Appunti di Parashà cura di Lidia Calò
Fu il senso del destino e della vocazione di Sarah e Avraham a dare uno scopo alle loro vite e permise loro di sopravvivere ai tempi difficili e persino agli obiettivi non raggiunti alla fine della loro vita.
Parashà
Parashat Vayerà. L’insegnamento di Avraham: dire poco, ma fare tanto
Le massime dei padri ci spiegano che Avraham ci sta insegnando che nella vita bisogna parlare molto meno di quello che si fa: dire poco, ma fare tanto. Questa l’eredità spirituale che abbiamo ricevuto dal primo ebreo della storia ed è uno dei pregi che Israel è rinomata nel mondo.
Parashat Lech Lechà. L’unicità di Abramo, padre del popolo ebraico
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Quella capacità di alzarsi e di essere diverso è ciò che rende Abramo il padre del nostro popolo. Questa è una lezione per tutti noi perché il conformismo, la necessità di far parte e conformarsi agli altri è qualcosa di naturale e qualcosa di legittimo.
Parashat Noach. ‘L’Uomo Giusto’ che divenne ‘Uomo della terra’
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
All’inizio del Parasha, Noach è descritto come “Ish Tzadik – Un uomo giusto”. E alla fine del Parasha è “Ish Ha’adama – Uomo della terra”. Invece di guardare avanti per aggiungere “Kedusha – ciò che è sacro” in questo mondo, Noach aspirava a una vita che era radicata nel terreno.
Parashat Bereshit. In ogni uomo creato c’è una scintilla di verità
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Secondo il Midrash, quando Hashem creò l’uomo, l’angelo della verità disse “non craerli saranno pieni di bugie”. Ma Hashem lanciò la verità sulla Terra che si disperse in molti frammenti. Queste sono “scintille” di verità, incorporate in ogni singolo essere umano.
Parashat Vezot Haberachà. L’insegnamento della punizione a Mosè
Da qui le tre grandi idee che cambiano la vita con cui finisce la Torah. Siamo mortali; quindi fai in modo che ogni giorno conti. Siamo fallibili; quindi impara a crescere da ogni errore. Non completeremo il viaggio; quindi ispirare gli altri a continuare ciò che abbiamo iniziato.
Parashat Haa’zinu. La morte del Profeta Mosè
Mosè è sempre presente tra il suo popolo. Ma non è la sua immagine terrena, fisica, quella che vive tra noi, in noi, bensì il ricordo del suo pensiero, del suo insegnamento, che era l’insegnamento di Dio. E il modo in cui noi possiamo rendere omaggio al nostro Maestro, non è quello di andare a piangere o a pregare sulla sua tomba, ma quello di mettere in pratica i suoi insegnamenti.
Parashat Vayelech. Bisogna rendere la Torà nuova in ogni generazione
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il 613 ° precetto non riguarda semplicemente la Torah, ma il dovere di rendere la Torah nuova in ogni generazione. Per far rivivere la Torà, non è sufficiente trasmetterla cognitivamente-come semplice storia e legge. Deve parlarci in modo affettivo, emotivo.
Parashat Nitzavim: né nascosto né distante, Dio è vicino a ciascuno di noi
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Parashat Nitzavim. Ci sono state molte volte nella storia ebraica momenti in cui gli ebrei sono stati tentati da altre religioni e culture.
Parashat Ki Tavò. Una nazione di narratori
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Qui per la prima volta la rivisitazione della storia della nazione diventa un obbligo per ogni cittadino della nazione. In questo atto, noto come “vidui bikkurim, “la confessione fatta sui primi frutti,” agli ebrei fu comandato di diventare una nazione di narratori.
Parashat Ki Tetzè. La ragione umana può essere pericolosa
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
“Ricorda ciò che ti fece Amalèk lungo il cammino, mentre uscivate dall’Egitto. Ciò che ti accadde lungo il cammino, egli colpì tutti quelli di voi che erano rimasti indietro, i deboli dietro di te, quando eri stanco e sfinito, e non ebbe timore di Dio”. Perché Amalèk è il simbolo della razionalità, dove tutto deve essere logico e sensato.
Parashat Shofetim. La giustizia e il ruolo del rabbino
Un rav ed un giudice che vive i propri tempi, così come immaginato dal versetto della parashà di Shofetim, ha la capacità e la coscienza di rispondere ad ogni quesito avendo per primo sperimentato i dubbi ed i drammi della sua generazione, i dilemmi halachici dei suoi tempi, i problemi esistenziali della propria moderna ebraicità.