Il silenzio non è un’opzione: in piazza Castello in centinaia per dimostrare solidarietà a Israele

Italia

di Sofia Tranchina
Il silenzio non è un’opzione. In risposta al terrorismo che sta colpendo Israele e all’antisemitismo che sta colpendo le comunità ebraiche di tutto il mondo, mercoledì 11 ottobre è stato organizzato un presidio in Piazza Castello, a Milano.

Manifestazioni di calore e supporto sono arrivate da tutto il mondo: non mancavano cartelli quali “Francia”, “Australia”, “L’Inghilterra supporta Israele”, “Philippines stands for Israel”… E non mancava la bandiera dell’Iran.

Come già altrove nel mondo, gruppi di iraniani hanno manifestato il proprio supporto allo Stato d’Israele e condannato il terrorismo di Hamas. Durante il presidio, infatti, una donna iraniana è salita sul palco e ha spiegato al microfono la sua posizione: Hamas è un’organizzazione terroristica, e «noi del popolo iraniano non la supportiamo», «ci si spezza il cuore quando si vede il nome dell’Iran associato a Hamas, perché l’Iran non è questo». Ha spiegato infatti che i pasdaran che sostengono Hamas macchiano il nome dell’Iran; infatti, «il popolo iraniano sta chiedendo di inserire i pasdaran nella lista dei gruppi terroristici».

I vertici della comunità ebraica di Milano hanno preso parola per incoraggiare e sostenere la comunità stessa. Tra i primi, il presidente della comunità, Walker Meghnagi, in lutto per la nipote di 23 anni: «ho avuto la notizia che hanno trovato il corpo di mia nipote. […] È stata uccisa come centinaia di altri suoi coetanei mentre partecipava al rave».

Ha spiegato che nonostante la situazione pericolosa, sua figlia è rimasta in Israele, perché «non si può scappare di fronte a una guerra, questi nazisti vanno fermati».

Il rabbino capo della comunità, Rav Arbib, ha ribadito che quello a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi non è una guerra, ma un pogrom: la caccia all’ebreo. Una vecchia storia di un odio millenario. «Un versetto dice: “sono caduto e mi sono rialzato”. Cadere e rialzarsi è una costante ebraica, e siamo assolutamente convinti che il popolo ebraico, il popolo d’Israel, si rialza».

Presenti anche il presidente dell’UGEI David Fiorentini, che ha espresso la forza d’Israele, Milo Hasbani, Vicepresidente Ucei e assessore della comunità, e Roberto Jarach, presidente del Memoriale della Shoah di Milano.

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana si è dichiarato «al fianco di Israele senza se e senza ma», perché «quanto sta subendo quella popolazione richiede il nostro sostegno incondizionato».

È salito sul palco anche l’ex parlamentare del PD Emanuele Fiano, in sostegno a Israele: «io ho sempre chiesto uno Stato per i palestinesi, ma Hamas vuole la distruzione del Paese e degli ebrei. Sono terroristi disumani», come ha esplicitato anche il giornalista egiziano Magdi Allam.

Tra le manifestazioni di calore e sostegno, ci sono state anche le testimonianze degli israeliani in Italia, le lacrime dei parenti e degli amici in lutto, la lettura dei salmi, e un Kaddish, preghiera per i morti.

Alla fine del presidio i presenti hanno illuminato il buio notturno con le candele e scaldato gli animi intonando l’inno d’Israele e canzoni tradizionali ebraiche, sventolando le bandiere.

(Foto e video di ©Sofia Tranchina)