Egitto: muore Ali Salem, l’intellettuale pro-Israele

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Lo scrittore egiziano Ali Salem, forte sostenitore della pace fra Egitto e Israele

Ali Salem, famoso scrittore satirico egiziano, è morto nella sua casa al Cairo per cause naturali, all’età di 79 anni. Lo ha riportato l’agenzia statale Middle East News Agency

Gli scritti di Salem includono 15 libri e 25 opere teatrali. La sua opera più famosa è “Scuola dei facinorosi”, uno spettacolo comico del 1971, che parla di una classe di adolescenti riottosi riformati da un insegnante di sesso femminile.

Salem provocò non poche polemiche quando decise di visitare Israele nel 1994, viaggiando da solo senza dirlo neanche alla moglie o alle figlie. È partito in automobile guidando una vettura attraverso il confine, dopo che Israele e Palestina avevano firmato gli accordi di pace di Oslo nel 1993. Da qual viaggio, che suscitò moltissime polemiche in Egitto e nel mondo arabo, specialmente nell’elite culturale, Salem affrontò un serio criticismo e tentativi di espulsione dal Sindacato degli scrittori egiziani e dall’Associazione Egiziana degli scrittori. 

Nel 2005, poi, fu insignito della laurea ad honoris causa dall’Università ben Gurion di beer-Sheva per il suo lavoro, ma le autorità egiziane non gli diedero il permesso di recarsi in Israele per ritirare il premio. Ci andò due mesi più tardi, però, incontrando due studenti all’Università Ebraica di Gerusalemme.

Nell’ultima intervista rilasciata, Salem aveva ribadito: “Israele non è un nemico e il suo interesse è che l’Egitto sia forte e non come gli altri Paesi come la Siria controllata da gangs. Israele non pone alcuna minaccia alla sicurezza nazionale dell’Egitto. Spero che la leadership egiziana non si vergognerà della pace che il presidente Sadat aveva siglato con Israele”.

Il libro di Salem “Un viaggio in Israele” ha venduto più di 60.000 copie, un best-seller per gli standard egiziani.

Nel 2008, Salem ha vinto il “Premio Coraggio Civile” dalla Train Foundation statunitense, che lo ha definito una “voce per la pace e la ragione in Medio Oriente”.