di Anna Balestrieri
La dottoressa Rita Segantini e l’infermiera Giulia Checcacci si riprendono mentre gettano nel cestino confezioni di farmaci prodotti dall’azienda israeliana. Immediate le reazioni critiche. Molto poco convinte le scuse successive delle due.
Attualità e news
“Operazioni di cecchinaggio”: testimonianze di blocchi ai profili filoisraeliani
di Davide Cucciati
Nelle ultime settimane diverse voci filoisraeliane hanno denunciato limitazioni dell’attività sui propri profili social. Il quadro che emerge dalle testimonianze raccolte da Mosaico è quello di segnalazioni in massa e provvedimenti automatici o semiautomatici che, talvolta, colpiscono anche contenuti informativi o satirici.
Whistleblower contro l’ONU: ostacolati gli aiuti a Gaza e rifiutato il coordinamento con Israele
di Davide Cucciati
Secondo il Jerusalem Post del 18 agosto 2025, un informatore che ha operato nelle missioni umanitarie nella Striscia di Gaza ha presentato un esposto formale all’Ispettorato generale di USAID, accusando alcune agenzie delle Nazioni Unite di avere ostacolato la consegna degli aiuti e rifiutato il coordinamento con Tzahal.
Regno Unito: Amazon rimuoverà i prodotti di Palestine Action
di Pietro Baragiola
Un’indagine di Jewish News ha dimostrato come una serie di prodotti a sostegno dell’organizzazione terroristica siano stati messi in vendita nel Regno Unito tramite il colosso delle vendite online. Le magliette, vendute a partire da 12,99 sterline (15 euro), recano lo slogan “We are all Palestine Action” e sono disponibili in più taglie, persino per i bambini dai tre anni in su.
Hostages Families Forum nella Giornata mondiale dell’aiuto umanitario: “50 ostaggi privati dei diritti fondamentali da 683 giorni. Questo incubo deve finire”
di Redazione
Oggi, 20 agosto, mentre il mondo celebra la Giornata mondiale dell’aiuto umanitario, il Prof. Hagai Levine, responsabile del team sanitario dell’Hostages Families Forum, ha inviato il seguente messaggio al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e all’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani.
Israele e i suoi soldati: tra memoria, crisi e nuove sfide
di Anna Balestrieri
Il destino dei soldati israeliani non si gioca solo nei campi di battaglia: si intreccia con i contrasti religiosi interni, con il peso psicologico di guerre senza fine, e con nuove strategie di reclutamento che guardano alla diaspora.
Il Riformista e la scelta di fare contro informazione su Israele. Velardi: «un successo sorprendente»
di Ilaria Myr
In soli tre mesi si è fatto promotore di diverse iniziative volte a contrastare la disinformazione dominante sulla maggior parte dei media nazionali, raggiungendo una crescita degli abbonamenti e dei lettori. In questa intervista esclusiva a Mosaico-Bet magazine, il direttore racconta le motivazioni e i risultati di una scelta controtendenza.
Herzog al mondo: “Basta ipocrisia. Pressione su Hamas per liberare gli ostaggi”
di Davide Cucciati
In un momento in cui molti paesi europei hanno annunciato che riconosceranno uno stato palestinese, il presidente israeliano ha lanciato un appello diretto alla comunità internazionale: “Basta con l’ipocrisia. Fate pressione, perché quando sapete fare pressione, la fate davvero. Dite chiaramente a Hamas: nessun accordo, niente di niente, finché non li liberate”.
Walker Meghnagi: “La mia è stata una provocazione necessaria. La sinistra deve guardarsi dentro sul rapporto con gli ebrei e Israele”
di Redazione
«Per fortuna c’è Meloni e la destra che ci difende. Altrimenti torneremmo al ’38. Se al governo ci fossero Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni, a noi ebrei sparerebbero in strada. Il Pd è pieno di antisemiti». Le parole di Walker Meghnagi accendono una polemica, l’ennesima, sul rapporto tra sinistra e Israele
Dalla Norvegia, un esempio di doppio standard contro Israele
di Nathan Greppi
Il fondo sovrano del Paese scandinavo – uno dei più grandi al mondo – ha annunciato di voler ampliare i suoi disinvestimenti da Israele, dopo aver già disinvestito da 11 aziende israeliane per un presunto coinvolgimento nella guerra a Gaza. Lo rivela un rapporto di 16 pagine redatto dall’organizzazione ebraica americana JLens con l’ADL.
“Stupro come arma di guerra”: l’ONU inserisce Hamas nella lista nera dei gruppi responsabili di violenze sessuali nei conflitti
di Anna Balestrieri
La decisione del segretario generale, formalizzata nel rapporto annuale che sarà diffuso a metà agosto all’Assemblea Generale, rappresenta un riconoscimento ufficiale – sebbene molto tardivo – delle atrocità commesse dai terroristi palestinesi il 7 ottobre 2023 e nei mesi successivi contro gli ostaggi trattenuti a Gaza.