L’Europa “snobba” l’emergenza antisemitismo? Non la ritiene una priorità

Mondo
di Roberto Zadik

L’Europa “snobba” l’emergenza antisemitismo. Secondo una ricerca, l’82 percento degli intervistati non la ritiene una priorità. Fra questi, il 20 percento critica il mondo ebraico nella guerra fra Israele e Hamas

Cresce l’antisemitismo ma, in  un recente sondaggio, per la maggioranza degli europei interpellati questo non sarebbe un problema rilevante. Martedì 13 maggio il Times of Israel ha pubblicato gli sconvolgenti risultati di una indagine condotta dall’Associazione Ebraica Europea (EJA), in ben sei Paesi, Regno Unito, Germania, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Spagna.

Lo studio rivela che, su 4.400 interpellati, l’82 percento non consideri prioritaria la lotta all’antisemitismo ed il 20 percento addirittura accusi gli ebrei locali di eccesso di vicinanza allo Stato ebraico, riguardo al confitto fra Israele e Hamas, “nonostante”, come evidenzia l’articolo, “lo Stato ebraico disti migliaia di chilometri” dalle nazioni interpellate.

Autore della ricerca è Juan Soto, importante esperto dell’IPSOS  e delle migrazioni, che a Madrid  ha presentato l’indagine alla conferenza annuale dell’Associazione Ebraica Europea. Commentando i dati riscontrati, il presidente dell’EJA, il Rabbino Menachem Margolin, ha equiparato l’antisemitismo e l’antisionismo che,  come ha evidenziato, “appartengono alla stessa moneta” aggiungendo che “l’Europa ha importato l’odio da fuori aggiungendolo a quello già preesistente e la maggioranza dei politici, dei rettori universitari e dei media europei evitano di affrontare questo argomento”.

La ricerca ha sottolineato la preoccupante “normalizzazione” dell’antisemitismo fra gli appartenenti alle nuove generazioni e che oltre il 28 percento dei giovani europei interpellati, di età fra i diciotto e i ventiquattro anni, è stato coinvolto in commenti antisemiti “camuffati”  da critiche ad Israele.  Come ha affermato il 65 percento degli europei, il conflitto in Medio Oriente ha influito grandemente riguardo alla percezione degli ebrei, da parte del mondo non ebraico, addirittura peggiorandone di molto l’immagine secondo il 55 percento degli interpellati.

In conclusione l’EJA ha invitato i governi, le università e le istituzioni a prendere provvedimenti decisivi, inserendo, fra i reati punibili penalmente, i crimini di odio e l’incitamento via web dell’antisemitismo e a  rafforzare maggiormente la protezione delle comunità ebraiche europee. Come ha ricordato il Rabbino Margolin “L’avanzare dell’antisemitismo sta lacerando l’Europa e anche se noi ebrei, nell’Unione europea, siamo i primi a soffrirne non saremo gli unici nel mondo. L’Europa deve agire ora per tutelare i suoi valori proteggendo i suoi ebrei”.