di Pietro Baragiola
Negli ultimi giorni la Walt Disney Pictures ha raccontato alla rivista Variety di aver dovuto incrementare la sicurezza assegnata alla star israeliana Gal Gadot a causa delle continue manifestazioni pro-palestinesi che hanno circondato l’uscita del nuovo live-action di Biancaneve, in cui lei interpreta la Regina Cattiva.
Il tutto è iniziato il 9 agosto 2024 quando la protagonista del film, Rachel Zegler, è salita sul palco della D23 Convention per presentare il primo trailer ufficiale.
In meno di 24 ore il teaser aveva già 120 milioni di visualizzazioni e Zegler ha deciso di ringraziare i fan sul proprio profilo X, aggiungendo però un messaggio che avrebbe avuto ripercussioni fino ad oggi: “e ricordate sempre: Palestina libera!”.
Questo comportamento ha lasciato basiti tutti gli executives della Walt Disney, scioccati del fatto che l’attrice avesse deciso di inserire una dichiarazione politica nella promozione della pellicola senza prima accordarsi con gli Studios.
Il commento di Zegler ha ottenuto più di 9 milioni di visualizzazioni e ha fatto il giro del mondo, a tal punto che il produttore ebreo di Biancaneve, Marc Platt, è volato a New York per parlare di persona con l’attrice e cercare di calmare la situazione.
Il contenuto di questa conversazione è ancora sconosciuto. L’unica cosa certa è che il tweet è rimasto in piedi, portando molti sostenitori palestinesi ad accanirsi contro la co-protagonista israeliana di Zegler, Gal Gadot, con continue minacce di morte.
“Rachel evidentemente non capiva le ripercussioni che le sue azioni avrebbero avuto sul film, su Gal e sui membri della troupe” ha spiegato un insider del progetto a Variety.
Tre mesi più tardi, Zegler si è espressa in maniera accesa anche contro la vittoria del neopresidente Donald Trump, postando su Instagram il seguente messaggio: “F-k Donald Trump! Che i suoi sostenitori non trovino mai pace”.
Questo post, a molti parso come una minaccia, ha spinto i vertici Disney ad assumere un guru dei social media per controllare i commenti di Zegler fino al debutto di Biancaneve in modo che il comportamento dell’attrice non nuocesse il successo del film.
Purtroppo, ciò non è bastato.
I rapporti tra Zegler e Gadot
Secondo numerosi critici cinematografici la promozione del film è stata molto penalizzata dal rapporto glaciale tra Zegler e Gadot.
Un litigio nato non tanto dalle diverse opinioni delle due attrici in merito al conflitto a Gaza ma dal modo sprezzante con cui Zegler ha commentato la collega agli Oscar, descrivendola come “una reginetta professionista dei concorsi”.
Da parte sua Gadot non ha mai usato la promozione del film per mostrare le sue opinioni politiche, esponendosi solo a sostegno degli ostaggi catturati da Hamas.
“Sono rimasta stupita dalla quantità di odio, da quanto le persone pensano di sapere quando in realtà non ne hanno idea, e anche dal fatto che i media spesso non sono corretti” ha dichiarato Gadot in un’intervista rilasciata durante la sua recente cerimonia sulla Walk of Fame, dove ha ricevuto la tanto agognata stella. “Io sono un’artista. Voglio intrattenere le persone. Voglio portare speranza ed essere un faro di luce ogni volta che dico qualcosa sul mondo”.
Nonostante molti testimoni hanno affermato che le attrici andavano d’accordo durante le riprese per poi diventare sempre più distanti durante la promozione del film, secondo altri sarebbe stata proprio la Disney ad alimentare la percezione di questa faida programmando le due star per junket e interviste separate, senza mai apparire ai talk show o sui red carpet insieme.
Parrebbe infatti che, durante la première mondiale all’interno dell’El Capitan Theatre di Los Angeles, la Zegler si sarebbe seduta due file davanti alla Gadot e alla sua famiglia pur di non starle vicino.
Qualche che sia il motivo, il distacco tra le due attrici potrebbe essere una delle ragioni principali per cui Biancaneve ha accumulato un incasso di soli 43 milioni di dollari a livello nazionale nel weekend di apertura, cifra ben al di sotto dei 250 milioni di dollari utilizzati per la produzione del film.
Il flop di “Biancaneve”
143,1 milioni di dollari in tutto il mondo: un triste risultato per Biancaneve che, a due settimane dalla sua uscita nelle sale, è stato considerato uno dei remake peggiori dei Walt Disney Studios, stroncato dagli utenti del sito IMDb.
“Avrebbe dovuto essere un film da un miliardo di dollari”, hanno dichiarato i dirigenti di Burbank alla rivista Variety, interrogandosi sui motivi del flop.
Secondo il figlio del produttore Marc Platt, Jonah Platt, “le azioni di Zegler hanno chiaramente danneggiato gli incassi della pellicola”.
“La libertà di parola non significa che ti sia permesso di dire quello che vuoi nel tuo lavoro privato senza ripercussioni” ha affermato Platt sul proprio profilo Instagram. “Decine di migliaia di persone hanno lavorato a questo progetto e Zegler ha dirottato la conversazione per i suoi desideri immaturi, a rischio di tutti i colleghi, la troupe e i colletti blu che dipendono dal successo del film. Il narcisismo non è assolutamente qualcosa da coccolare o incoraggiare”.