Chabad e il ministero israeliano della diaspora lanciano un programma per i giovani ebrei ucraini

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di Francesco Paolo La Bionda
Il movimento Chabad in Polonia ha stretto una partnership con Mosaic United per ospitare una programmazione estiva a favore di oltre duecento rifugiati ucraini ebrei. Amichai Chikli, il ministro degli affari della diaspora e della lotta all’antisemitismo di Israele, ha lanciato l’iniziativa durante una visita a Varsavia lo scorso 17 luglio.

Mosaic United è un’organizzazione no-profit globale che finanzia programmi per rafforzare il legame dei giovani ebrei con la loro identità ebraica e con Israele, in collaborazione proprio con il dicastero israeliano. Nell’ambito della partnership, ogni entità si è impegnata a finanziare direttamente o a raccogliere fondi per coprire una parte dei costi della programmazione, stimati in centinaia di migliaia di dollari.

Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, Chabad in Polonia ha aperto le sue porte alla comunità ebraica ucraina offrendo rifugio, trasporto, cibo kosher, assistenza medica, assistenza finanziaria e materiale, assistenza all’infanzia, servizi educativi e sociali, attività comunitarie e assistenza amministrativa e legale a decine di migliaia di sfollati a causa del conflitto. Ha inoltre continuato a fungere da punto di riferimento spirituale anche per coloro che si sono successivamente trasferiti in Israele o in altre nazioni.

“Crescendo abbiamo sempre guardato all’estate come a un’opportunità per lasciarci alle spalle la monotonia del resto dell’anno e per avere la possibilità di fare sport, divertirci e costruire amicizie durature”, ha commentato il direttore di Chabad in Polonia, rav Sholom Ber Stambler. “Per i nostri bambini, l’estate è un momento unico in cui siamo in grado di fornire un’educazione informale incentrata sull’identità, l’eredità, i valori e le usanze ebraiche in un modo più olistico e dinamico”.

Dall’inizio del conflitto, la Polonia ha accolto complessivamente 1,5 milioni di rifugiati ucraini, più di qualsiasi altro paese europeo, e a migliaia hanno deciso di stabilirsi definitivamente nel paese ospite.