Un altro successo, Netflix acquista i diritti serie tv israeliana “A Body That Works”

Spettacolo

di David Fiorentini
La serie tv israeliana “A Body That Works” dell’emittente Keshet 12 è stata venduta al gigante dello streaming Netflix.

Kelly Wright, responsabile della distribuzione di Keshet in Israele, ha dichiarato: “Siamo entusiasti che i nostri partner di Netflix, AMC Networks International, CBC e SBS abbiano aderito a questa bellissima serie. Il pubblico di tutto il mondo avrà l’opportunità di godersi il coinvolgente percorso verso la genitorialità di questa coppia, che ha tenuto col fiato sospeso l’intero Israele ad ogni nuovo episodio.”

Protagonisti della serie, Rotem Sela e Yehuda Levi, nei panni di una coppia senza figli, decidono di fare ricorso ad una madre surrogata, Gal Malka, per coronare il loro sogno. Con la partecipazione di Lior Raz di Fauda, la loro vicenda drammatica ha stimolato un dibattito nazionale su tematiche intime e delicate come la fertilità, la famiglia e l’autonomia decisionale delle donne sul proprio corpo.

Tutti gli otto episodi hanno riscosso un enorme successo, ricevendo ottime recensioni e scalando la classifica degli programmi televisivi più apprezzati nel paese. A Body That Works è stata acclamata anche alla manifestazione francese Series Mania 2023, dove Rotem Sela e Gal Malka hanno vinto il premio come Miglior Attrice.

Dei segnali molto positivi, che giungono in un periodo molto complicato per le serie tv israeliane, le quali si sono viste sospendere le proprie produzioni.

Ad esempio, la rinomatissima Fauda, acquistata da Apple Tv+ per 20 milioni di dollari e con una terza stagione pronta al lancio, ha dovuto interrompere la preproduzione della quarta stagione, viste le incertezze sui contenuti e sulla sensibilità del momento. Ma il segnale più preoccupante era arrivato proprio da Netflix, che aveva sospeso la trasmissione di varie serie israeliane, dal dramma d’azione Border Patrol alla commedia Through Fire and Water, al thriller Trust No One.

Una preoccupazione diffusa che lascia ancora un velo di incertezza sul futuro dell’industria cinematografica israeliana. Come spiega la produttrice Danna Stern: “Ci sono parecchie serie israeliane acquistate da emittenti straniere che ora sono ferme sullo scaffale. Stanno aspettando di programmarle in un momento più tranquillo e appropriato.”