di David Fiorentini
I Tories hanno eletto il loro prossimo leader: in una svolta storica, prende in mano i conservatori inglesi Kemi Badenoch, la prima donna di colore a guidare un partito nel Regno Unito. Ingegnere informatico di 44 anni e figlia di immigrati nigeriani, tra le varie posizioni per cui Badenoch è nota spicca il suo fermo sostegno a Israele.
Attualità e news
Iran: Arvin Ghahremani, ebreo persiano giustiziato all’età di 20 anni
di Ludovica Iacovacci
Arvin Ghahremani aveva 18 anni quando è stato incarcerato nella Prigione Centrale di Kermanshah. Il 4 novembre 2024, è stato giustiziato all’età di 20 anni. Lo riferisce l’Ong Iran Human Rights, che ha sede in Norvegia. Per mesi, la famiglia di Ghahremani ha sostenuto che il diciottenne avesse agito per legittima difesa.
“Come potremo guardarvi negli occhi?”. Ex ostaggio a Gaza pubblica foto della prigionia e chiede al governo un accordo per gli altri ancora lì
di Redazione
Agam Goldstein-Almog ha postato le immagini su Instagram domenica, insieme a un messaggio rivolto al governo israeliano e a coloro che sono coinvolti nei negoziati di mediazione con Hamas per il rilascio degli ostaggi, accennando agli orrori di cui è stata testimone e che ha vissuto durante la sua prigionia.
Bookcity: gli eventi al Memoriale della Shoah
di R.I.
In occasione di Bookcity Milano il Memoriale della Shoah porta quattro diversi appuntamenti, che rientrano nel ciclo di iniziative “A/R: distruzione e ricostruzione delle democrazie” – un filone di momenti promossi dal Memoriale, che riflettono sul significato stesso di democrazia.
«Hamas prende tutto»: rivelazione choc di un dipendente UNRWA sui rapporti tra l’agenzia ONU e il gruppo armato palestinese
di Anna Coen
Non è un segreto, spiega l’ex dipendente dell’agenzia, come l’emergenza umanitaria a Gaza sia anche terreno di battaglia simbolica e politica, un modo di acquisire potere e consenso. Quando Hamas ha sequestrato i veicoli dell’UNRWA, l’intenzione era chiara: quei mezzi, con i loro loghi ONU, rappresentavano una copertura ideale per aggirare i controlli israeliani.
Mille scrittori dichiarano di boicottare Israele. E parte la contro-petizione
di Nathan Greppi
Tra gli scrittori che hanno aderito all’appello, lanciato in occasione del Palestine Festival of Literature, figurano l’irlandese Sally Rooney, gli americani Percival Everett e Jhumpa Lahiri e l’indiana Arundhaty Roy. In risposta più di 1.000 scrittori, accademici ed esponenti del mondo dello spettacolo hanno firmato un contro-appello, promosso dall’organizzazione no profit Creative Community for Peace.
Polizia e Klaus Davi attaccati violentemente davanti alla moschea di viale Jenner
di Ludovica Iacovacci
“Mi sono recato al centro culturale islamico per fare domande riguardo all’orientamento dell’opinione pubblica musulmana sulle elezioni americane -, ha detto a Bet Magazine il massmediologo -. Mi hanno accerchiato, spintonato, erano una cinquantina, erano armati”. Successivamente, gli aggressori hanno preso di mira la macchina della Polizia, intervenuta per prelevare il giornalista e metterlo in salvo.
La solidarietà di tanti italiani con noi in sinagoga il 7 ottobre, istituzioni e cittadini, deve dare speranza agli ebrei
di Paolo Salom
[Voci dal lontano occidente] Yossi Klein Halevi sostiene, in un articolo pubblicato dal Times of Israel, che il 7 ottobre 2023 – giorno della peggiore strage di ebrei dalla fine della Seconda guerra mondiale – ha avuto termine l’era “post-Shoah”.
Diario minimo (di un conflitto). Hezbollah – Israele: lo scontro è inevitabile, perché Unifil ha fallito
di Luciano Assin
Hezbollah si finanzia col commercio della droga, oltre che con gli aiuti iraniani. Sotto gli occhi (ciechi) di UNIFIL si è armata, ha costruito tunnel fin sotto al confine israeliano e si preparava a un altro 7 ottobre, ancora più sanguinoso, nel Nord di Israele
«Ho curato il mio pregiudizio e oggi racconto le ragioni di Israele al mondo arabo»
di Ilaria Myr
Intervista esclusiva a Rawan Osman. Ha fondato Arabs Asks, ha un profilo Instagram e una pagina Facebook con migliaia di follower, ai quali
si rivolge in arabo e in inglese. «Mi dicono che li ho fatti guardare la realtà in modo diverso – racconta. – Per me questo è un grande traguardo»
Importante organizzazione internazionale LGBTQ+ sospende il gruppo israeliano
di Redazione
L’associazione LGBTQ+ internazionale ILGA World ha annunciato questo mercoledì di non considerare più Tel Aviv come potenziale prossima sede per la conferenza del 2026 o 2027.
«Se uniti contro il terrorismo, arabi e israeliani saranno invincibili»
di David Zebuloni
Intervista a Yoseph Haddad, giornalista arabo israeliano. Da anni si dedica al dialogo tra arabi (musulmani e cristiani) ed ebrei nello Stato di Israele. Dopo il 7 ottobre il suo impegno si è rafforzato. Perché, spiega, «la minaccia terroristica ci ha ricordato ancora una volta quanto siamo fortunati a vivere in un Paese democratico e libero»