Il Congresso USA approva il blocco all’immigrazione di chi ha partecipato agli attacchi del 7 ottobre

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di David Fiorentini
Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un nuovo disegno di legge per vietare l’immigrazione dei membri di Hamas e di chiunque abbia partecipato agli attacchi del 7 ottobre.

La “No Immigration Benefits for Hamas Terrorists Act”, un emendamento al codice dell’immigrazione degli Stati Uniti, priverebbe di qualsiasi sostegno i membri di Hamas, della Jihad Islamica Palestinese e di qualsiasi altre persone coinvolte nelle loro attività. La mozione espanderebbe anche le restrizioni esistenti ad alcuni rappresentanti dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina.

La legge è stata approvata con una vastissima maggioranza di 422-2-1. Le rappresentanti democratiche Rashida Tlaib (Michigan) e Cori Bush (Missouri) sono state le uniche ad opporsi, mentre Delia Ramirez (Illinois) si è astenuta.

Nonostante la Whip democratica Katherine Clark (Massachussets) abbia fatto circolare un promemoria informando i propri colleghi di quanto la bozza proposta sia “ampiamente duplicativa della legislazione attuale”, solamente le due hanno concretizzato il loro dissenso.

Al momento, l’affiliazione a Hamas o alla Jihad Islamica Palestinese, essendo queste state designate come organizzazioni terroristiche, costituisce già un impedimento per l’ingresso nel paese.

In una dichiarazione, Tlaib e Bush, infatti, hanno offerto una spiegazione simile, parlando di “una legge ridondante e vuota, che i repubblicani stanno usando per prendere di mira gli immigrati e incitare all’odio anti-palestinese”.

Tuttavia, Wesley Bell, avversario principale di Bush nel suo distretto locale, ha condannato il suo voto come “vergognoso e riprovevole”, oltre che “offensivo ed imbarazzante per la nostra comunità”, sottolineando la necessità di un’inversione di tendenza nelle ideologie all’interno del partito democratico.

Superato questo primo passo, la legge approderà al Senato, dove verosimilmente sarà varata visto il tacito assenso del presidente Joe Biden.