Francia

Al Mahj di Parigi una nuova mostra sull’Affaire Dreyfus

Eventi

di Maia Principe
La mostra, aperta dal 12 marzo al 31 agosto, svela il complotto dello Stato Maggiore e illustra il virulento antisemitismo della fine del XIX secolo. Grazie alle opere esposte, colloca l’affare nel contesto della “Belle Époque”, facendo luce su aspetti meno noti del periodo: la diversità delle reazioni ebraiche, la “nascita” degli intellettuali e la risposta all’antisemitismo. Mentre offre uno sguardo sulla continua attualità dell’Affaire, in un contesto di rinnovato antisemitismo.

Massima allerta per la partita Francia-Israele, richiamati 4000 agenti

Mondo

di David Fiorentini
Giovedì sera, 14 novembre, allo Stade de France scenderanno in campo le nazionali di calcio di Francia e Israele in un incontro valevole per la Nations League. Il ministro dell’interno Bruno Retailleau ha indetto uno stato di massima allerta, ordinando un dispiegamento straordinario di forze dell’ordine con circa 4000 agenti.  Un poliziotto ogni cinque tifosi, con una vendita di soli 20 mila biglietti, sugli 80 mila disponibili.

“Dal Front Populaire al Nouveau Front Populiste”, il webinar di UAII

Mondo

di Anna Balestrieri
La fuga di oltre 4000 ebrei francesi verso Israele, nonostante la situazione di guerra nel paese dal 7 ottobre 2023, dimostra come il clima di ostilità locale sia diventato insostenibile. Se ne è parlato all’evento “Dal Front Populaire al Nouveau Front Populiste”, organizzato dall’evento Unione delle Associazioni Italia Israele, sulla situazione politica in Francia post-elezioni.

La Francia ebraica allo specchio del voto: davvero il suo futuro è sempre più fosco?

Mondo

di Ilaria Myr
«Il voto ebraico ha seguito le stesse dinamiche di quello generale: le classi più popolari hanno votato RN o Reconquête di Zemmour, quelle più borghesi le forze centriste. L’antisemitismo mascherato da antisionismo di Mélenchon? È pericoloso, perché lo usa come trampolino elettorale per guadagnare i voti della sempre più numerosa popolazione arabo-musulmana». Parla lo storico Georges Bensoussan