Le polemiche sulla Fiera internazionale del Libro di Torino

Opinioni

L’intervento del presidente Ucei, Gattegna.

“Un’inaccettabile negazione del dialogo e del confronto e, in definitiva della libertà di pensiero e di parola”: il presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei) Renzo Gattegna non ha esitazioni nel definire l’appello lanciato dal alcuni rappresentanti di forze politiche italiane e da alcuni esponenti della cultura araba per boicottare la Fiera del libro a causa di Israele come paese ospite. “Gli scrittori israeliani invitati a rappresentare il loro paese sono persone – spiega – che si sono conquistate fama internazionale sia per il valore delle loro opere sia per la totale libertà di espressione che hanno usata senza mai subire condizionamenti di carattere ideologico. Il tentativo di snaturare un grande evento culturale nasconde il vero fine: quello di discriminare e di ridurre al silenzio gli esponenti della letteratura israeliana in quanto tali”.

“Senza tenere conto del fatto che essi – aggiunge Gattegna – sono attualmente considerati tra i più autorevoli interpreti dei problemi, delle speranze e delle aspirazioni dell’umanità nel terzo millennio. Restiamo uniti alla società civile ed al mondo della cultura italiana che sta respingendo energicamente
il volgare tentativo di utilizzo della cultura per fini politici di parte”.

“Siamo anche consapevoli che è iniziata una nuova sfida che non sarà né breve né facile, ma che non può essere peduta perché sono in gioco valori e diritti fondamentali e inalienabili e che, se sarà vinta, ci vedrà tutti personalmente presenti a Torino il giorno dell’inaugurazione della Fiera del libro”.

La Fiera del libro di Torino