Re Carlo III investe l'attore Stephen Fry del titolo di cavaliere

L’attore britannico Stephen Fry eletto cavaliere da Re Carlo per il grande contributo alla lotta contro i disturbi mentali

Personaggi e Storie

di Pietro Baragiola
Fry è stato lodato dalla Famiglia Reale per ‘i servizi resi al Paese nel promuovere la comprensione e il sostegno verso coloro che sono affetti da disturbi mentali e verso i problemi legati all’ambiente’ tramite la fondazione Mind che presiede. Dopo il 7 ottobre, Fry si è espresso più volte contro l’esplosione di antisemitismo.

 

Martedì 25 marzo l’attore e scrittore ebreo Stephen Fry è stato nominato cavaliere da Re Carlo III d’Inghilterra come premio per le grandi opere benefiche promosse come presidente dell’organizzazione Mind, che ogni giorno lotta a favore della salute mentale.

La cerimonia di investitura si è tenuta al Castello di Windsor dove Fry è arrivato accompagnato dal marito Elliot Spencer, dalla madre Marianne e dalla sorella Joanna.

“Sono molto soddisfatto. È una soddisfazione che raggiunge le alte mura del Castello di Windsor e si estende fino al cielo” ha raccontato Fry in un video condiviso da The London Standard. “Mia madre è raggiante come un faro. È molto, molto felice, soprattutto alla luce del dolore che ho dato a lei, a mio padre e al resto della famiglia da ragazzo. Finalmente sono riuscito ad organizzare un evento pubblico che non fosse imbarazzante per loro.”

L’attore è stato insignito cavaliere insieme ad altre 50 personalità rinomate del panorama britannico, tra cui la velocista olimpionica Dina Asher-Smith, lo scrittore Alan Hollinghurst e diversi campioni paraolimpici come Poppy Maskill e Amy Truesdale per gli straordinari successi ottenuti ai Giochi di Parigi.

Secondo quanto riportato sulla piattaforma X dall’account ufficiale della famiglia reale, Fry è stato lodato per ‘i servizi resi al Paese nel promuovere la comprensione e il sostegno verso coloro che sono affetti da disturbi mentali e verso i problemi legati all’ambiente’.

Da quando Fry ne è diventato presidente nel 2011, Mind ha fatto grandi passi avanti nell’aiutare a ridurre lo stigma verso le malattie mentali, spronando persone di tutte le età a farsi avanti senza vergogna e a chiedere aiuto al proprio medico.

“Siamo vivendo una grande epidemia di autolesionismo” ha affermato l’attore, che in passato ha ammesso pubblicamente di convivere con la ciclotimia, una forma di disturbo bipolare. “È una crisi reale e non possiamo aspettare che passi. Certo, la natura è un’abile guaritrice, ma ci sono alcuni problemi che sono troppo gravi e hanno bisogno di una mano per essere risolti. Mind è lì per questo ed io sono onorato di essere premiato insieme a questa magnifica organizzazione.”

Dal 1991 Fry collabora anche con il Terrence Higgins Trust per raccogliere fondi rivolti ai pazienti affetti da AIDS, mentre dal 2009 è vicepresidente dell’organizzazione benefica Fauna & Flora International di cui Re Carlo è patrono.

Durante l’intervista con la BBC l’attore ha confermato di non essere sicuro se il nuovo titolo porterà o meno dei benefici specifici alle sue associazioni: “so solamente che alcune persone sono affascinate da queste cose, ma se ciò mi desse modo di suggerire modifiche alla legge o cose del genere, allora sarebbe un vantaggio meraviglioso. Forse in tal caso dovrebbero farmi duca, sarebbe ancora più interessante.”

 

Stephen Fry con la medaglia da cavaliere
Stephen Fry con la medaglia da cavaliere

La carriera di Stephen Fry

Figlio dell’inventore Alan Fry e dell’ebrea ungherese Marianne Neumann che ha perso molti dei suoi famigliari ad Auschwitz, Stephen è nato a Londra nel 1957 per poi trasferirsi nel Norfolk insieme alla famiglia.

Espulso dal collegio ha continuato gli studi all’Università di Cambridge dove tra i suoi coetanei ha conosciuto il giovane Hugh Laurie con cui ha formato il duo comico “Fry and Laurie”, dando vita a diversi spettacoli di successo.

Con il passare degli anni Fry si è affermato sempre più nel panorama internazionale grazie a molti ruoli importanti: Oscar Wilde nel film Wilde (1997) che gli è valso la nomination ai Golden Globe; Lord Melchett nella serie tv Blackadder; Mycroft Holmes in Sherlock Holmes: A Game of Shadows (2011); il Governatore di Pontelagolungo nella saga de Lo Hobbit firmata da Peter Jackson.

Nel 2023 Fry è tornato sul piccolo schermo come protagonista del messaggio natalizio di Channel 4, durante il quale ha dedicato il suo segmento alla lotta contro la crescente ondata di antisemitismo che sta travolgendo il Regno Unito.

“A prescindere dalle opinioni di ciascuno di noi su quanto sta accadendo in Medio Oriente, non ci possono essere scuse per il comportamento di alcuni nostri cittadini. Molte vetrine sono state distrutte, le stelle di David abbattute e il simbolo della svastica è stato imbrattato sui muri di numerose dimore ebraiche, portando i maestri a chiudere le scuole” ha affermato Fry. “Un tempo si credeva che essere inglesi significasse essere giusti e decenti, ma cosa può essere più ingiusto o indecente dell’odio razziale?”

Citando le statistiche della polizia di Londra che hanno evidenziato come dal 7 ottobre 2023 al dicembre dello stesso anno solo nella capitale britannica si siano verificati circa 50 incidenti antisemiti al giorno, Fry ha incitato gli ebrei a non farsi atterrire e ad uscire in strada orgogliosi della propria identità.

“Non siete soli! Anch’io, insieme a voi, affermo e rivendico la mia identità ebraica” ha concluso l’attore.