Il progetto Sciesopoli arriva in Parlamento

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Sono traguardi importanti e di alto livello quelli raggiunti a oggi dal progetto di salvataggio di Sciesopoli, avviato con passione e dedizione dallo storico e giornalista Marco Cavallarin (nella foto).

L’ultima notizia in ordine di tempo riguarda l’adesione alla petizione di alcuni parlamentari: gli onorevoli Pia Locatelli e Lia Quartapelle sono infatti le prime firmatarie dell’Aula.

Un successo sul piano istituzionale di portata nazionale, che segue di pochi giorni altri traguardi raggiunti sul piano regionale: il primo è stata l’audizione in VII Commissione della Regione Lombardia, il 30 gennaio, in cui è stata formulata alla Giunta la richiesta di istituire un Gruppo di lavoro che progetti come tutelare la memoria di Sciesopoli.

La sera stessa ha riscosso grande successo l’evento organizzato al Museo Storico di Bergamo, che ha visto una grande affluenza di pubblico e interventi di qualità dei rappresentanti delle istituzioni locali, che – spiega Marco Cavallarin – “hanno manifestato una decisa volontà perché la memoria di Sciesopoli venga tutelata, tenuto conto delle molte difficoltà, soprattutto economiche, che si frappongono”.
Durante la serata dedicata ai bambini di Sciesopoli, organizzata da Fondazione Bergamo nella Storia e Petizione per il Memoriale, con i patrocini di CDEC, Fondazione Ferramonti e Provincia di Bergamo, è stato proiettato in anteprima il documentario Sciesopoli, di Enrico Grisanti, e un passaggio dal documentario Lola’s Diary di Miriam Bisk, figlia di profughi a Sciesopoli. Interventi di: Sergio Luzzatto (Univ. di Torino) e Carlo Spartaco Capogreco (Univ. della Calabria), con una testimonianza di Walter Mazzoleni.

Il 31 gennaio è stata poi la volta dell’ingresso al palazzo della Regione, con l’incontro con il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a cui sono state consegnate le prime 3.000 firme e 60 pagine di rassegna stampa.

“Il Presidente della Regione ci ha ascoltato con molta attenzione, ha promesso il suo interessamento presso la Giunta per la costituzione del Gruppo di Lavoro, e ha deciso di convocare una Conferenza dei Servizi con gli Amministratori Locali per esaminare con loro la situazione di Sciesopoli – ha spiegato Marco Cavallarin, ideatore dell’iniziativa di salvataggio dell’ex colonia -. Inoltre, ha anche espresso la volontà di valutare la possibilità di acquisto della struttura da parte della Regione perché in essa si possano realizzare attività di interesse sociale, come da noi più volte indicato. A questo punto delle cose dovremo attendere di essere riconvocati dal Consiglio, dalla Giunta e dal Presidente”.

Intanto, la petizione continua a circolare, raggiungendo a oggi oltre 3.500 firme.
“La petizione ha raggiunto tutto il mondo e arrivano le missive gioiose di nuovi “Bambini di Selvino” che non erano ancora stati individuati – continua Cavallarin -. Questo è il “terremoto” che con le nostre firme siamo stati capaci di provocare. Neanche questo mi sembra poco, se sommato alle 50 e più pagine di rassegna stampa che abbiamo già collezionato. Siamo un forte gruppo di pressione etica, ampio, unitario. Si sta ricreando quella intesa immediata che si stabilì, nel 1945, tra Comunità ebraica, forze alleate, partigiani, CLN, autorità civili, popolazione e territorio. L’ospitalità che Selvino seppe offrire agli 800 bambini ebrei profughi dai campi di sterminio fu la risposta che l’umanità seppe dare alla barbarie nazista e fascista. Tenendo duro, e crescendo ancora di numero, riusciremo a portare a casa un “significativo” risultato. Ne sono quasi certo. Ma, vi chiedo accoratamente, datevi ancora dare per la raccolta di nuove adesioni”.

Per firmare la petizione:
http://www.avaaz.org/it/petition/Al_Presidente_della_Regione_Lombardia_PERCHE_DURI_LA_MEMORIA_di_Sciesopoli_di_Selvino_BG/?copy