La sfida Moratti-Pisapia: quale futuro per la Comunità ebraica?

Italia

Si sono chiusi lunedì pomeriggio i seggi per l’elezione del nuovo sindaco di Milano e l’esito è stato tra i più inattesi: Letizia Moratti (PDL), sindaco uscente, ha ottenuto il 41,58% dei voti, mentre lo sfidante, Giuliano Pisapia (PD) ha ottenuto il 48,04% dei consensi. Manfredi Palmeri (UDC) si è fermato al 5,55% e Matteo Calise (Movimento 5 stelle) al 3,23%.

Tra due settimane si andrà al ballottaggio e sapremo chi fra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia sarà alla guida del Comune di Milano per i prossimi cinque anni. Se questo voto sarà confermato, è chiaro che si apriranno molte incognite per il futuro – come del resto sempre accade quando si verificano cambiamenti politici quali quelli che si prospettano. Cambiamenti che ci coinvolgono come milanesi e come ebrei della Comunità di Milano.

Le relazioni stabilite in questi anni con Letizia Moratti sono state ottime. Il sindaco ha dimostrato sempre grande attenzione e partecipazione alle istanze e alle iniziative avanzate dalla nostra Comunità. Sarà così anche se sarà eletto sindaco Giuliano Pisapia? risponde Roberto Jarach: “Il risultato elettorale del primo turno, che rinvia al ballottaggio la nomina del Sindaco di Milano, mi impone un doveroso riserbo in attesa del verdetto delle urne. Per la comunità di Milano resta un profondo senso di riconoscenza nei riguardi della passata amministrazione per la costante attenzione alle nostre istanze e di ringraziamento per l’opera svolta nei 5 anni di governo della città. Per il futuro sono certo che chiunque vincerà il ballottaggio saprà mantenere e, se possibile, migliorare l’ottimo rapporto esistente con le istituzioni comunitarie, certo di trovare nell’ebraismo milanese un elemento vitale ed attivo nella società e di esempio per la convivenza in un tessuto sociale multietnico e multireligioso in continua evoluzione”.
Anche Daniele Nahum vicepresidente della Comunità e Assessore alle relazioni con la cittadinanza e le edot,  sostiene che ” il buon rapporto stabilito in passato con le istituzioni cittadine continuerà e che anzi con un sindaco come Pisapia, potrebbe addirittura migliorare. “La sensibilità e l’attenzione a temi a noi cari come la cultura, la solidarietà, l’integrazione delle minoranze, prosegue Nahum, è connaturata alle forze del centro-sinistra e questo non può che farci sentire sicuri di fronte ad una eventuale nuova amministrazione cittadina”.  “Il problema dell’integrazione delle minoranze è una delle questioni che a noi stanno maggiormente a cuore, non foss’altro per la storia che ci accompagna da secoli. Siamo certi che con Pisapia essa sarà affrontata con maggior respiro di quanto è stato fatto sinora: con un occhio, certo, rivolto alla sicurezza, ma con l’altro rivolto alla realizzazione di politiche tese veramente alla costruzione di una città e di una società multiculturale, proprio come sta avvenenendo in tutte le grandi città europee”. E questo è importante anche in vista dell’EXPO 2015 nella quale Milano sarà portavoce proprio del multiculturalismo come valore e come prospettiva per le città del futuro.

Contatti fra esponenti della Comunità e Pisapia sono già in corso, ciò per garantire continuità alle iniziative aperte durante l’amministrazione Moratti, ma anche per aprire la strada a nuove collaborazioni, non ultima quella legata alla creazione di un assessorato all’integrazione, di cui Daniele Nahum intende farsi promotore.

Le basi per continuare sulla via aperta con il sindaco Moratti, dunque sembrano già essere state poste, comunque andranno le cose. E sono basi importanti, soprattutto se si considera che nonostante fra i candidati al Consiglio Comunale ci fossero ben cinque iscritti della nostra Comunità – Dolfi Diwald (21), Ruggero A. Gabbai (362),  Silvia Hadavian (11),Guido G. Jarach (264), Iardena Laras (109), Michele Sacerdoti (247)- nessuno di essi è riuscito ad ottenere i voti sufficienti per entrare a farvi parte. Un’occasione persa, certo, ma che rimane comunque espressione di una partecipazione sentita e diretta alla vita della città come da tempo non accadeva e che sicuramente, anche fuori da Palazzo Marino, saprà dare i suoi frutti.

Per quanto riguarda i Consigli di zona, riportiamo qui di seguito le preferenze ottenute dai nostri candidati:  Rossella Cammeo Bardavid, PDL, zona 6: 25 preferenze; Micaela Goren Monti, PDL, zona 1: 391 preferenze; Filippo Jarach, PDL, zona 1: 201 preferenze; Yoram Ortona,  Nuovo Polo per Milano: zona 7, 126 preferenze, zona 6, 89 preferenze; Daniel Pludwinski, Nuovo Polo per Milano, zona 9: 11 preferenze; Deborah Segre: Nuovo Polo per Milano, zona 6: 47 preferenze; Michele Sacerdoti, Lista Milly Moratti, zona 3: 214 preferenze.
Yoram Ortona e Micaela Goren Monti sono stati eletti consiglieri nei rispettivi consigli di zona.