Un genocidio in eredità

Spettacolo

Opere di Raphael De Vittori Reizel.

Raccontare l’inferno della Shoah non è mai stato semplice, nonostante le testimonianze dei sopravvissuti e il lavoro di ricerca degli storici, la realtà di questo incomprensibile evento è spaventosa e inspiegabile a tal punto che la parola non può essere sufficiente a descriverne l’atrocità.

Raphael De Vittori Reizel, artista milanese laureata a Brera, è forse la prima ad avere scelto la scultura per rendere testimonianza a questo orrore storico, e fino al 27 gennaio 2008, presso la sinagoga di Casale Monferrato, sarà possibile ammirare le sue opere che, nella personale Un genocidio in eredità, attraverso la loro estrema forza espressiva trasformando in arte la drammaticità dell’evento storico, superando la paura di ritrarre in tre dimensioni le immagini scioccanti del massacro. Ed così che il ghetto, le selezioni operate dalle SS, i carri piombati, i forni crematori, assumono un valore simbolico e trascendentale, amplificato da una intensa carica emotiva derivante anche da quell’inestinguibile desiderio di giustizia che è proprio degli artisti.

Impossibile, quindi, rimanere indifferenti ammirando i “midrashim”, le piccole storie scolpite da Raphael Reizel, dove i protagonisti sono esseri umani privati di ogni riferimento di identità. Opere toccanti e suggestive, capaci di descrivere la violenza inaudita del dramma, e sviluppate, secondo la tradizione ebraica, lungo una linea generazionale in cui i testimoni di oggi sono chiamati a raccontare quello che è accaduto ai propri genitori, attraverso tutti i mezzi di comunicazione possibili.

Per adempire a tale compito, Reizel ha “costruito” questi dodici piccoli racconti utilizzando terracotta e bronzo, e dando forma a pensieri enigmatici e toccanti, con una forza evocativa intensa, e generatrice di profonde riflessioni. Considerando il contesto significativo del tema, la mostra è stata allestita non nella sala espositiva, ma nella sinagoga stessa, dove un’installazione con un grande drappo racchiude l’Aron.

La chiusura della mostra, che avverrà il 27 gennaio, giorno della Memoria, sarà accompagnata da un concerto dal titolo Musica dai ghetti, musiche e voci di Emanuela Sorani.

Un genocidio in eredità
Personale di Raphael De Vittori Reizel
Sinagoga di Casale Monferrato
Fino al 27 gennaio 2008
Orario: domenica 10/12-15/17
e su appuntamento negli altri giorni