di Paula Maknouz
Questa ricetta è un piatto che faceva mia madre per Rosh haShanà, una squisitezza che contiene melograno, il meraviglioso frutto biblico simbolo dell’abbondanza, fertilità e prosperità. Il miele è un altro simbolo di augurio di solo cose buone e belle per l’anno nuovo
Rosh HaShanà
Solo reagendo al dolore si costruisce il domani
di Rav Alfonso Arbib, Rabbino Capo della Comunità ebraica di Milano
Guardarsi indietro, all’anno che si chiude: con Rosh Hashanà e Kippur quello che va fatto non è solo un bilancio, ma un esame di coscienza. Valutare i nostri errori per poterli correggere e preparare un anno migliore. Perché si costruisce il futuro solo guardando al passato
Ricette ebraiche. Torta di miele (Lekach) per un anno buono e dolce
di Rebanit Rivky Hazan
Hoshanà Rabbà, il settimo giorno di Succòt, è considerato il giorno finale del “giudizio” divino in cui si determina il destino del nuovo anno. È il giorno in cui viene reso definitivo il verdetto emesso a Rosh Hashanà e Yom Kippur.
Ricette ebraiche: Torta di zucca barucca per Rosh HaShanà
di Benedetta Jasmine Guetta
Per celebrare Rosh HaShanah o la fine del digiuno dello Yom Kippur, gli ebrei dell’Emilia-Romagna usano un ingrediente speciale nei loro piatti: zucca barucca, che è il nome dialettale di una varietà di zucca coltivata in Italia: la zucca marina di Chioggia, la più adatta a questa ricetta (ma se non fosse disponibile, va bene anche la normale zucca mantovana).
Ricette ebraiche: Rosh haShanà è più dolce con la zucca nei ravioli
di Ester Moscati
“Shanà tovà umetukà, un anno buono e dolce” è il tradizionale augurio che si riverbera anche nei piatti festivi. Così, nella tradizione gastronomica dell’ebraismo italiano, entra pure la zucca gialla, dolce di natura. Un morbido ripieno con cui farcire i tipici ravioli italiani.
Che il nuovo anno porti con sé una rinnovata Pace ed unità
di Walker Meghnagi, Presidente Comunità ebraica di Milano
Siamo alla soglia degli Haseret Yamim Noraim legati alle Festività di Rosh Hashanà e di Yom Kippur. Quest’anno, questo momento è purtroppo ancora caratterizzato dal dolore e dalla rabbia di quanto successo lo scorso 7 ottobre e di quanto si è dipanato da allora in un crescendo di speranze purtroppo disattese
Challà tonda di Rosh Hashanà
di Ilaria Myr
A Rosh ha Shanà, la Challà, il pane delle feste, deve essere tonda, a rappresentare la ciclicità della vita e gli anni che si susseguono, e deve soprattutto contenere il miele, ingrediente protagonista di questa festa.
Il messaggio per Rosh Hashanà di Rav Alfonso Arbib: «Impegnatevi gli uni per gli altri»
Il messaggio alla comunità del Rabbino Capo, Rav Alfonso Arbib
La sera di Venerdì 15 settembre è Rosh Hashanà. La parola chiave è teshuvà: “ritorno”. Ma per “tornare” bisogna comprendere le proprie “deviazioni”, gli errori commessi. E avere chiare le nostre priorità: l’educazione (la Scuola) e il bene comune.
Ripensare se stessi a Rosh Hashanà, un esame di coscienza personale e collettivo
di Rav Alfonso Arbib, Rabbino capo della Comunità di Milano
Nel pensiero ebraico nessuno può dire “io vivo la mia vita”, perché la vita degli altri è anche la nostra. Perché il mondo umano poggia su tre cose: sulla Torà, sulla tefillà e sulla ghemilùt chassadim (far del bene al prossimo). Le feste solenni come check point etico-morale, comportamentale, interiore
Rosh Hashanà: tra libertà e responsabilità
di Rav Alfonso Arbib, Rabbino Capo della Comunità di Milano
La caratteristica fondamentale dell’essere umano è la sua libertà. Ma essere liberi significa essere responsabili delle proprie scelte. L’importanza della famiglia ebraica per tutta la comunità. Rosh Hashanà è chiamato Yom hazikkaròn, giorno del ricordo, e Yom HaDin, giorno del Giudizio
Challot dolci per Rosh HaShanà
di Sabrina Sermoneta Campagnano
Challot dolci per inaugurare un nuovo anno ebraico sereno e pieno di felicità: una classica ricetta tratta dal libro ‘Di casa in casa. Sapori Kasher del mondo in Italia’ a cura della Women’s Division del Keren Hayesod.
Rosh haShanà. Al richiamo dello Shofar aprirai la tua mano a tuo fratello…
di Rav Alberto Moshe Somekh
Lo Shofar è simbolo di generosità, un invito a rompere la soffocante prigione dell’Io e a guardare davvero l’Altro. Ascoltarne il suono a Rosh haShanà non è solo una Mitzvà: è un messaggio di speranza, di pazienza, di ottimismo. Un appello a guardare il mondo intorno a noi in costante crescita, in un movimento che va dalla “strettezza alla larghezza”.