di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Quando sentiamo parlare di “pericolo per la democrazia” riferito alla vittoria elettorale di Donald Trump, ricordiamoci che cosa è stato Barack Obama per l’America, per il mondo e in modo particolare contro Israele.
Donald Trump
L’analista Jed Babbin: “L’ONU è l’ancella dei terroristi”
di Nathan Greppi
“Terroristi di vario genere vengono tollerati dall’ONU e assunti dall’UNRWA. Il comportamento di queste due organizzazioni le rende entrambe complici degli attacchi del 7 ottobre 2023”, dichiara a Mosaico l’analista americano Jed Babbin: avvocato ed ex-ufficiale dell’aeronautica, dal 1990 al 1991 è stato vice-sottosegretario alla difesa, sotto la presidenza di George H. W. Bush.
Cosa cambia per Israele con il ritorno di Trump
di Nathan Greppi
Il 78% degli elettori ebrei ha votato per la Harris. Ma a New York il 45% dell’elettorato ebraico ha votato Trump. “Gli ebrei americani sono rimasti fermi ai tempi in cui il Partito Democratico era il più accogliente nei confronti degli ebrei, mentre i repubblicani erano il partito dell’alta società WASP. Ma oggi il Partito Repubblicano rappresenta la classe operaia, mentre i democratici sono il partito delle élite”, spiega a Mosaico la giornalista israeliana Ruthie Blum, in passato consigliere nell’ufficio del Primo Ministro Netanyahu.
“Serve un momento alla Reagan”: Biden e Trump affrontano insieme la questione degli ostaggi statunitensi a Gaza
di Pietro Baragiola
“Stiamo cercando un ‘momento alla Reagan’” ha affermato Dekel-Chen, il padre dell’ostaggio Sagui Dekel-Chen, ricordando come nel 1980 l’allora Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter e il neo eletto Ronald Reagan si siano entrambi adoperati per garantire il rilascio degli ostaggi americani in Iran durante la transizione tra le due amministrazioni, avendo successo.
Nuova amministrazione Trump. Il totoministri pro-Israele vede Rubio e Waltz protagonisti
di Redazione
Marco Rubio, senatore della Florida, è dato come possibile Segretario di Stato di Trump: sostiene che gli Stati Uniti debbano appoggiare Israele anche con un lavoro diplomatico più ampio. Mentre Michael Waltz, nominato Consigliere per la Sicurezza Nazionale, porterà alla Casa Bianca un’impostazione marcatamente difensiva nei confronti della Cina.
Torna lo show satirico Eretz Nehederet: protagonisti dei nuovi sketch Netanyahu, Trump e la crisi degli ostaggi
di Pietro Baragiola
Dopo mesi di pausa il principale programma comico israeliano è tornato alla carica sul canale Keshet 12 spiazzando gli spettatori con un’aspra critica del primo ministro Benjamin Netanyahu per i presunti fallimenti di leadership durante la guerra tra Israele e Hamas.
Molinari: «Trump agisce solo secondo quelli che pensa siano gli interessi dell’America. E lo scenario internazionale subirà grandi cambiamenti»
di Ilaria Myr
Le ragioni della vittoria, le priorità interne, ma anche quelle sterne, prima fra tutte la fine dei conflitti in Ucraina e medio oriente. Di questo e molto altro ha parlato il giornalista maurizio Molinari dialogando con Paolo Salom durante l’incontro organizzato da Kesher domenica 10 novembre al Noam.
La vittoria di Trump e le reazioni nel mondo ebraico e in Israele
di Marina Gersony
La vittoria di Trump solleva interrogativi cruciali per il futuro del Medio Oriente. Da un lato, Israele guadagna un alleato deciso e senza compromessi, che intende favorire l’espansione degli Accordi di Abramo e offrire sostegno nel contenere l’influenza iraniana nella regione. Dall’altro, il rischio è che questo sostegno incondizionato alimenti ulteriori tensioni e ostacoli le possibilità di pace e di risoluzione del conflitto con i palestinesi.
Accuse reciproche di fascismo tra Trump e Harris. In uno spot, un sopravvissuto all’Olocausto difende l’ex Presidente
di Marina Gersony
L’accusa di “fascismo” è diventata un’arma nella campagna erletorale americana presidenziale. Prima Kamala Harris ha attribuito l’etichetta a Trump rispondendo in diretta su CNN alla domanda se lo considerasse un fascista. In risposta, il fronte repubblicano ha realizzato un spot con protagonista un sopravvissuto alla Shoah, che rivendica il diritto di smentire Harris con il peso della sua storia personale.
«Odia Israele» vs «Non è vero». Scintille tra Trump e Harris
di Redazione
Nello scontro tv di martedì 10 settembre, il candidato repubblicano Donald Trump ha affermato che il massacro del 7 ottobre non sarebbe accaduto sotto la sua supervisione, accusando Harris di odiare Israele. D’altra parte, Harris ha confutato le accuse, affermando che la guerra di Gaza «deve finire immediatamente», e ha mantenuto fermo il suo impegno per la sicurezza di Israelei.
Biden rinuncia alla corsa per la Casa Bianca e candida Kamala Harris. Mentre Netanyahu è in viaggio per gli USA
di Marina Gersony
La decisione arriva in un momento critico, alla vigilia della visita del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Washington, che incontrerà anche la candidata in pectore Kamala Harris. Nel frattempo, i repubblicani chiedono le dimissioni immediate di Biden e si preparano a contestare qualsiasi processo di nomina democratica.
Teorie di un complotto ebraico dietro al tentato omicidio di Trump raggiungono milioni di persone
di David Fiorentini
Svariati post sulla piattaforma X che hanno falsamente promosso il coinvolgimento ebraico nel tentativo di assassinio sostenendo che un cecchino dei servizi segreti presente al momento indossava un filo rosso al polso, associato alla Kabbalah hanno ricevuto più di 8,8 milioni di visualizzazioni.