Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La storia delle spie è una delle più tragiche dell’intera Torah. Dodici spie vengono scelte per visitare la terra di Cana’an e riportare una relazione al riguardo: la gente è numerosa o piccola, forte o debole? Com’è la terra stessa? Il terreno è fertile? Fu anche detto loro di portare un po ‘di frutta.
Torà
Parashat Behalotekhà. Le regole sulla maldicenza
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Da alcuni versi di questa parashà è possible imparare numerosi principi a proposito del divieto di parlare Lashon HaRàh, le regole sulla maledicenza.
Parashat Nasò, la benedizione divina
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Quando si arriva alla parashà di Naso, la più lunga fra tutte, indubbiamente la nostra attenzione viene catalizzata dalla presenza dalla formula della benedizione dei Cohanim, della Birkat Cohanim.
Shavuot: fare spazio alla Torà, nel cuore e nella mente. Ciascuno a suo modo
di Daniele Cohenca
La sera di sabato 8 giugno inizerà Shavuot, che durerà fino al 10 giugno. Una riflessione sull’importanza del dono della Torà.
Parashat Bemidbar
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il libro dei Numeri che cominceremo a leggere questa settimana si apre con questa espressione: “ E Dio parlò a Mosè nel deserto del Sinai nell’Ohel Moed (la tenda della radunanza)…”. Se prima dell’Ohel Moed Dio incontrava Moshè e quindi gli ebrei per mezzo degli eventi della Storia, dall’Ohel Moed in poi il loro incontro è privato, salvaguardato ed indipendente dalla Storia.
Parashat Bekhukotai
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il Signore promette che se il popolo d’Israele osserverà i Suoi comandamenti, essi godranno di prosperità e vivranno nella loro terra in pace. Il Signore ammonisce che colui il quale si azzardi a rescindere il patto stretto con Dio sarà punito con l’esilio, persecuzioni e altre pene. Ciononostante, “Anche quando essi si troveranno in terre nemiche, Io non li rinnegherò né li aborrirò per distruggerli…poiché Io sono il Signore, loro Dio”.
Parashat Behar Sinai. Non c’è libertà senza responsabilità verso gli altri
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Esistono due parole bibliche per libertà: chofesh e dror. Ma l’ebraismo intende la libertà non in forma passiva e negativa, come assenza di oppressione, bensì come una vita attiva e positiva basata su valori morali e religiosi dell’individuo e della stessa società.
Parashat Emòr. La santità dello Shabbat
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
C’è qualcosa di unico nel modo in cui la parshat Emòr parla di Shabbat. Lo chiama “mo’ed” e “mikra kodesh” anche se, nel significato regolare di queste parole, non è né l’uno né l’altro. Quando la Torah usa queste parole in modo univoco in questo capitolo per applicarsi allo Shabbat e alle feste, si concentra sull’incontro tra Dio e l’umanità nell’arena del tempo.
Parashat Emòr. La santità dello Shabbat
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
C’è qualcosa di unico nel modo in cui la parshat Emòr parla di Shabbat. Lo chiama “mo’ed” e “mikra kodesh” anche se, nel significato regolare di queste parole, non è né l’uno né l’altro. Quando la Torah usa queste parole in modo univoco in questo capitolo per applicarsi allo Shabbat e alle feste, si concentra sull’incontro tra Dio e l’umanità nell’arena del tempo.
Haim Baharier: L’antisemitismo o la genesi del pregiudizio (prima parte)
di Michael Soncin
Il 5 maggio al Teatro Franco Parenti lo studioso Haim Baharier ha tenuto il primo di due incontri sul tema “L’antisemitismo o la genesi del pregiudizio”, un tema purtroppo ancora di attualità, insegnando a leggerne i semi. Il prossimo incontro sarà il 19 maggio.
Parashat Kedoshim
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
“Siate Santi, perché Io, il Signore vostro Dio, sono santo.” Levitico 19,2. È interessante, in questo versetto, il cambio tra un comandamento al plurale, “Siate santi, (kedoshim)” e la contestualizzazione, al singolare, di questo stesso comandamento: “Perché Io il Signore vostro Dio, sono santo,(kadosh).”
Parashat Acharei Mot
Per essere Jacob, dobbiamo rilasciare e abbandonare l’Esaù dentro di noi, l’impulsività che può portarci a vendere il nostro diritto di nascita per una scodella di zuppa, perdendo l’eternità nella ricerca del desiderio.












