Grammy Awards 2025: i vincitori ebrei e il sostegno alla città di Los Angeles

Spettacolo

di Pietro Baragiola
Domenica 2 febbraio il batterista israeliano Dan Pugach (nella foto) è salito sul palco dei Grammy Awards 2025 per ritirare il premio al Miglior Album Jazz per Grande Complesso, vinto grazie alla compilation “Bianca Reimagined: Music for Paws and Persistence”.

A condividere con il musicista questo momento straordinario, tenutosi all’interno della Crypto.com Arena di Los Angeles, c’erano diversi membri della sua band, tra cui il sassofonista israeliano Eitan Gofman, il pianista Nitzan Gavrieli e Nicole Zuraitis, moglie di Pugach.

“Sono ancora sotto shock” ha ammesso il vincitore nella sua intervista rilasciata a Channel 12. “L’adrenalina era a mille e mi sono sentito molto fortunato a poter salire sul palco insieme a mia moglie che ha cantato e scritto con me l’intero album.”

Come spiegato sul loro sito web, nel 2011 la coppia ha adottato una piccola pitbull di nome Bianca da un rifugio di New York e il nuovo album è stato scritto proprio in onore della cagnolina, venuta a mancare nel 2018.

Pugach, nato a Ra’anana nel 1983, ha affinato le proprie doti musicali lavorando per la banda dell’aeronautica militare israeliana ed oggi vive e lavora a New York dove gli incidenti antisemiti hanno raggiunto vertici preoccupanti.

“Chiunque mi conosca sa che sono israeliano. Non lo nascondo, anzi, dal 7 ottobre tengo le mie origini ancora più a cuore” ha spiegato Pugach, orgoglioso di aver partecipato alla 67esima edizione dei Grammy Awards insieme a molti altri musicisti ebrei che ha sempre descritto come suoi eroi.

Vincitori e candidati ebrei

La notte dei Grammy di quest’anno è stata una grande serata per molti grandi talenti dell’industria musicale ebraica come il leggendario compositore Hans Zimmer, che ha vinto il premio alla Miglior colonna sonora per Media Visivi con Dune: Part Two ed è stato nominato nella categoria Miglior Canzone per Media Visivi con il brano “Love Will Survive”, utilizzato nella serie Sky Original  Il tatuatore di Auschwitz.

Il Grammy alla Miglior Registrazione Remixata, invece, è stato assegnato alla star Mark Ronson, grazie alla sua collaborazione con la cantante Sabrina Carpenter e il produttore FNZ nel brano “Espresso (Mark Ronson x. FNZ Workin Late Remix)”, mentre il produttore ebreo Sam Canter ha vinto il premio per il Miglior Video Musicale con “Not Like Us”.

Per quanto riguarda la scena ebraica di Broadway, la cantante Shoshana Bean e il cast di Hell’s Kitchen hanno primeggiato nella categoria Miglior Album di un Musical Teatrale battendo Merrily We Roll Along di Daniel Radcliffe e Suffs di Shaina Taub.

L’iconica Barbra Streisand non è riuscita purtroppo a vincere il Grammy alla Miglior Registrazione di un Audiolibro, Narrazione e Storytelling per il suo memoir My Name is Barbra. Ad aggiudicarsi il premio è stata invece la versione audio book dell’autobiografia Last Sundays in Plains: A Centennial Celebration dell’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, morto il 29 dicembre 2024 all’età di 100 anni.

Il Grammy postumo è stato ritirato in sua vece dai dirigenti musicali Steve Schnur e Doug Davis che sono saliti sul palco indossando sul bavero una spilla con il nastro giallo, in onore agli ostaggi ancora prigionieri a Gaza.

Altri numerosi momenti importanti della serata sono stati dedicati alla città di Los Angeles, colpita in queste settimane da una serie incontrollata di incendi che hanno stravolto la vita dei suoi abitanti.

 

Il tributo a Los Angeles

L’omaggio degli artisti ai pompieri di Los Angeles

Gli organizzatori dei Grammy, tenendo conto della devastazione causata da questi incendi, hanno deliberato che la cerimonia si sarebbe dovuta tenere lo stesso in modo da diventare un tributo alle capacità di recupero di Los Angeles, ai suoi primi soccorritori e agli artisti che ci vivono.

Nel corso della serata Lady Gaga e Bruno Mars hanno cantato una versione rivisitata del brano “California Dreamin” dei Mamas & the Papas, in onore al sogno californiano, mentre artisti come Billie Eilish hanno voluto mostrate il proprio sostegno indossando vestiti con scritte che richiamassero la “città degli angeli”.

Uno dei momenti più iconici dell’intera cerimonia è stato sicuramente quando un gruppo di vigili del fuoco di Los Angeles è salito sul palco per consegnare il Grammy al Miglior Album a Beyoncé, guadagnandosi a loro volta una standing ovation per i servizi resi e il coraggio mostrato nelle ultime settimane.

Anche i telespettatori a casa hanno potuto contribuire a sostenere la città californiana in questo momento di crisi. Per tutta la durata della trasmissione della cerimonia, infatti, è stato mostrato sullo schermo un codice QR che permetteva a chiunque volesse di fare una donazione per le varie iniziative di soccorso contro gli incendi.

“In poche ore abbiamo raccolto 7 milioni di dollari” ha affermato il conduttore Trevor Noah, alla fine della serata. “Grazie a tutti! Siete stati davvero straordinari!”