“ISRAELE SIAMO NOI”: manifestazioni di solidarietà a Israele in tutto il mondo

Mondo

di Sofia Tranchina

In risposta alle violente aggressioni di Hamas contro Israele e contro i civili, molti esponenti politici e culturali stanno dichiarando apertamente il proprio supporto per lo Stato Ebraico sotto attacco.

Il governatore di New York, Kathy Hochul, ha fatto illuminare l’Empire State Building e il One World Trade Center con i colori della bandiera israeliana: «New York sta con Israele – oggi e ogni giorno. Come governatore, mi impegno a sostenere, elevare e proteggere la nostra vivace comunità ebraica».

La bandiera bianca e blu ha illuminato molti altri edifici iconici in tutto il mondo: la Porta di Brandeburgo a Berlino, la Torre Petrin a Praga, il Palazzo Chigi a Roma, il Berlaymont (sede della Commissione Europea) in Belgio.

La rivista Il Foglio ha lanciato un appello dal titolo Perché Israele siamo noi, incaricandosi di raccogliere e pubblicare firme e pensieri in sostegno di Israele, un’iniziativa a cui hanno aderito anche l’Unione delle comunità ebraiche italiane (UCEI) e la Comunità Ebraica di Roma (CER), perché «difendere Israele significa difendere la nostra libertà. E le nostre democrazie».

Tra i firmatari, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che rivendica il «diritto di difendersi e proteggersi» di Israele; e il presidente della Camera Lorenzo Fontana, che ribadisce: «sì, difendere Israele oggi significa difendere la libertà dell’occidente».

Calde parole sono arrivate dal ministro della Giustizia Carlo Nordio: «Quando, nel giugno del 1967, Israele rischiò di essere stritolata dai tre eserciti più forti del Medio Oriente, e Nasser minacciava un altro Olocausto, tenevo sulla mia scrivania di studente le fotografie dei generali ai quali era affidata la salvezza dell’unica democrazia in quella regione: Dayan, Rabin e altri. E quando nel 1973 la situazione si ripropose, rinnovai il rito mentre studiavo per gli esami di magistrato: Ariel Sharon, Avraham Adan e Benni Peled erano i miei eroi. E adesso, dopo mezzo secolo, ritorna ancora l’angoscia».

Altre parole e pensieri sono arrivati dalla premier Giorgia Meloni, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, e molti altri.

 

 

Foto: la bandiera di Israele a Palazzo Chigi (fonte: www.governo.it/)