di Nathan Greppi
Secondo una ricerca condotta dalla ong UN Watch, sono migliaia i post che incitano all’odio sul gruppo dopo il massacro. Venivano anche condivise con gioia foto degli israeliani uccisi o catturati, e vi era chi chiedeva l’esecuzione degli ostaggi.
Gaza
L’imparzialità non è più una virtù
di Emanuele Calò
Ho visto una locandina di un convegno milanese su Gaza, organizzato di recente da chi intitola la propria esistenza alla battaglia per la legalità, tenuto presso un istituto scolastico. È un po’ la fotocopia di migliaia di convegni precedenti e di altrettante migliaia di convegni a seguire.
130 ostaggi ancora a Gaza: la protesta delle famiglie
dalla nostra inviata Sofia Tranchina
I genitori degli ostaggi, i fratelli, gli amanti, gli amici, i figli, i nipoti e chiunque percepisca l’urgenza della causa, si radunano sabato 30 gennaio davanti alla base militare di Tel Aviv con una sola richiesta per il governo Netanyahu e il Gabinetto di Guerra: che la liberazione degli ostaggi sia una priorità assoluta.
Da Ashkelon, la voce di una ex-alunna della nostra Scuola
di Tamida Bruckmayer
Ex Alunna della Scuola Ebraica di Milano che vive ad Ashkelon in Israele da anni
Si parla di “ritorno alla quotidianità al Sud di Israele”. Un allarme o due al giorno, in una grande città come Ashkelon o Ashdod, sono parti della Quotidianità. E se due volte al giorno ci fossero allarmi a Milano o a Roma, avremmo chiamato così la nostra vita: una semplice “quotidianità”?
Andrea Bocelli invita a un concerto l’ex ostaggio a Gaza che durante la prigionia cantava le sue canzoni
di Redazione
Mormorare le canzoni di Bocelli faceva parte del metodo di sopravvivenza di Jaffa Adar, 85 anni, e le ha permesso di superare i lunghi e spaventosi giorni di prigionia. La sua storia è arrivata al produttore israeliano Gad Oron, che l’ha condivisa con la squadra del tenore italiano. Commovente la lettera che le ha scritto e la reazione della signora.
TikTok rifiuta una pubblicità per la liberazione degli ostaggi: “troppo politica”
di Redazione
La piattaforma di social media ha dichiarato che le sue politiche pubblicitarie non consentono annunci che includano “l’uso di slogan elettorali” o che contengano “raffigurazioni di guerra, armi, ostaggi e violenza”. Ma i contenuti in sostegno di Hamas e a favore dei palestinesi sono invece stati pubblicati.
L’Onu vota per l’invio di aiuti umanitari a Gaza. Ma i negoziati per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi sono a un punto morto
di Giovanni Panzeri
La risoluzione “richiede l’immediato invio di urgenti aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi e la creazione delle ‘condizioni necessarie ad una sostenibile cessazione delle ostilità’”.
Il direttore di un ospedale di Gaza ammette: “Hamas lo usa come struttura militare”
di Redazione
Nei filmati pubblicati martedì dallo Shin Bet e dalle Forze di difesa israeliane, si vede il direttore dell’ospedale Ahmed Kahlot dire a un interrogatore israeliano che Hamas ha uffici all’interno dell’ospedale e lo usa come base per attività operative.
Il nuovo addobbo natalizio “Bring them home Now” a sostegno della liberazione degli ostaggi di Hamas
di Pietro Baragiola
Creato sulla piattaforma Shutterfly e realizzato in ceramica, l’addobbo può essere acquistato in forma circolare o quadrata, riportando la scritta “Bring Them Home Now” su entrambi i lati o venendo personalizzato con una foto a vostra scelta. Ogni acquisto è una donazione al forum e il ricavato sarà utilizzato per contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi degli ostaggi.
Jihad Islamica e Hamas divulgano due nuovi video con ostaggi. Israele: “guerra psicologica atroce”
di Redazione
Si tratta di Chaim Peri, 79 anni, Amiram Cooper, 84 anni, e Yoram Metzger, 80, del kibbutz Nir Oz. “Hanno bisogno di cure, non stanno bene”, lamentano i parenti. Mentre proseguono le trattative con il Qatar per arrivare a un accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi.
#israeliculturecontinues: alla Fondazione Stelline dal 20 al 22 dicembre una mostra e un video sul Kibbutz Beeri
di Redazione
Sarà esposto il 20, 21 e 22 dicembre alla Fondazione Stelline a Milano (corso Magenta 61) il video sulla vita e l’arte distrutta nel Kibbutz Beeri, uno dei più colpiti durante il massacro del 7 ottobre da parte di Hamas. Negli stessi giorni si può visitare anche la mostra fotografica Cento per cento inferno di Ziv Koren.
Ostaggi a Gaza in pericolo: per il 75° anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, un appello per un rilascio immediato
di Sofia Tranchina
In occasione del 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il Forum degli ostaggi e delle famiglie scomparse, un’organizzazione di volontariato creata per rappresentare e aiutare gli ostaggi e i dispersi, ha pubblicato un appello per un intervento internazionale nei confronti degli ostaggi rapiti da Hamas.