Yolanda Diaz Perez

Spagna: la vicepremier si schiera con Hamas. Condanna dal governo

Mondo

di Anna Balestrieri
Nel coro di condanna per il vile e barbaro attacco di Hamas alla popolazione civile israeliana, riempie di sdegno la voce di un’alta carica dello stato spagnolo, Yolanda Diaz Perez, leader del Movimiento Sumar.  Nel giorno stesso dell’inizio dell’offensiva, sabato 7 ottobre, Diaz, seconda vicepresidente del governo e ministro del lavoro, ha arringato una folla a Cadice esprimendo il proprio sostegno ai “fratelli e sorelle del popolo palestinese”.

Non contento, il portavoce del partito Sumar ed eurodeputato Ernest Urtasun ha definito come “ipocrita l’atteggiamento dell’Unione europea che usa due pesi e due misure nel conflitto”, assegnando ad Israele la responsabilità principale dello stesso  e criticando aspramente la decisione di sospendere gli aiuti umanitari UE a Gaza. L’esecutivo di Pedro Sanchez ha largamente condiviso il disaccordo.

Le parole di condanna per l’appello della vicepremier, in contrasto sia con la posizione della comunità internazionale sia con quella del governo spagnolo, non si sono fatte attendere.

L’aggressiva e demagogica boutade di Diaz è, tuttavia, tutt’altro che isolata e non unicamente appannaggio di una faziosa estrema sinistra spagnola. Grazie alle segnalazioni di Bet Magazine Mosaico, posizioni ed iniziative analoghe sono state stigmatizzate anche a Milano.

Intanto in tutta la Spagna si manifesta contro Israele, a favore dei palestinesi. Chi scrive ha assistito in prima persona a una violenta manifestazione a Granada, dove venivano pronuniciati slogan tipo “Las tierras robadas seran recuperadas”,  “Israel asasino del Pueblo palestino”, “No es terorismo, es resistencia”, “Evviva la lucha del pueblo palestino”, “Donde  estan, no se Ven, las sanciones de Israel”.

Manifestanti a Palaza del Carmen a Granada contro Israele e per la Palestina (foto: ©Mosaico)