di Nina Prenda
La rete di tunnel a Gaza è molto più estesa di quanto si pensasse: il New York Times riferisce, citando fonti militari israeliane, che si aggiri tra i 560 e i 720 chilometri, ovvero un terzo in più della metropolitana di Londra (che ne misura 402). Nel dicembre del 2023 si parlava invece di un’estensione di 400 chilometri.
Mondo
L’Europa “snobba” l’emergenza antisemitismo? Non la ritiene una priorità
Shock all’Eurovision: Yuval Raphael bersaglio dei pro-pal durante la parata d’apertura. Qui le istruzioni per votare
di Nina Deutsch
Mentre le 37 delegazioni sfilano tra i flash, un uomo si avvicina al carro di Raphael. Prima i fischi, poi gli sputi. Infine, il gesto più inquietante: mima un taglio della gola rivolto alla cantante. Le forze di sicurezza reagiscono, ma l’episodio lascia un segno profondo.
Israele uccide un “giornalista” del 7 ottobre. E un’ex ostaggio critica il Pulitzer: “Sostenete i negazionisti”
di Nina Prenda
Invase Israele la mattina del 7 ottobre insieme ai terroristi e li fotografò mentre entravano nel kibbutz Nir Oz. L’ex rapita condivide lo sconforto nello scoprire che un “giornalista” palestinese che ha negato la sua prigionia e quella di Agam Berger fosse stato premiato ricevendo un riconoscimento giornalistico internazionale.
Hamas libera l’ostaggio israelo-americano Edan Alexander come gesto di buona volontà verso Trump
di Anna Balestrieri
Alexander è stato liberato come gesto di distensione verso gli Stati Uniti, poco prima della visita di Donald Trump in Medio Oriente. La trattativa si è svolta direttamente tra USA e Hamas in Qatar, senza coinvolgimento diretto di Israele, che è stato informato solo a decisione presa.
Gli ebrei del Regno Unito costretti a ritirarsi dal Pride per problemi di sicurezza
di Michael Soncin
Il crescente antisemitismo non ha permesso per la seconda volta consecutiva la partecipazione al Pride del gruppo ebraico LGBT+, in quanto “Pride in London”, che organizza la manifestazione, non ha accettato una formazione in materia per gli steward.
Le onde dell’odio sulla Nuova Zelanda, tra antisemitismo e antisionismo
di Nathan Greppi
Secondo un report pubblicato dal New Zealand Jewish Council dopo il 7 ottobre si è registrato il più alto numero di episodi di antisemitismo nella storia del paese, 227 in tutto. Ma negli ultimi decenni si è notato un peggioramento generale nell’atteggiamento verso Israele e gli ebrei.
India-Pakistan: eliminato uno degli assassini di Daniel Pearl
di Nathan Greppi
Nel corso dell’Operazione Sindhoor, avviata dall’India nell’ambito degli scontri degli ultimi giorni con il Pakistan, il governo di Nuova Delhi ha recentemente annunciato di aver eliminato Abdul Rauf Azhar, terrorista pakistano che nel 2002 partecipò all’omicidio del giornalista ebreo americano Daniel Pearl.
Il Parlamento Europeo congela i finanziamenti all’AP per i contenuti antisemiti del suo sistema didattico
di Pietro Baragiola
Nel corso della loro indagine i parlamentari europei hanno rinvenuto numerosi testi didattici palestinesi che glorificano il terrorismo, prove sufficienti ad accusare il governo del Paese di violare i principi fondamentali di coesistenza ed educazione alla pace.
Antisemitismo a livelli record nei sette paesi con le comunità ebraiche più grandi fuori da Israele
di Maia Principe
Il primo Rapporto annuale J7 sull’antisemitismo descrive come dal 2021 al 2023 gli episodi di antisemitismo siano aumentati dell’11% in Australia, del 23% in Argentina, del 75% in Germania, dell’82% nel Regno Unito, dell’83% in Canada, del 185% in Francia e del 227% negli Stati Uniti.
Turchia: arrestato e licenziato un cittadino ebreo per aver visitato Israele
di Nina Prenda
Umut Ataseven lavorava come responsabile visti e passaporti per la Turkish Airlines a Istanbul. Durante una visita in Israele ad aprile, ha pubblicato sui social media una sua fotografia con una bandiera israeliana. È stato licenziato non appena tornato ed è stato arrestato. Rilasciato, deve ancora presentarsi alla polizia due volte a settimana.
Sanaa, lo scalo “completamente distrutto” dai raid israeliani. IDF: “Colpiti anche impianti elettrici e infrastrutture terroristiche”
di Anna Balestrieri
L’aeroporto internazionale di Sanaa, capitale dello Yemen controllata dai ribelli Houthi, è stato “completamente distrutto” in una serie di attacchi aerei israeliani, secondo quanto riferito da un funzionario aeroportuale all’agenzia AFP. Tre dei sette aerei della compagnia Yemenia Airlines sono stati distrutti durante il bombardamento.