campo di basket organizzato da Enes Freedom

In Israele star dell’NBA organizza campo di basket interculturale per bambini

di Michael Soncin
Un messaggio di pace che passa dal canestro, sfiorando la rete. Nei giorni scorsi la celebrità della pallacanestro Enes Freedom ha organizzato in Israele un campo di basket che ha unito bambini musulmani, ebrei, drusi e cristiani, israeliani e palestinesi. Ed è una storia, che merita essere raccontata, soprattutto visti i tempi odierni, fatti di un presente cristallizzato, diventato una palla incandescente, in cui la parola pace, continua a rimbalzare contro il tabellone.

L’evento ha visto la partecipazione delle organizzazioni non-profit Bnai Zion e Athletes for Israel, assieme ai migliori professionisti del settore, provenienti anche dall’NBA. “Credo che possiamo utilizzare lo sport per promuovere la tolleranza il rispetto e la convivenza. Riunendo i bambini su un campo da basket, so che possiamo mostrare loro l’importanza di rispettare le persone di tutte le religioni, sviluppando le relazioni e lo spirito di squadra”, ha affermato Freedom.

Il giocatore NBA Enes Freedom

Oltre che per la sua fama di giocatore, Freedom è conosciuto per essere un attivista per i diritti umani. “Ho giocato nell’NBA per 11 anni da musulmano osservante, spalla a spalla con i miei fratelli ebrei e cristiani. Rispettavamo le nostre rispettive fedi. Ho imparato molto da loro”, si legge da una nota del Jerusalem Post.

Insieme per uno scopo comune  

Il rabbino Ari Lamm, amministratore delegato di Bnai Zion, ha detto: “Questo campo va oltre il gioco del basket. È un’opportunità per i giovani per vedere quanto possono essere forti quando tutti assieme lottano per uno scopo comune. “Non riesco a pensare ad un modello migliore di Enes, nel saper infondere a questi giocatori l’idea di quanto sia possibile ottenere, con un cuore aperto, sognando in grande”, ha continuato Lamm.

L’ex giocatore di basket americano-israeliano Tamir Goodman, soprannominato dalla rivista Sports Illustrated “The Jewish Jordan”, si è detto “entusiasta”, perché l’iniziativa ha dato “l’opportunità di riunire bambini, che altrimenti non si sarebbero incontrati. Il basket ha dimostrato con successo di sapere unire giocatori di ogni estrazione”.

Un Giusto, candidato al Nobel per la pace         

Enes Freedom, nasce col nome di Enes Kanter il 20 maggio del 1992 a Zurigo, da genitori turchi, che sono poi tornati in Turchia, dove egli è cresciuto. È tra i più noti sportivi turchi che si sono fermamente opposti al regime di Recep Tayyip Erdoğan. Durante il fallito golpe militare del luglio 2016 in Turchia, il cestista si è apertamente espresso contro il presidente turco. Per questo, in seguito alle sue dichiarazioni verrà minacciato di morte via web, e nel 2017 perderà anche la cittadinanza turca.

Come si legge dal sito di Gariwo, Enes Kanter Freedom, è onorato nel Giardino dei Giusti di Nichelino. Recentemente in seguito alle sue numerose battaglie per i diritti civili è stato candidato al Premio Nobel per la Pace.

La visita al memoriale di Gerusalemme

Durante il campo di basket che si è tenuto tra il 26 luglio è il 5 agosto in Israele, il noto sportivo, ha fatto visita a Yad Vashem, l’Ente nazionale israeliano per la Memoria della Shoah. “Ho avuto l’opportunità di andare a Yad Vashem. Ogni bambino di ogni religione, deve conoscere cos’è stato l’Olocausto. Non è sufficiente dire che non dimenticheremo mai. Non dobbiamo permettere che possa accadere di nuovo!”, ha scritto sul profilo Instagram. Inoltre, si è recato al Kotel. “Sì, come musulmano praticante, sono venuto in questa terra santa e mi sono fermato davanti al muro occidentale, e ho pregato per tutta l’umanità”.

Ormai naturalizzato americano, con scritto sul passaporto il cognome simbolico “Freedom”, sempre sull’Olocausto, Enes è stato testimone di un’importante iniziativa educativa sull’Olocausto, che ha visto come protagonisti gli studenti di una scuola di Brooklyn frequentata a maggioranza da musulmani.

 

Foto: dal profilo Instagram di Enes Freedom