Isaac Herzog nella piazza degli ostaggi a Tel Aviv

Herzog al mondo: “Basta ipocrisia. Pressione su Hamas per liberare gli ostaggi”

Israele

di Davide Cucciati
In un momento in cui molti paesi europei hanno annunciato che riconosceranno uno stato palestinese, il presidente israeliano ha lanciato un appello diretto alla comunità internazionale: “Basta con l’ipocrisia. Fate pressione, perché quando sapete fare pressione, la fate davvero. Dite chiaramente a Hamas: nessun accordo, niente di niente, finché non li liberate”.

Sciopero nazionale e proteste per gli ostaggi in tutto Israele

Israele
di Anna Balestrieri 
Un vasto sciopero nazionale è iniziato domenica mattina in Israele, con manifestazioni in tutto il paese per chiedere il ritorno degli ostaggi detenuti da gruppi armati palestinesi a Gaza. Le famiglie degli ostaggi protestano contro la decisione del governo di intensificare la guerra a Gaza, preferendo una campagna militare per conquistare Gaza City.

Israele, tra arte e guerra: la voce di Idan Amedi

Israele

di Davide Cucciati
Il mondo della cultura israeliana è scosso da un acceso confronto pubblico che vede contrapposti, da una parte, molti artisti firmatari di una petizione contro la guerra in corso a Gaza e, dall’altra, voci come quella dell’attore e cantante Idan Amedi.

Netanyahu ottiene l’approvazione del gabinetto di sicurezza per la conquista di Gaza City, nonostante gli avvertimenti dell’IDF

Israele

 di Anna Balestrieri
Il governo israeliano ha approvato nella notte tra giovedì e venerdì 8 agosto un piano presentato dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu per conquistare Gaza City. La decisione è stata presa nonostante l’opposizione espressa dai vertici militari, che temono un peggioramento della situazione umanitaria e rischi gravi per gli ostaggi ancora detenuti da Hamas.

Yerushalmit Meduberet: il ponte delle parole per le donne ebree e palestinesi

Israele

di Anna Balestrieri
Nel cuore di una Gerusalemme divisa, c’è un progetto che prova a ricucire. Non con slogan politici, né con grandi dichiarazioni, ma con qualcosa di più semplice e radicale: una conversazione. Yerushalmit Meduberet è un’iniziativa nata dal basso per creare un ponte umano e linguistico tra donne ebree e palestinesi.

“Hanno rotto mio figlio”: la Jihad Islamica diffonde un nuovo video dell’ostaggio Rom Braslavski

Israele

di Anna Balestrieri
La famiglia, devastata, ha vietato la diffusione del video integrale, molto duro, acconsentendo solo alla pubblicazione di un fermo immagine: Rom è steso a terra in un luogo non identificato della Striscia di Gaza, appare pallido, emaciato, le ossa visibili, lo sguardo vuoto. 21 anni, al Nova festival ha cercato di salvare altre persone prima di essere catturato.

La violenza non si ferma: attivista palestinese di No Other Land ucciso in scontro con coloni

Israele

di Maia Principe

Awdah Hathaleen, un importante attivista palestinese apparso nel documentario vincitore dell’Oscar “No Other Land”, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco nella sera di lunedì 28 luglio nei pressi del villaggio di Umm al-Khair, in Cisgiordania, durante scontri con coloni israeliani ai quali un gruppo di palestinesi avrebbe lanciato pietre.

I media ebraici hanno identificato uno degli israeliani coinvolti nello scontro mortale come Yinon Levi, un colono estremista precedentemente sanzionato dagli Stati Uniti sotto l’amministrazione Biden e ancora soggetto a sanzioni da parte del Canada, del Regno Unito e dell’Unione Europea. Secondo quanto riferito, Levi avrebbe sparato contro un gruppo di palestinesi vicino all’insediamento di Carmel, nelle colline a sud di Hebron. Hathaleen, 31 anni, è stato gravemente ferito alla parte superiore del corpo durante lo scontro ed è stato trasportato al Soroka Medical Center di Beersheba, dove è deceduto poche ore dopo a causa delle ferite riportate.

