Frammenti dispersi

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Da una perdita, da un viaggio, si dipana una storia familiare. Il senso delle parole e la riconciliazione. Il peso del corpo di Ehud Havazelet colpisce a fondo fin dalle prime pagine. La morte drammatica a San Francisco di un figlio lontano, Daniel Mirsky, fa mettere per strada, dall’altra costa degli Stati Uniti, suo fratello Nathan e il padre Sol. I frammenti dispersi di una famiglia ebrea. Daniel era tossicodipendente: geniale e irriverente, prima che la sua vita naufragasse. Nathan che, quasi quarantenne, non è ancora diventato dottore, ha sempre avuto un legame contrastato con il fratello, tra ammirazione, rabbia e invidia.

Bande nere in giro per l’Italia

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Paolo Berizzi racconta un universo giovanile sempre più numeroso, che vive nel mito del fascismo. Affermato scrittore e inviato di La Repubblica, già autore di numerose inchieste, nel suo ultimo libro Bande Nere edito da Bompiani, affronta con curiosità, passione, distacco ed allarmante fedeltà uno scenario nell’area più “nera” del nostro Paese. Un mondo di ragazzi: giovani e giovanissimi, più o meno 150 mila in tutta Italia, che vivono nel culto del fascismo. Il punto di partenza è spesso la scuola, l’università, ma l’onda nera coinvolge e semina proseliti in politica, allo stadio, attraverso internet, la musica… gli scenari sono tanti e torbidi

La bomba iraniana

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Un saggio documentatissimo, nato da fonti molto “private”. Così Ottolenghi racconta la bomba iraniana.
La realpolitik, gli interessi economici, possono far chiudere gli occhi europei sulla mancanza di rispetto per i diritti umani, sulle esecuzioni sommarie, sulle minacce contro Israele da parte dell’Iran di Ahmadinejad.

Ma fino a che punto si può arrivare in nome del petrolio e del mercato? Si può arrivare ad ignorare la minaccia nucleare, la costruzione della bomba atomica iraniana che, oltre a minacciare Israele, punta a dare al Paese degli Ayatollah l’egemonia nel Golfo Persico?

Il sole fra Torà e astronomia

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Quest’anno, il 5769 (2009), ricorre un evento particolare che si ripete ogni 28 anni, la recitazione della birkàt ha-chammà (lett. “la benedizione del sole”). In realtà, non benediciamo il sole, come è ovvio, ma benediciamo il Signore Idd-o per aver creato il mondo. Il testo della berakhà afferma: “Barùkh Attà Ad. E-lohenu Mèlekh ha-olàm osè ma’asè bereshìt” (Benedetto Tu, o Signore D-o nostro, Re del mondo, che compi le opere della creazione). Questa berakhà si recita anche quando si assiste a fenomeni naturali imponenti e spettacolari, come p. es. l’apparizione di fulmini, stelle cadenti e comete o quando si vedono alte montagne, grandi fiumi o mari.

Paesaggio con bambina

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Attraversare il dolore. Forse, un giorno, trovare un paese dove essere accolti. La storia, anzi, la fiaba di Tsili Kraus, raccontata da Aharon Appelfeld nel suo Paesaggio con bambina, è disperata e al tempo stesso dà speranza.
Lei è una ragazzina poco brillante, ultimogenita di una famiglia di ebrei nelle campagne dell’Europa orientale. Ma è proprio grazie a quella sua ingenuità sprovveduta, che trova scampo durante la Seconda guerra mondiale.

Il giusto riposo della pace

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il trascorso disincanto dell’utopia per raccontare la realtà di Israele. Ritorna Amos Oz edito da Feltrinelli.
Non poteva essere scelto un momento più adatto per presentare quest’opera del grande romanziere israeliano Amos Oz ai lettori italiani. Scritto nel 1982, Una pace perfetta, è la storia, vera, attuale e struggente, dell’inevitabile fallimento degli ideali, della conseguente disillusione, dell’inesorabile degrado nell’ambiguità e nella paura di ammettere ciò che è reale. Centro del romanzo è il kibbutz Granat, luogo immaginario ma possibile, situato forse in Galilea e attorniato da quel deserto che spesso, nelle opere di Amos Oz, assume un significato profondo e trascendentale.

