di Lia Mara
In Israele, nel 2025 più di 2.500 ettari di foreste (25 chilometri quadrati) sono andati distrutti, con conseguenze devastanti anche per la fauna selvatica. Dal 2001 al 2023, il Paese ha perso 2.730 chilometri quadrati di verde. Ma la crisi non è solo ambientale, è anche gestionale: c’è un pompiere ogni 4.000 persone, mentre nei Paesi sviluppati il rapporto è di uno ogni 1.000.
Israele
Il dissidente Ashkan Rostami: “In Iran abbiamo più paura del cessate il fuoco che della guerra. Netanyahu? Ha dato un grande aiuto al popolo”
di Davide Cucciati
Ashkan Rostami è uno dei più autorevoli esponenti della diaspora iraniana in Europa: rappresenta all’estero il Partito Costituzionalista dell’Iran e da tempo prende parte al Consiglio di Transizione dell’Iran. La sua voce, spesso ospite di testate internazionali, offre un quadro lucido e spietato del dissenso iraniano. Qui un’intervista, in cui ci racconta che cosa pensano gli iraniani di Trump e Netanyahu, e di quanto l’occidente non capisca il pericolo dell’IRGC.
L’Iran arresta più di 700 persone e impicca 3 uomini presunte “spie del Mossad”
di Nina Prenda
La Repubblica islamica in Iran, negli ultimi 12 giorni, ha arrestato più di 700 persone accusate di avere legami con Israele, secondo i media legati allo Stato, dopo l’annuncio del cessate il fuoco tra i due Paesi che ha interrotto quasi due settimane di guerra.
Solidarietà al Centro Medico Universitario Soroka dalla Associazione Italia Israele di Milano
di Associazione Italia Israele di Milano
Il Centro Medico Universitario Soroka, parte del Clalit Health service group, è l’ospedale generale di Beersheva in Israele. Funge da ospedale centrale della regione e fornisce assistenza medica e cura un milione di residenti del sud, da Kiryat Gat a Ashkelon, a Eilat.
Israele riapre i cieli per il turismo
di Maia Principe
El Al ha dichiarato che tutti i suoi voli in arrivo e in partenza saranno operati alla massima capacità di posti senza alcuna restrizione, 24 ore al giorno. Nei prossimi due giorni, inoltre, il vettore locale inizierà a operare voli aggiuntivi da e per Budapest, Bucarest, Amsterdam, Praga, Madrid, Milano, Varsavia e Sofia.
Dietro il dilemma Khamenei: eliminarlo o non eliminarlo? E chi verrà dopo di lui?
di David Zebuloni
“L’eventuale eliminazione della Guida Suprema è, prima di tutto, un gesto simbolico” spiega Yosef Kuperwasser, direttore del Jerusalem Institute for Strategy and Security. Ma è anche strettamente coinvolto nella costruzione dell’anello di fuoco attorno a Israele, ed è anche il promotore del programma nucleare iraniano e dello sviluppo dei missili balistici.
“Non credete a ciò che vedete”: tutto quello che c’è da sapere sulla propaganda di guerra iraniana
di David Zebuloni
La Repubblica Islamica divulga fake news per trasmettere al popolo iraniano un’immagine di grande vittoria. “Questa è una guerra di narrativa a tutti gli effetti -, sottolinea Tamar Eilam Gindin, esperta di Iran -. La narrativa del regime è che Israele è il male, ma che loro stanno vincendo. Ma la maggior parte del popolo non ci crede”.
Israele rinvia le Maccabiadi al 2026
di Lia Mara
La decisione, annunciata dal comitato organizzatore Maccabi World Union, è stata presa con il Ministero israeliano dello Sport e della Cultura. Frutto di valutazioni logistiche e di sicurezza, il rinvio esprime altresì l’ambizione degli organizzatori di trasformare l’evento in una manifestazione «più grande delle Olimpiadi», quale simbolo di resilienza nazionale.
Israele e Iran: L’escalation colpisce il cuore del regime, ma le Guardie Rivoluzionarie tengono gli israeliani in ostaggio
di Anna Balestrieri
La giornata del 23 giugno 2025 segna un momento di rottura e ridefinizione strategica per il Medio Oriente e il panorama internazionale. Con Israele che colpisce obiettivi simbolici e militari nel cuore dell’Iran, Teheran che risponde con raffiche mirate e la crescente ingerenza di attori come USA, Russia ed Europa, il conflitto rischia di trasformarsi in uno scontro multilaterale e prolungato.
Gli Stati Uniti colpiscono l’Iran al fianco di Israele. La Repubblica Islamica risponde con minacce e una pioggia di missili
di Anna Balestrieri
Nella notte tra sabato 21 e domenica 22 giugno 2025, gli Stati Uniti hanno bombardato tre impianti nucleari iraniani: Fordo, Natanz e Isfahan. L’intervento, condotto in stretto coordinamento con Israele, segna l’ingresso ufficiale di Washington nel conflitto scoppiato il 13 giugno.
Negoziati con l’Iran, ma «con i terroristi non si tratta». Intervista a Rayhane Tabrizi
di Sofia Tranchina
Missili e droni si inseguono tra i cieli di Iran e Israele, mentre l’Occidente lancia appelli al dialogo e prepara nuovi colloqui diplomatici. Ma a cosa serve trattare ancora, se il regime islamico resta al potere, armato, isolato, feroce? L’opposizione alla Repubblica Islamica riunisce da decenni migliaia di iraniani dentro e fuori dal Paese
Israele, sirene e stress: i consigli dei medici per vivere l’emergenza
di Lia Mara
Con l’intensificarsi delle tensioni in Israele, le sirene d’allarme e le corse verso i rifugi sono diventate parte della quotidianità. Ma accanto ai pericoli diretti degli attacchi, emergono nuovi rischi spesso sottovalutati: infortuni, insonnia diffusa, ansia crescente, soprattutto tra i più fragili, gli anziani e le donne in gravidanza.














