di Luciano Assin
Il 19/1/2025 verrà ricordato in Israele come un misto di gioia, tristezza, lutti (tanti) e speranze (poche), il tutto accompagnato da tanta incertezza. Ci aspettano ancora mesi difficili, il prezzo da pagare sarà alto e per molti insopportabile. Ma è un costo indispensabile per cominciare a sanare una frattura non ancora incurabile che si è formata all’interno della società israeliana.
guerra Hamas Israele
Diario minimo (di un conflitto). Obiettori di (in)coscienza
di Luciano Assin
Una frattura pressoché insanabile si è formata all’interno del mondo religioso ebraico in Israele dopo il pogrom del 7 ottobre. In un periodo come quello attuale nel quale il paese è in guerra da 15 mesi, il più lungo in assoluto mai combattuto da Israele dal giorno della sua fondazione, è sempre più evidente il distacco e l’isolazionismo dei “timorati di Dio” (haredim) dal resto della società israeliana.
I soldati continuano a morire in Gaza: dall’inizio della guerra sono più di 800 le vite spezzate
di Ludovica Iacovacci
Al momento, i soldati caduti in battaglia o in servizio da quando Hamas ha attaccato Israele durante le prime ore del mattino del 7 ottobre 2023 sono 818, molti dei quali sotto i 35 anni.. Di questi, 301 sono caduti durante il massacro di Hamas il 7 ottobre. I morti tra gli agenti ISA e quelli di polizia sono 76.
“Abbiamo finalmente l’opportunità di siglare un cessate il fuoco duraturo”: i colloqui del Cairo con Israele e Hamas
di Pietro Baragiola
I funzionari egiziani hanno dato il via a diverse trattative per avvicinare le due fazioni, colloqui che si sono ulteriormente intensificati dopo il cessate in fuoco in Libano della scorsa settimana. Forte il sostegno degli Usa:
Israele inizia la selezione per l’Eurovision 2025 all’ombra dei massacri del 7 ottobre
di Redazione
In Israele è già iniziata la ricerca del cantante che rappresenterà il Paese all’Eurovision Song Contest del 2025, che si terrà a Basilea, in Svizzera. Il processo di selezione viene trasmesso sul dodicesimo canale, in un programma chiamato Kochav Haba, o The Next Star.
I ministri degli esteri europei rifiutano di interrompere il dialogo politico con Israele
di Anna Coen
La scorsa settimana il diplomatico di punta dell’UE Josep Borrell aveva proposto la sospensione del dialogo in una lettera ai ministri degli Esteri del blocco in vista della loro riunione di lunedì a Bruxelles, citando “serie preoccupazioni per le possibili violazioni del diritto umanitario internazionale a Gaza”. Ma durante tutto l’anno è stato uno dei critici più espliciti dell’UE nei confronti di Israele.
Giovan Battista Brunori (Rai): “per fare un giornalismo corretto, bisogna raccontare tutti gli aspetti della realtà”
di Ilaria Myr
«Purtroppo riscontriamo un’informazione spesso distorta che riesce a deformare l’immagine di Israele come male assoluto e il governo in carica ancora di più». Durante l’interessante incontro online organizzato dall’ADEI-WIZO nazionale il 22 ottobre, il corrispondente Rai da Gerusalemme ha parlato delle responsabilità di chi fa informazione sulla guerra in corso in Medio Oriente.
Il VR contro il dolore fantasma: l’idea della start-up 6Degrees a sostegno dei soldati israeliani rimasti amputati nella guerra contro Hamas
di Pietro Baragiola
Sono più di 10.000 i soldati israeliani che, dallo scorso 7 ottobre, sono rimasti feriti e, secondo il Dipartimento di riabilitazione del Ministero della Difesa, circa il 37% di questi hanno subito traumi articolari e amputazioni. La 6Degrees progetta giochi di realtà virtuale per consentire ai soldati rimasti amputati di sconfiggere più rapidamente il proprio dolore fantasma.
7 ottobre 2023. Il racconto di un testimone dell’attacco al Kibbutz Nir Yitzhak. «Abbiamo sentito i nostri vicini mentre li rapivano»
di Ilaria Myr
Ripubblichiamo un’intervista fatta da Mosaico il 12 ottobre 2023. Daniel Lanternari è un ebreo romano che dal 1995 vive nel Kibbutz Nir Yitzhak, uno dei villaggi agricoli situati nella zona intorno a gaza, la cosiddetta ‘envelope’ nei 7 km intorno alla striscia governata da Hamas. Nell’attacco sono morti tre residenti, e 9 persone sono tutt’oggi disperse. Lo abbiamo contattato a Eilat, dove si trova con la sua famiglia, la moglie, i tre figli (9,12 e 15 anni) e due cani.
Il discorso finale di Biden all’Assemblea generale delle Nazioni Unite in mezzo all’escalation dei conflitti globali
di Anna Balestrieri
Nel suo discorso finale all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il presidente Joe Biden ha sottolineato che gli Stati Uniti non devono ritirarsi dalla scena globale, mentre il mondo affronta le crescenti crisi della guerra a Gaza, le tensioni tra Israele e Hezbollah in Libano e il conflitto tra Ucraina e Russia.
“Il 7 ottobre ha cambiato il mondo. Non solo per gli ebrei, ma per l’umanità”. Il soldato Maayan Mulla ospite della Comunità ebraica di Milano
di Pietro Baragiola
Israeliano ma trasferitosi in India dove ha un’azienda e famiglia, dopo il 7 ottobre ha deciso di tornare a servire il proprio paese e il 27 ottobre è stato tra i primi soldati israeliani a varcare la Striscia di Gaza. Caduto in un’imboscata, è rimasto gravemente ferito e da allora ha subito 7 operazioni. Tutto questo e altro lo ha raccontato durante una serata alla Comunità di Milano.
L’agente hollywoodiano Brandt Joel si scusa per i suoi commenti, dopo il ritrovamento dei 6 ostaggi israeliani uccisi da Hamas
di Pietro Baragiola
Joel lavora per la William Morris Endeavor (WME), una delle principali agenzie di talenti di Hollywood, e conta tra i suoi clienti alcune delle più grandi star dell’industria dell’intrattenimento: Justin Timberlake, Jason Momoa, Matthew McConaughey, Kevin Hart. Tuttavia molte celebrità stanno rivalutando se sia il caso di continuare o meno la collaborazione con Joel.