Parole di testimonianza. Intervista a Marcello Pezzetti

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Il libro della Shoah italiana è un’opera corale in cui le voci dei sopravvissuti si intersecano, si accavallano e, come fila di un unico discorso, narrano sfaccettature diverse della medesima tragedia. Il volume, appena uscito da Einaudi, è frutto di un progetto di ricerca voluto, finanziato e portato a termine dal Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (Cdec), a partire dai primi anni Novanta.
Pezzetti è storico del Cdec, direttore del futuro museo della Shoah di Roma, membro della commissione storica della Fondation pour la Mémoire de la Shoah di Parigi, del consiglio del Centrum Eudukacji del Museo di Auschwitz-Birkenau e delegato della Task Force for International Cooperation on Holocaust, Remembrance and Research

Guida per anime in viaggio. Intervista a Miro Silvera

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Intervista a Miro Silvera. Chi è Il passeggero occidentale dell’omonimo, coinvolgente, romanzo di Miro Silvera? D’accordo, è un personaggio: ebreo quasi trentenne, bostoniano, che non riesce a scrivere un suo libro, che soffre per un padre mai conosciuto

Da Praga a New York, tre donne in fuga

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Via dai nazisti con sotto braccio una macchina per cucire. E un dono: il talento per lo stile, il gusto nel creare abiti unici, la passione per la moda. “Mia madre sarebbe felice di vedermi in questo luogo dedicato alla moda, perché io dell’argomento non mi sono mai interessata veramente e a lei è sempre dispiaciuto molto”. Così Helen Epstein si è rivolta al pubblico convenuto alla Camera della Moda di Milano per ascoltare la presentazione del suo libro Di madre in figlia, pubblicato dalla Forum Editrice di Udine nella bella traduzione di Elisa Renso.

Il Libro della Shoah Italiana

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al più piccolo ebreo deportato dall’Italia.
Figlio di Marcella Perugia, nacque al Collegio militare di Roma il 17 ottobre 1943, il giorno prima della partenza. Questo bambino, forse nemmeno arrivato a Birkenau, è rimasto senza nome.”

Ecco la dedica di Marcello Pezzetti, storico ormai di fama internazionale di Auschwitz -Birkenau e della Shoah, a questa opera, Il Libro della Shoah Italiana. Una ricerca della Fondazione Centro di Documentazione ebraica contemporanea, di appassionato lavoro di “taglio e cucito” su centinaia di ore di interviste raccolte per il Cdec (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) da Liliana Picciotto e dallo stesso Pezzetti a partire dal 1995.

Storia e ricordi, vita e destino

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Novità: saggi e romanzi sulla Shoah. Per il Giorno della Memoria, Mosaico segnala ai suoi lettori alcuni libri: Gli anni dello sterminio di Saul Friedländer; Il dono di Sala di Ann Kirschner; Il violino di Auschwitz di Maria Ángels Anglada; Le mie ultime parole. Lettere dalla Shoah curato da Zwi Bacharach. “Ripercorrere le spaventose tappe (e le motivazioni profonde) dell’Olocausto non basta mai. Saul Friedländer dà oggi un contributo fondamentale con il suo saggio Gli anni dello sterminio. Nelle quasi mille pagine del libro racconta gli eventi e i protagonisti che dal 1939 al 1945 hanno segnato gli ebrei d’Europa”…

Gli occhi di allora

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sono gli occhi di una bambina ebrea, Mirjam, che in seguito alle leggi razziali del 1938 è costretta a lasciare la casa di Padova e a rifugiarsi con la famiglia ad Assisi, ove grazie all’aiuto del Vescovo, di alcuni sacerdoti e di altri, si sottrae sotto falsi nomi alla furia antisemita. Una narrazione che mostra un lato poco noto degli eventi tragici di quegli anni: a volte la salvezza venne agli ebrei da uomini e donne che, contro l’ideologia imperante, seppero ascoltare l’umano che era in loro, ritrovandolo negli ebrei in fuga.