L’Oman apre il suo spazio aereo alle compagnie di bandiera israeliane

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di David Fiorentini
L’Oman ha aperto il suo spazio aereo ai voli delle compagnie israeliane. “Questa storica decisione accorcerà i tempi di volo da Israele verso l’Asia e abbasserà i prezzi dei biglietti”, ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen. “Ringrazio il Primo Ministro Benjamin Netanyahu, il Sultano dell’Oman Haitham bin Tariq Al Said e i nostri amici americani per il loro sostanziale aiuto”.

L’annuncio arriva dopo mesi di colloqui tra il ministero degli Esteri israeliano e le autorità dell’Oman, e dopo che l’Arabia Saudita, un’altra monarchia del Golfo che non ha legami diplomatici con Israele, lo scorso luglio ha approvato un simile provvedimento.

“L’Estremo Oriente non è così lontano e i cieli non sono più un limite. Questo è gran giorno per l’aviazione israeliana. Israele è diventato, di fatto, il principale punto di transito tra l’Asia e l’Europa”, ha dichiarato Netanyahu. “Abbiamo lavorato per aprire lo spazio aereo, prima sull’Arabia Saudita e dal 2018, quando ho visitato lo Stato, anche sull’Oman in modo da poter volare direttamente in India e poi in Australia. Israele si sta aprendo all’Oriente su una scala senza precedenti”.

A titolo di esempio infatti, il volo diretto di El Al da Tel Aviv a Bangkok attualmente dura circa 10 ore e 45 minuti, ma con questa scorciatoia, i tempi di percorrenza si ridurranno notevolmente, diventando paragonabili a quelli di Royal Jordanian che da Amman, 160 km a est di Tel Aviv, raggiunge la Cambogia in solamente 8 ore e 10 minuti.

Inoltre, la notizia fa eco anche a un’altra partnership, sancita tra El Al e il vettore emiratino Etihad Airways. I frequent flyer possono ora accumulare e utilizzare miglia aeree con entrambe le compagnie.

Tuttavia, facendo fronte alle relazioni ancora complicate tra gli Stati del Golfo e Israele, l’autorità per l’aviazione dell’Oman non ha menzionato esplicitamente lo Stato ebraico nel suo comunicato, limitandosi a esplicitare che secondo la Convenzione di Chicago del 1944 lo spazio aereo nazionale è “aperto a tutti i vettori che soddisfano i requisiti delle autorità per il sorvolo”.