di David Zebuloni
Uno scambio di fuoco insolito ha visto lo Stato d’Israele protagonista dell’ultimo weekend. Insolito non tanto per la sua tempistica (puntuale più che mai nella stagione estiva), né per la provenienza dell’attacco (sempre al Sud, sempre da Gaza) e nemmeno per la sua natura (loro lanciano i missili, l’Iron Dome li intercetta e li neutralizza), ma per i giocatori coinvolti in causa: non più Hamas, bensì la Jihad Islamica.
Jihad Islamica
Israele arresta i leader della Jihad Islamica e entra in allerta
di Francesco Paolo La Bionda
Gli arrestati sono Bassem al-Saadi, figura di spicco dell’ala politica dell’organizzazione terroristica, e di suo genero, tra i vertici della struttura finanziaria, entrambi ricercati. Di recente è stato indicato, secondo fonti militari, come l’ispiratore di alcuni dei recenti attentati terroristici contro bersagli israeliani.
È tregua tra Israele e Hamas. Soddisfazione di Biden: “Opportunità per fare progressi”
di Paolo Castellano
Dopo altri razzi lanciati nella notte verso Israele – ultime note di una sinfonia mortale – da parte dei terroristi palestinesi della Striscia, il 21 maggio lo Stato ebraico ha accettato il cessate il fuoco negoziato dall’Egitto con Hamas e la Jihad Islamica di Gaza. Soddisfatti ONU e Stati Uniti che nelle ultime ore avevano chiesto ripetutamente una tregua tra le parti.
Oltre 190 missili contro le città e i civili in Israele. Colpita Ashkelon
di Ilaria Ester Ramazzotti
Oltre 190 missili sono stati sparati contro il Paese da Gaza, di cui 60 sarebbero stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. Nella città di Ashkelon sono stati aperti i rifugi antiaerei per la popolazione e le scuole sono state chiuse per gravi motivi di sicurezza.
Pioggia di razzi sul sud di Israele. Tensione alle stelle
di
Fra mercoledì notte e giovedì mattina almeno 50 razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza in territorio israeliano. Cresce la tensione per l’attesa reazione israeliana.