Israele: due attentati nel nord scuotono la quiete interna 

Israele

di Anna Balestrieri
L’attacco è iniziato poco dopo mezzogiorno a Beit She’an, lungo la Route 71, quando l’attentatore, alla guida di un’auto, ha investito un ragazzo di 16 anni, rimasto ferito in modo lieve. Subito dopo ha travolto un uomo di 68 anni, uccidendolo sul colpo.

Aliyà globale dopo il 7 ottobre: la diaspora torna a Israele tra solidarietà, insicurezza, identità e un paradosso interno

Israele

di Nina Deutsch
Antisemitismo in crescita, guerre e insicurezza spingono decine di migliaia di ebrei verso Israele. Dall’inizio della guerra oltre 53.000 ebrei hanno fatto ritorno e le pratiche aperte sono raddoppiate o triplicate in tutto il mondo Intanto, un sondaggio rivela un dato opposto: più di un israeliano su quattro valuta l’emigrazione.

A Tel Aviv una spiaggia di luce contro il buio. La luce di Chanukkà contro l’antisemitismo

Israele

di Nina Deutsch
La sera del 15 dicembre 2025, sulla spiaggia di Tel Aviv, si è tenuta una veglia con candele, preghiere e omaggi alle vittime dell’attentato di Bondi Beach, a Sydney. I partecipanti hanno acceso candele disposte a formare una Stella di David e sventolato bandiere israeliane e australiane per onorare i morti e i feriti. Persone di ogni età si sono radunate poche ore dopo la strage australiana, per ricordare le vittime e pregare insieme.

Cresce l’arruolamento tra drusi, beduini e cristiani arabi in Tzahal

Israele

di Nina Prenda
Negli ultimi mesi, l’esercito israeliano ha registrato un aumento significativo dell’arruolamento tra le comunità minoritarie del Paese, in particolare drusi, beduini e cristiani arabi. Un fenomeno che riflette mutamenti profondi nella percezione dello Stato da parte di queste comunità e una crescente volontà di partecipare alla difesa nazionale.

 

Dall’inferno alla vita: il cammino di Alon Ohel

Israele

di Nina Deutsch
L’ex ostaggio racconta il suo rapimento, le torture e le molestie sessuali subite durante la prigionia. «Mangerai come un cane. Non sei una persona, sei un animale». Queste parole – crude, disumanizzanti – sono quelle che i suoi carcerieri gli rivolgevano ogni giorno. Parole che non giungevano da un nemico distante, ma da chi lo aveva catturato, strappandolo a una vita normale. E così, per più di due anni, Alon è stato ridotto a ciò che loro volevano: un oggetto, una presenza da annientare.

Molti elettori di centro-sinistra vorrebbero l’ex ostaggio Eli Sharabi in politica: lo rivela un sondaggio

Israele

di Maia Principe
Secondo il sondaggio di N12, il 76% degli elettori di centro-sinistra desidera l’arrivo di “nuove figure” in Parlamento, mentre il 61% ritiene che questi nuovi profili potrebbero rappresentare un’alternativa credibile, o addirittura una sfida diretta, alla coalizione al potere. Tra le personalità più citate figurano Eli Sharabi, Einav Zangauker, Eyal Eshel, Eyal Waldman e Izhar Shay, tutti tragicamente legati agli eventi del 7 ottobre.

Attacco a Gush Etzion: un morto e tre feriti. Hamas elogia l’azione

Israele

 di Anna Balestrieri – Gerusalemme
La persona uccisa è un uomo sulla trentina. Tra i feriti si trova una donna in condizioni gravi, trasferita all’ospedale Hadassah Ein Kerem dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico specializzato. Altre due persone — un uomo di circa 30 anni e un ragazzo di 15 — sono ricoverate in condizioni buone e moderate rispettivamente, secondo lo Shaare Zedek Medical Center.

“Capitan Ella”, la prima donna musulmana portavoce in arabo dell’IDF

Israele

di Nina Prenda
Il colonnello Ella Waweya, conosciuta nel mondo arabo con il suo nome online “Capitan Ella”, dovrebbe sostituire il portavoce arabo dell’IDF Avihai Adraee, che lascia l’esercito israeliano dopo 20 anni di servizio. Sarà la prima donna araba musulmana a ricoprire questo ruolo. A chi commenta il suo operato con disprezzo, soprattutto nel mondo arabo, risponde con calma: «Io sono dove voglio essere. Nessuno mi ha costretta».