Yinon Levi

Almeno altri due palestinesi sarebbero rimasti feriti nell’incidente. La Mezzaluna Rossa palestinese e il Magen David Adom sono stati chiamati sul posto per fornire cure mediche di emergenza.

Il sito di notizie Ynet ha riferito che Levi si trovava nella zona per eseguire lavori di costruzione autorizzati in un nuovo quartiere di Carmel e, nella sua versione dei fatti, ha affermato che decine di rivoltosi provenienti dalla vicina Umm al-Khair hanno lanciato pietre contro di lui e diversi altri israeliani.

Ha affermato di aver aperto il fuoco sui palestinesi perché si sentiva in pericolo di vita, secondo quanto riportato da Ynet.

In una dichiarazione, la polizia israeliana ha affermato che sta indagando sull’incidente e che un cittadino israeliano coinvolto nella sparatoria è stato fermato sul posto e successivamente arrestato.

La polizia ha aggiunto che sta indagando sul ruolo di Hathaleen negli scontri che hanno portato alla sua morte, e Haaretz ha riferito che è stata richiesta un’autopsia nell’ambito delle indagini.

Il presunto omicidio è stato denunciato in Israele dal deputato laburista Gilad Kariv, il quale ha affermato che il governo israeliano e l’IDF hanno permesso “alle milizie ebraiche armate di operare senza alcun controllo”.

«[Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar] Ben Gvir ha paralizzato la polizia, [il ministro della Difesa Israel] Katz ha bloccato le operazioni dello Shin Bet e l’esercito continua a chiudere un occhio», ha scritto Kariv su X. «Lo spargimento di sangue è già un terribile disastro e richiede un intervento, ma che nessuno si faccia illusioni: questo non si fermerà alla Linea Verde», ha avvertito.

Il ministro Gideon Saar

Aiuti mai ritirati e disinformazione: Israele respinge le accuse di affamare la popolazione di Gaza

Israele

di Franco Giudici
Secondo le prove circolate in rete in questi giorni sono più di 950 i camion carichi di aiuti umanitari fermi in aree recintate all’interno della Striscia di Gaza e le Nazioni Unite non stanno provvedendo a raccoglierli e distribuirli alla popolazione. Mentre circolano post e video di terroristi di Hamas nei tunnel che mangiano cibo sottratto alla popolazione.

Attentato con auto a Beit Lid, sette feriti: la paura torna nel cuore di Israele 

Israele

di Anna Balestrieri
L’attentatore ha abbandonato il veicolo poco dopo ed è fuggito a piedi. La polizia israeliana ha immediatamente dato il via a una vasta caccia all’uomo con l’impiego di elicotteri, unità cinofile e numerosi posti di blocco nella zona. L’attacco, che le autorità trattano come un atto deliberato, è avvenuto in un momento di particolare tensione interna, con numerosi precedenti registrati nelle ultime settimane in Cisgiordania e nel centro del Paese.

Gaza, ancora due soldati uccisi. E sul lungomare di Tel Aviv 893 sedie raccontano il peso di questa guerra

Israele

di Anna Balestrieri
Mentre l’esercito israeliano intensifica le operazioni nel centro e nel sud della Striscia di Gaza, due soldati sono rimasti uccisi in circostanze distinte nelle ultime 24 ore. A Tel Aviv, intanto, 893 sedie vuote sono apparse sul lungomare, ciascuna con la foto di un caduto, a testimonianza del peso crescente di un conflitto che sembra non avere fine.

Gaza, si riaccende la speranza per gli ostaggi nonostante la nuova offensiva annunciata 

Israele

di Anna Balestrieri
La tensione cresce anche nelle piazze: decine di migliaia di persone hanno sfilato sabato sera da Hostages Square a tel Aviv fino all’ambasciata USA di Tel Aviv per invocare «un accordo globale, ora!». L’annuncio arriva dal Forum Famiglie degli Ostaggi e dei Dispersi, che denuncia «promesse vuote» e chiede a Washington di fare pressione decisiva su Israele e Hamas.