di Anna Balestrieri
Due infermieri australiani sono stati sospesi dopo la diffusione di un video in cui minacciavano di uccidere pazienti israeliani e vantavano il rifiuto di curarli. Il filmato, registrato in un ospedale di Sydney e diventato virale sui social media, ha suscitato una forte indignazione pubblica e ha portato all’apertura di un’indagine da parte della polizia e dell’autorità sanitaria del New South Wales (NSW).
Mondo
La Riviera di Gaza: una provocazione fantasiosa? Ne parla Kobi Michael
di Sofia Tranchina
Il mondo si è diviso tra chi ha preso sul serio la proposta e ha reagito con grande indignazione, e chi ha ritenuto si trattasse solo di un bluff per cambiare le regole di negoziazione e ha cercato di ridimensionare le affermazioni del presidente americano. Ne ha parlato il professor Kobi Michael, ricercatore senior presso l’Institute for National Security Studies (INSS) di Tel Aviv e il Misgav Institute for National Security and Zionist Strategy durante un incontro online.
Moldavia: inaugurata l’ambasciata israeliana. “Un paese amico”, ha affermato il ministro Sa’ar
di Michael Soncin
L’apertura della sede dell’ambasciata israeliana in Moldavia, nella sua capitale, Chisinau, coincide con la chiusura di quella presente in Irlanda, decisione che sarebbe avvenuta, secondo il ministro Israel Katz, in seguito alle “politiche estreme anti-Israele”.
Regno Unito: un’inchiesta svela l’odio verso gli studenti ebrei
di Nathan Greppi
Il 45% degli intervistati in un sondaggio informale su oltre 200 studenti ebrei nei campus di tutta la Gran Bretagna ha dichiarato di aver subito atti di antisemitismo. L’indagine, condotta tra dicembre 2023 e gennaio 2024 in collaborazione con la Union of Jewish Students (UJS), principale organizzazione in rappresentanza degli studenti ebrei nel Regno Unito e in Irlanda, ha portato alla luce un volume inquietante di incidenti gravi.
Normalizzazione Algeria-Israele? «Sì, ma la nostra priorità è la creazione di uno Stato palestinese» Le parole del presidente Tebboune scuotono il panorama arabo
di Anna Coen
L’Algeria potrebbe essere pronta a rivedere le sue posizioni diplomatiche con Israele, ma a una condizione ben precisa: il suo presidente, Abdelmadjid Tebboune, ha chiarito che ciò avverrà solo se verrà risolta la questione palestinese.
Europarlamentari all’Onu: “UNRWA è da chiudere: ha contravvenuto a tutte le sue missioni”
di Ludovica Iacovacci
La lettera dei 30 europarlamentari fa notare che l’agenzia delle Nazioni Unite “ha contravvenuto a tutte le sue missioni” consentendo al gruppo terroristico Hamas nella Striscia di Gaza “di nascondere ostaggi, il che è politicamente, moralmente e legalmente altamente riprovevole” e propone di trasferire le responsabilità sui rifugiati palestinesi all’UNHCR, l’agenzia che si occupa di tutti gli altri rifugiati a livello globale.
Trump a Netanyahu: “Controlleremo Gaza e la faremo rinascere, diventerà la Riviera del Medio Oriente”
di Anna Balestrieri
Uno dei punti più sorprendenti dell’incontro è stato l’accenno alla proposta di Trump di un possibile coinvolgimento americano nella gestione di Gaza, prevedendo una “proprietà a lungo termine” della Striscia.
Ebrei tra due estremismi: il crescente pericolo dell’antisemitismo da destra e sinistra, con un focus sull’AfD in Germania
di Anna Coen
L’AfD non offre agli ebrei una protezione genuina. Piuttosto, li costringe a una scelta dolorosa: accettare l’antisemitismo tollerato dal partito o affrontare l’esclusione, sia interna che esterna, dalla società tedesca. È quanto emerge dalla testimonianza di un giornalista ebreo tedesco in merito al partito di estrema destra che ha molto consenso.
Netanyahu a Washington: si spera nella realizzazione della seconda fase del cessate il fuoco
di Anna Balestrieri
Le trattative sulla seconda fase dell’accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco, che prevedono il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza e dal corridoio di Philadelphi, sono in corso e stanno, secondo il presidente americano Trump, progredendo, ma Netanyahu sembra riluttante ad attuarle senza prima eliminare Hamas. Le autorità israeliane puntano a trasformare queste negoziazioni in un processo più ampio di normalizzazione regionale.
La Giordania chiede l’espulsione di Ahlam al-Tamimi, la mente dell’attentato alla pizzeria Sbarro
di Redazione
Tamimi era stata condannata in Israele nel 2003 a 16 ergastoli per l’attentato alla pizzeria: aveva effettuato una ricognizione del luogo e condotto il terrorista con la cintura esplosiva. Rilasciata nello scambio per il rilascio del soldato Gilad Shalit, dal 2011 ha vissuto liberamente in Giordania, dove ha la cittadinanza, ospitando un programma televisivo, tenendo conferenze e facendo numerose apparizioni pubbliche per esaltare l’attentato.
La verità dietro i numeri truccati: quanti palestinesi abitano oggi la Striscia di Gaza, quanti sono morti e quanti invece sono fuggiti
di David Zebuloni
“Questi dati non possono essere presi seriamente”, spiega Eyal Ofer, esperto di economia palestinese e di Hamas, in un’intervista a Makor Rishon. “Innanzitutto, l’ente che dovrebbe fornire le statistiche esatte sulla situazione a Gaza ha bloccato il suo sito web in Israele. Oltre a questo, la divulgazione che fa Hamas non è certo attendibile”.
“Niente più X”: organizzazioni ebraiche abbandonano la piattaforma social dopo le azioni e commenti antisemiti e xenofobi di Elon Musk
di Pietro Baragiola
“Possiamo appurare che X è diventata una piattaforma che promuove l’odio, l’antisemitismo e la divisione nella società” si legge nel comunicato stampa rilasciato dalla coalizione ebraica. “Sotto la guida di Elon Musk, X ha ridotto la moderazione dei contenuti, ha promosso i suprematisti bianchi e ha riproposto i sostenitori delle teorie cospirative. Lo stesso Musk ha ripubblicato contenuti antisemiti e xenofobi, promuovendoli ai suoi milioni di follower.”