco sulla Lettera di Paolo di Tarso ai Galati, iniziata lo scorso giugno e protrattasi sino al mese in corso, ha dato origine sia ad una richiesta di chiarimenti da parte ebraica che ad un vivace dibattito fra voci sia cristiane che ebraiche, fra le quali anche quella di Rav Di Segni Rabbino capo di Roma
Simulacri e identità: parliamo di Saman
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Le narrazioni totalizzanti, ossia quei discorsi e quelle concezioni dei problemi del mondo che si basano sulla ripetizione ossessiva di un unico principio, vissuto come esclusivo e quindi definitivo, non solo sono false ma, cosa ancora peggiore, hanno il potere di condizionare l’agenda della discussione pubblica.
Sulla consunzione del dialogo ebraico-cristiano
di Vittorio Robiati Bendaud
L’11 agosto il papa ha tenuto una catechesi sulla Lettera ai Galati, un testo che scotta nei rapporti tra ebrei e cristiani. La querelle che ne è nata ha fatto il giro del mondo. Un’attenta analisi.
Tallal a-Hariri vuole trasformare l’Iraq da colonia iraniana a un Paese pronto a un reale cambiamento. Anche verso Israele
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Spesso l’omissione è più pericolosa della censura. Quest’ultima, almeno, può suscitare reazioni, proteste. L’omissione no, quanto viene omesso è come non fosse mai avvenuto, diventa una non notizia.
Identità e mutamento, la politica come “arte del possibile”, per ricomporre i conflitti che attraversano le nostre società
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] La politica non è il campo delle identità («io sono») ma delle possibilità («io potrei essere»). Come tale, non ha a che fare con ciò che già si è ma con quanto si potrebbe divenire. Si esiste e si vive non da soli, in uno spazio vuoto, ma insieme ad “altri”
L’Occidente chiede a Israele una inerzia impossibile: non difendersi dagli attacchi di Hamas. Ma su chi possiamo contare?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Quale lezione trarre a guerra finita – per ora – tra Hamas e Israele? La prima lezione è il mai scomparso doppio standard che ha da sempre contraddistinto le posizioni degli Stati, tutti, nei confronti di Israele,