Primavera milanese

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Ruggero Gabbai entra nel Consiglio comunale di Milano e affiancherà il nuovo assessore alla Cultura, Stefano Boeri. Una bella soddisfazione che arriva a qualche settimana dal voto, dopo che il sindaco Giuliano Pisapia ha sciolto le riserve sulla composizione della Giunta. Gli assessori infatti lasciano il posto in Consiglio ai primi dei non eletti in prima battuta.

“Cari amici, è con enorme piacere e soddisfazione che vi comunico che dopo l’assegnazione degli assessorati da parte del sindaco Giuliano Pisapia sono entrato a far parte del Consiglio comunale, probabilmente nell’area che mi è più consona: la Cultura”. Così, sulla sua pagina Facebook, Ruggero Gabbai ha salutato e ringraziato tutti coloro che lo hanno votato alle recenti elezioni amministrative di Milano. Regista e fotografo, Gabbai lavorerà insieme al nuovo assessore alla “Cultura, Expo, Moda e Design”, Stefano Boeri.

Così, dopo i bei risultati ottenuti da Micaela Goren Monti, Yoram Ortona, Michele Sacerdoti e Deborah Segre, eletti nei consigli di zona 1, 7, 3 e 6, possiamo aggiungere anche la nomina di Ruggero Gabbai nel Consiglio comunale.

“Pisapia, scrive ancora Gabbai, durante la campagna elettorale ha più volte espresso il desiderio di portare il vento di cambiamento proprio attraverso la Cultura. Cultura non solo come musei, mostre o La Scala ma anche come espressione d’aggregazione tra le diverse anime della città nel rispetto della legalità e dei valori fondanti che hanno sempre fatto di Milano la capitale morale del paese”.

Giuliano Pisapia è stato eletto al ballottaggio con il 55% dei voti, un risultato a cui hanno contribuito certamente gli elettori del Pd ma anche buona parte di coloro che al primo turno si erano schierati con Manfredi Palmeri e il Terzo Polo. Fra tutti questi, anche molti elettori della Comunità ebraica di Milano.

Ruggero Gabbai, che ha ottenuto 375 voti, è certo che nel rapporto con la Comunità di Milano la nuova amministrazione Pisapia saprà non solo dare continuità ai progetti già avviati da Letizia Moratti, ma anche incrementare le occasioni di collaborazione, specie nel settore della cultura. “Si potrà lavorare insieme anche allo sviluppo delle politiche di integrazione”, afferma Gabbai. “In questo siamo soprattutto noi, come Comunità, a dover trovare la giusta strada per far valere e riconoscere la nostra esperienza. La Comunità”, osserva ancora Gabbai, “ha avuto buone relazioni con tutte le amministrazioni comunali e non vedo perché non dovrebbe essere così anche con questa. Dobbiamo accogliere il nuovo sindaco, e come con i precedenti farlo sentire partecipe della vita della nostra Comunità proprio come la Comunità si sente ed è parte attiva e integrante della città”.

Gli eletti nelle zone

“Bisogna partire da un presupposto di fiducia e di speranza nei confronti di questa nuova amministrazione” ha detto Yoram Ortona, neo-eletto al Consiglio di zona 7. “Ritengo che in generale, una buona amministrazione ebraica debba porsi con fiducia di fronte alle istituzioni, cittadine o nazionali, di un colore o di un altro colore. L’amministrazione di una Comunità deve sapersi tenere in una posizione di equidistanza rispetto alle diverse parti in campo, abbandonandola solo qualora i diritti e il rispetto degli ebrei come minoranza, e di Israele come Stato, dovessero venire messi in discussione”. Non a caso del resto, Ortona si è candidato alle elezioni comunali con una lista che ha fatto della moderazione (ma anche del riformismo) la sua bandiera.

Candidato con il Nuovo Polo per Milano in due Consigli di zona (il 6 e il 7), Ortona ha ottenuto in entrambi, per la sua lista, il maggior numero di preferenze (151 per la zona 7 e 114 per la zona 6). “Un caso unico” dice con un pizzico di orgoglio, anche perché la sua, dice, “è stata campagna praticamente a costo zero”. “Sono stato a contatto con la gente e ho parlato di problemi che sento a me molto vicini, sia come cittadino che come professionista: il verde, le barriere architettoniche, la vivibilità del quartiere – soprattutto per bambini e anziani”. Una scelta evidentemente azzeccata, sia nei toni che nei temi, e che è stata premiata. “Vorrei ringraziare di cuore tutti coloro che mi hanno dato la loro preferenza, gli elettori della mia zona come quelli della zona 6, nella quale sono stato eletto ma a cui ho rinunciato lasciando spazio e opportunità di intervento ad una giovane della nostra Comunità, Deborah Segre”.

Nella zona 6 infatti la Segre, sempre della lista Nuovo Polo per Milano, ha ottenuto 67 preferenze. Temi della campagna elettorale sono stati anche nel suo caso la vivibilità del quartiere, gli spazi verdi, l’arredo urbano. “Ci sono molte cose da fare in questa zona, che è poi quella della Comunità” ha detto Deborah Segre, “dall’abbattimento delle barriere architettoniche alla sistemazione dei giardini, fino ad un piano di riqualificazione di via Arzaga”. Per Deborah, alla sua prima esperienza politica, questo incarico in Consiglio di zona deve diventare anche un’occasione per far conoscere meglio agli abitanti della zona 6, la Comunità, la sua cultura, e perché no, anche le sue diverse componenti. Avvicinare e far conoscere la Comunità nel suo complesso agli abitanti del quartiere, in un progetto di maggiore integrazione, che coinvolge non solo gli ebrei italiani ma anche gli egiziani, i libici, i persiani: questo è quel che vorrebbe Deborah Segre. “Solo dalla conoscenza delle sue tante e diverse componenti la città può arricchirsi e crescere” osserva ancora la Segre. “In questo senso”, conclude, “i giovani come me, possono fare molto, ed è da loro e insieme a loro che intendo cominciare questa mia nuova avventura”.

Se Ortona, Segre e Gabbai sono alla loro prima esperienza politica, di lunga data è invece quella di Micaela Goren Monti, rieletta anche quest’anno al Consiglio di Zona 1 per il PDL. Goren Monti ha ottenuto 391 preferenze, a conferma e premio di un lavoro di anni, che certamente saprà continuare con lo spirito che l’ha contraddistinta in passato, anche stando, per una volta, dall’altra parte della “barricata”.

Premiati anche, in zona 3, l’esperienza e l’impegno civico di Michele Sacerdoti. Eletto consigliere nella lista civica Milly Moratti per Pisapia, non è entrato però in Consiglio comunale, come sperava dopo essere stato il quarto “candidato sindaco” alle primarie del Centro Sinistra. Ha detto: “Questa campagna è stata per me molto difficile, dopo le primarie i media non hanno più parlato di me e le persone che mi avevano conosciuto non sapevano se e in che lista fossi candidato. È un peccato che un candidato alle primarie non entri in consiglio comunale. Non mi sarà possibile sostenere in consiglio Giuliano Pisapia, come mi ero impegnato a fare. In compenso sono entrato in Consiglio di zona 3, pur non avendo fatto alcuna campagna per questo incarico.Ringrazio comunque tutti coloro che mi hanno votato in Consiglio comunale e Consiglio di zona”.