di Paolo Castellano
L’attrice afroamericana Whoopi Goldberg ha affermato che l’odio dei nazisti verso gli ebrei non fu una questione di “razzismo” ma di “disumanità” tra bianchi. «Perché gli ebrei non sono una razza». Vero. Peccato che i nazisti la pensassero diversamente. Ma chi è sia ebreo sia “coloured” come si confronta oggi con il razzismo? Rispondono due voci della nostra Comunità
Mondo
«Non restate in silenzio». Zelensky fa appello agli ebrei di tutto il mondo
di Redazione
Il presidente ha invitato gli ebrei di tutto il mondo a «non rimanere in silenzio» dopo che un missile russo ha colpito ieri una torre televisiva a Kiev adiacente al Memoriale dell’Olocausto di Babyn yar, provocando cinque morti, e dove migliaia di ebrei furono massacrati nel 1941.
Nella Kharkiv assediata il rabbino è al fianco della sua comunità
di Anna Lesnevskaya
Interviste esclusive a Rav Moshe Moskovitz, rabbino di Kharkiv, e al presidente della comunità ebraica di Kharkiv, Alexandr Kaganovskij, nel giorno di forte attacco russo alla seconda città ucraina.
Ucraina: bombardato il Memoriale dell’Olocausto di Babyn Yar a Kiev
di Michael Soncin
Il sito di Babyn Yar di Kyiv dove migliaia di ebrei furono massacrati durante la Seconda Guerra Mondiale, sede oggi del Memoriale della Shoah, è stato attaccato dai soldati russi. Un gruppo specializzato starebbe progettando di recarsi sul luogo per valutare i danni.
Già 2.500 ebrei ucraini hanno fatto richiesta per immigrare in Israele
di Francsco Paolo La Bionda
L’agenzia ebraica, che si occupa di pratiche per l’immigrazione, sostiene di aver ricevuto in totale oltre 5000 domande per l’emigrazione in Israele, di cui la metà per l’appunto con tempistiche immediate.
Ucraina, per Israele è come un album di famiglia
di Avi Shalom
La guerra in Ucraina ha scosso gli israeliani in maniera profonda. Perché l’Ucraina non è uno dei vari Paesi dell’Europa dell’Est, ma è quello che con le prime ondate migratorie forse ha contribuito maggiormente a plasmare il futuro Stato di Israele.
Cronache dalla guerra in Ucraina: le testimonianze in tempo reale dei ragazzi dell’Hashomer Hatzair
di Redazione
Il movimento giovanile Hashomer Hatzair si sta adoperando concretamente nel portare in salvo le famiglie e i ragazzi del movimento che stanno vivendo la tragedia della guerra. Qui abbiamo raccolto alcune testimonianze comunicate in tempo reale a tutte le sedi H.H. in Europa, che si sono subito attivate per aiutare i propri compagni in Ucraina.
Rabbino capo di Kiev: “Questa guerra terribile si deve fermare”
di Redazione
Il rabbino capo di Kyiv e Ucraina Moshe Azman attualmente sta accogliendo nel villaggio ebraico Anatevka nei pressi della capitale le persone in fuga e sta organizzando l’evacuazione degli ebrei in Moldavia.
Ucraina: Israele dona kit di telemedicina per la cura a distanza dei bambini
di Michael Soncin
Israele ha inviato, attraverso il fondo UNICEF delle Nazioni Unite, 50 dispositivi di telemedicina in 10 centri di cura nell’Ucraina orientale. I bambini potranno essere visitati e monitorati a distanza da un gruppo di medici ed infermieri.
Una testimonianza dall’Ucraina: l’Hashomer Hatzair si stringe attorno ai ragazzi sotto i razzi
di Anna Lesnevskaya
Con l’escalation della tensione tra la Russia e l’Ucraina, Hashomer Hatzair si è attivato per fare tutto il possibile per i ragazzi ucraini e le loro famiglie.. Lo racconta a Mosaico da Tel Aviv Anna Grachevskaja, la coordinatrice del movimento nei Paesi russofoni.
Walker Meghnagi e Ucei: la solidarietà degli ebrei italiani al popolo ucraino
di Redazione
Anche le istituzioni ebraiche italiane sono intervenute per condannare l’invasione russa dell’Ucraina. Walker Meghnagi, Presidente della Comunità Ebraica di Milano, ha detto: “La Comunità Ebraica di Milano esprime la sua vicinanza all’Ucraina condannando fermamente l’attacco militare russo”
Ucraina. Occidente miope, Oriente all’arrembaggio: che fare? Una riflessione
di Vittorio Robiati Bendaud
Non capita a tutti di assistere personalmente al collasso di un sistema, che peraltro si considerava dalle sorti magnifiche e progressive, più per narcisismo e per ideologia che per lucida analisi del reale. Quello che l’altro giorno è collassato definitivamente è il sistema geopolitico successivo alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale.