Palestina

Scandalo Wikipedia: ecco come si manipola l’attualità e si riscrive la storia degli ebrei e di Israele

Mondo

di Anna Balestrieri
Una battaglia per la verità sulla enciclopedia online. Le informazioni e la conoscenza possono diventare un terreno di guerra? Sì, eccome. Con oltre 18 miliardi di visite al mese, Wikipedia non è più una fonte neutrale per centinaia di milioni di utenti sul Pianeta. Negli ultimi anni è diventata un’arena ideologica per tutto ciò che riguarda Israele, la Shoah e il terrorismo. Una guerra sotterranea iniziata ben prima del 7 ottobre, che crea disinformazione, rafforzando i pregiudizi. E che stravolge (e riscrive) la storia, la realtà, i fatti

Come si posizionano gli elettori italiani, per partito, nel conflitto in Medio Oriente? Lo rivela un sondaggio

Italia

di Nina Prenda
Il partito di Fratelli d’Italia vede il 63% dei suoi elettori posizionati dalla parte di Israele contro il 9% dalla parte della Palestina. A preferire Israele ci sono anche i votanti della Lega, stimati al 54%, contro un 10% a favore della Palestina. Forza Italia chiude la triade dell’alleanza di centro destra, con il 47% degli elettori dalla parte di Israele mentre il 19% dalla parte palestinese. Il PD sceglie la Palestina per l’88% dei suoi elettori, mentre solo il 2% è dalla parte di Israele.

Anche l’Università di Urbino si allinea al “pensiero” Propal: una dichiarazione sconcertante che non fa onore all’Ateneo

Opinioni

di Ester Moscati
Un documento a senso unico, a partire dall’intestazione: “sulla guerra in Palestina”, come  se la guerra fosse solo a Gaza e non anche in Israele, sotto attacco dal 7 ottobre 2023, trascinato in una guerra che non ha voluto. Non una parola sul 7 ottobre, gli stupri, la mattanza di bambini, anziani, donne.  Se questa è una Università, viene proprio da dire, leggendo la dichiarazione del Senato Accademico dell’Università di Urbino Carlo Bo.

Premier palestinese Mustafa all’Onu: “Hamas deponga le armi, liberi gli ostaggi e rinunci al potere a Gaza”

Mondo

di Maia Principe
Intervenendo alla conferenza dell’Onu sulla soluzione a due
Stati, il premier dell’Autorità Palestinese ha anche sottolineato la responsabilità collettiva dei Paesi nel porre fine alla guerra contro il popolo palestinese, aggiungendo che l’Autorità Palestinese è pronta ad ospitare e coordinare una forza araba internazionale per stabilizzare Gaza dopo il conflitto.

“È uno schiaffo in faccia alle vittime del 7 ottobre”: Israele risponde alla decisione di Macron di riconoscere lo Stato palestinese

Mondo

di Pietro Baragiola
Il presidente francese Emmanuel Macron ha pubblicato un post sulla piattaforma X (giovedì 24 luglio)  annunciando che Parigi intende riconoscere la legittimità dello Stato palestinese alla prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite prevista per settembre, fatto che ha attirato le critiche di numerosi ministri israeliani.

 

Javier Milei con Isaac Herzog

Nuove prospettive tra Israele e l’America Latina, fra amicizie e opposizioni ideologiche

Mondo

di Nathan Greppi
C’è l’Argentina, che con Javier Milei si è avvicinata molto a Israele, mentre il Brasile di Lula è molto distante dall’amicizia che aveva sotto Bolsonaro. La Colombia ha interrotto le relazioni diplomatiche, mentre El Salvador, il cui presidente ha origini palestinesi, mantiene rapporti molto buoni. Intervista all’esperto Gaston Saidman.

Jonathan Greenblatt, presidente dell'ADL, ha denunciato la normalizzazione dell'antisemitismo negli Usa

Greenblatt (ADL): “L’omicidio al Museo ebraico di Washington? Era solo questione di tempo”

Mondo

di Ilaria Myr
Sul Time il presidente dell’Anti Defamation League ha pubblicato un articolo pieno di dolore e accuse alla società americana per l’aumento dell’antisemitismo. E accusa: «Dove sono le voci di coloro che affermano di combattere l’odio in tutte le sue forme? Dove sono coloro che parlano contro altri bigottismi ma rimangono in silenzio quando gli ebrei sono presi di mira? Questo silenzio è assordante».