Jihad Islamica

Israele ha la meglio sulla Jihad Islamica, ma a Gaza rifiutano la tregua

Israele

di David Zebuloni
Uno scambio di fuoco insolito ha visto lo Stato d’Israele protagonista dell’ultimo weekend. Insolito non tanto per la sua tempistica (puntuale più che mai nella stagione estiva), né per la provenienza dell’attacco (sempre al Sud, sempre da Gaza) e nemmeno per la sua natura (loro lanciano i missili, l’Iron Dome li intercetta e li neutralizza), ma per i giocatori coinvolti in causa: non più Hamas, bensì la Jihad Islamica.

Ashrem saadi (a sinistra) con il genero Ashraf al-Jada (foto: social media)

Israele arresta i leader della Jihad Islamica e entra in allerta

Israele

di Francesco Paolo La Bionda
Gli arrestati sono Bassem al-Saadi, figura di spicco dell’ala politica dell’organizzazione terroristica, e di suo genero, tra i vertici della struttura finanziaria, entrambi ricercati. Di recente è stato indicato, secondo fonti militari, come l’ispiratore di alcuni dei recenti attentati terroristici contro bersagli israeliani.

È tregua tra Israele e Hamas. Soddisfazione di Biden: “Opportunità per fare progressi”

Israele

di Paolo Castellano
Dopo altri razzi lanciati nella notte verso Israele – ultime note di una sinfonia mortale – da parte dei terroristi palestinesi della Striscia, il 21 maggio lo Stato ebraico ha accettato il cessate il fuoco negoziato dall’Egitto con Hamas e la Jihad Islamica di Gaza. Soddisfatti ONU e Stati Uniti che nelle ultime ore avevano chiesto ripetutamente una tregua tra le parti.