Time is now, Yalla!

Spettacolo

Time is now, yalla! Questo è il momento, andiamo!

Andiamo, dove? Verso che cosa? Verso un mondo nuovo, diverso, un mondo che va al contrario, un mondo dove ciò che è nascosto, che non si conosce, diventa noto a tutti, esce allo scoperto. E come si raggiunge? Attraverso l’arte, dice J.R., l’artista francese che l’anno scorso ha vinto il Ted Prize e grazie al quale ora sta realizzando il suo Insideout Project: cambiare il mondo; cambiare, se si vuole, la visione del mondo, come grazie ai volti della gente di strada ha cambiato il volto delle città da Parigi, ad  Haiti, a Nuova Delhi, a Gerusalemme.

Insideout è un progetto di arte globale, pensato da J. R. ma realizzato concretamente da tutti coloro che vi partecipano. E’ un progetto nel progetto, sotto certi aspetti: esso si realizza nel momento in cui la gente comune gli da concretezza scattando foto, affiggendole per le vie delle città di tutto il mondo, ed sprimendo il proprio pensiero, la propria opinione su temi come la pace, il futuro, la comunità, la dignità, la speranza, la giustizia, l’ambiente, la diversità. Gente qualunque che per cambiare il mondo, ci mette anche la propria faccia.

Per ora le città che hanno aderito al progetto sono più di 100 e migliaia i poster affissi negli Stati Uniti, in Giappone, in Uruguay, in Spagna, Francia, Gran Bretagna, in Grecia in Messico, e anche in Israele e in Palestina.

In Israele l’idea di J.R. ha preso corpo grazie ad un gruppo di Tel Aviv chiamato Time is Now, Yalla! che ha aderito per la causa “Pace”.
Uomini donne, giovani, meno giovani, bambini, tutti sono diventati fotografi di se stessi. Sono entrati nelle stazioni di photo-booth disseminate per la città, si è fotografato con l’espressione che meglio rappresentava l’idea di pace e ha ottenuto il suo poster. Il tutto in cambio di una dichiarazione, di un messaggio personale.
Israeliani e palestinesi, senza differenza.
Le foto stampate in formato poster sono state affisse per le vie di Tel Aviv, sui tetti, sulle auto, sempre e comunque con l’idea di di lanciare un unico messaggio: questo è il nostro momento! per dire che ogni israeliano, ogni palestinese, ha un volto, una storia da raccontare e ciascuno ha diritto di essere ascoltato.
Lo stesso è accaduto nel kibbutz Samar nel sud di Israele, a Ramallah, a Betlemme, a Jaffa, a Nablus.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=z7wjt7e2zho[/youtube]

Israele e la Palestina sono luoghi che J. R. conosce bene, e dove i suoi poster, i suoi progetti sono noti. Nel 2007 infatti proprio qui l’artista francese ha realizzato uno dei suoi progetti più famosi e di successo: Face2Face
Poster di israeliani e palestinesi affissi gli uni accanto agli altri, al di qua e al di là della barriera di sicurezza. Per dire che cosa? “Osservate questi volti e dite: chi di loro è israeliano e chi palestinese?”.