di Pietro Baragiola
Nonostante l’intera serata sia stata pervasa da ospiti, momenti e vincitori ebrei, ha anche causato forte scalpore a causa della vittoria controversa del film No Other Land nella categoria Miglior Documentario e per il discorso antisraeliano tenuto dai suoi registi sul palco della premiazione. C’entrerà anche la composizione della giuria?
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Polemiche da Oscar: il controverso “No other land” premiato come miglior documentario
di Roberto Zadik
No other land, di produzione israelo-palestinese, è stato premiato come miglior documentario. Il Ministro della Cultura israeliano Miki Zohar: “È un giorno triste per il cinema”. Una narrazione a senso unico.
“Quella spilla non è un simbolo di pace”: le star pro-israeliane di Hollywood firmano una lettera aperta contro lo stemma dell’Artists4CeaseFire
di Pietro Baragiola
La piccola mano arancione con un cuore al centro, ricorda le mani macchiate di sangue di uno dei terroristi che a Ramallah, nel 2000, uccise due riservisti. La lettera segue l’appello di Artists4CeaseFire agli attori di indossarla durante la cerimonia degli Oscar del 2 marzo.
“Sono orgogliosa della mia identità ebraica”: Gal Gadot organizza una proiezione privata di “Come Closer”
di Pietro Baragiola
Il film, candidato israeliano all’Oscar per Miglior Film Internazionale, ha vinto il premio di Miglior Film al Tribeca Film Festival 2024, in un periodo in cui le città americane erano continuamente teatro di proteste anti-israeliane e manifestazioni pro-palestinesi.
“Oppenheimer”, “La zona d’Interesse” e i protagonisti degli Oscar 2024
di Roberto Zadik
È stato Oppenheimer il vincitore indiscusso di questa nuova edizione degli Oscar, mentre La zona d’interesse su Rudolph Hoss ad Auschwitz ha vinto il film come migliore straniero. Tra spille gialle a sostegno della liberazione degli ostaggi israeliani e spille rosse per invocare il cessate il fuoco, diversi membri della comunità cinematografica che si sono esposti per sensibilizzare verso l’odierno conflitto in Medio Oriente. Toccante lo spot contro l’antisemitismo negli Usa.
In nomination all’Oscar, Baron Cohen, il cinema indipendente israeliano e Diane Warren per “Io sì” cantata da Laura Pausini
di Roberto Zadik
Il rapporto fra cinema e mondo ebraico è da sempre molto stretto come dimostrano le candidature dell’edizione degli Oscar di quest’anno, prevista per il prossimo 25 aprile al Dolby Theatre di Los Angeles.
E l’Oscar va a… Gli ingegneri israeliani per la tecnologia cinematografica
di David Zebuloni
La tecnologia israeliana utilizza il principio di trasmissione digitale di dati e di algoritmi di compressione, mentre il chipset Amimon supporta la creazione di alcuni sistemi sincronizzati virtualmente al movimento della telecamera, espandendo così la libertà creativa dei registi durante le riprese stesse.
Ebrei da Oscar, da Joaquin Phoenix a Natalie Portman a Todd Phillips
di Roberto Zadik
Questa 92esima edizione delle celebri statuette hollywoodiane è stata decisamente “ebraica” con una serie di attori e autori ebrei nominati durante l’attesa serata del 9 febbraio.
Israele, per la prima volta un film in arabo candidato agli Oscar
di Roberto Zadik
Il film è “Sand Storm”, “Tempesta sabbiosa” opera di debutto del regista Elite Zexer.
“La sposa promessa”
Il film di Rama Burshtein sarà nelle sale dal 15 novembre. Intanto è in anteprima al Kolno’a Festival di Roma.
Nella notte degli Oscar, trionfa il cinema iraniano
“Una separazione” di Asghar Farhadi, miglior film straniero. A mani vuote “Footnote” dell’israeliano Joseph Cedar.