di Pietro Baragiola
Denutriti, maltrattati e torturati durante le 7 settimane di prigionia, per molti di loro era troppo doloroso raccontare la propria esperienza. Alcuni però hanno deciso di lasciarsi intervistare per lanciare un accorato appello ai capi di stato che possono intervenire sul rilascio dei loro familiari, ancora rinchiusi a Gaza. Qui alcune interviste.
7 ottobre 2023
Violenze fisiche, psicologiche e anche sessuali: dai racconti dei bambini liberati da Gaza emerge l’orrore
di Redazione
Hanno sofferto la fame, in tunnel umidi e buie soffitte, oppressi e picchiati dai loro rapitori o da folle di invasati. Sono stati marchiati a fuoco sulle gambe con i tubi di scappamento delle moto. E anche abusati sessualmente. Emerge l’orrore vissuto dai bambini ostaggi ora in cura in Israele.
“Ascolta le nostre voci”: la sessione delle Nazioni Unite sul femminicidio di Hamas
di Anna Balestrieri
Alla sessione, intitolata “Hear our voices” (Ascolta le nostre voci) hanno partecipato circa 700 attivisti e fondatori di gruppi per i diritti delle donne. Durante l’evento è stato dato spazio a testimonianze di primi soccorritori e agenti di polizia che hanno assistito alle conseguenze dell’attacco di Hamas.
La reazione del sistema sanitario israeliano agli attacchi del 7 ottobre
di Giovanni Panzeri
Il convegno organizzato dalla Udai 10.0, che ha visto gli interventi del presidente Hagai e del direttore dell’ospedale “Soroka” di Beer Sheva, Shlomi Kodesh, si è focalizzato sull’impatto che gli attacchi di Hamas hanno avuto sul sistema sanitario israeliano, e su come quest’ultimo ha reagito alle conseguenti tensioni.
Rompiamo il silenzio sul femminicidio di massa: o per le donne israeliane non vale? #metoounlessurajew
di Anna Balestrieri
Alla conferenza sul femminicidio organizzata lunedì 4 dicembre dall’ Associazione Italia-Israele di Milano è emersa l’indignazione nei confronti dei tanti (prime fra tutte le associazioni per la difesa delle donne) rimasti in silenzio davanti alla violenza sulle donne israeliane del 7 ottobre.
Le vittime del 7 ottobre: i dati aggiornati al 5 dicembre
di Nathan Greppi
Tra le vittime delle quali è stata confermata l’identità 274 erano militari e 859 civili. Tra gli uccisi identificati almeno 2 neonati, 12 bambini sotto i 10 anni, 36 di età tra i 10 e i 19 anni, e 25 sopra gli 80 anni. Oltre a questi, 421 vittime identificate erano nella fascia 20-40 anni, 161 in quella 41-64 anni, e 100 tra in quella 65-80 anni.
Israele conosceva il piano di attacco di Hamas più di un anno fa. Chi li ha ignorati? E perché? Media israeliani e internazionali si interrogano
di Redazione
Il documento, codificato e lungo circa 40 pagine, descriveva in modo preciso un’invasione pianificata da Hamas. Nonostante la gravità delle informazioni, i vertici militari israeliani sottovalutarono la possibilità che Hamas potesse effettivamente realizzare un attacco di tale portata.
Australia: manifestanti bloccano l’accesso in un hotel alle famiglie delle vittime e degli ostaggi di Hamas
di Michael Soncin
In Australia dei manifestanti anti-israeliani hanno protestato davanti ad un hotel bloccando l’ingresso alle famiglie delle vittime e degli ostaggi di Hamas. Chiara la posizione del primo ministro australiano Anthony Albanese che ha affermato di essere «sconvolto dalle azioni dei manifestanti».
Archeologi cercano di resti e informazioni sui dispersi dei Kibbutz vicino Gaza
di Redazione
Da tre settimane, alcuni archeologi operano nei kibbutz Be’eri, Kissufim e Kfar Aza e anche tra le auto bruciate del festival musicale vicino a Re’im. Tutti su base volontaria. Un team dell’Autorità israeliana per le antichità ha già identificato i resti di almeno dieci persone nei vari kibbutzim vicino a Gaza, delle quali non si avevano più notizie.
Dall’opposizione al supporto: le organizzazioni antiriforma giudiziaria si reinventano per aiutare il paese. Il caso di Bonot Alternativa
di Anna Balestrieri
Tra loro, anche Bonot Alternativa, un movimento che dal 2020 cerca di promuovere l’uguaglianza sociale, la parità salariale, l’emancipazione delle donne e la sensibilizzazione sulla violenza contro le donne. Ma anche Brothers in Arms, riservisti contro la riforma giudiziaria, che ora lavorano per aiutare i connazionali nel bisogno.
Arriva la condanna delle Nazioni Unite per gli stupri di Hamas del 7 ottobre: per Israele, troppo poco e troppo tardi
di Anna Balestrieri
La condanna del Segretario Generale dell’Onu alle violenze sulle donne israeliane avvenute il 7 ottobre arrivano dopo quasi due mesi dagli eventi del 7 ottobre 2023. “Quando si tratta di donne israeliane, si può dubitare dei fatti e aspettare 55 giorni per chiamare uno sconosciuto a condurre un”indagine'”, commenta sdegnato Gil Erdan.
Rilasciati 12 israeliani e quattro tailandesi. Prolungata la tregua di un giorno
di Redazione
Il rilascio porta a 97 il numero degli ostaggi civili liberati da Gaza nell’ultima settimana: 73 israeliani e 24 cittadini stranieri, per lo più lavoratori agricoli tailandesi. Oggi previsto il rilascio da Gaza di altre 8 persone, donne e bambini. La situazione potrebbe però cambiare, a causa dell’attentato a Gerusalemme di questa mattina.