Riscoprire la Storia: da oggi la Fondazione CDEC svela mappe interattive delle deportazioni a Milano durante la Shoah

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di Redazione

In occasione del prossimo Giorno della Memoria, la Fondazione CDEC apre una finestra digitale sul passato, rendendo accessibile un toccante set di mappe e strumenti di analisi legati alle deportazioni avvenute a Milano durante la Shoah.

 

Il Giorno della Memoria costituirà un prezioso momento di riflessione, amplificato dalla dolorosa e sconvolgente memoria dell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre scorso in Israele. In questo contesto, l’accesso al ricco patrimonio documentale della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica si rivelerà fondamentale per approfondire la comprensione di tali eventi e promuovere la memoria storica. A partire da oggi, il pubblico avrà la possibilità di esplorare sul sito un innovativo set di mappe e strumenti di analisi, presentati durante l’evento «…andiamo a trovare la signora Polonia… Deportati e deportazioni a Milano», tenutosi lo scorso 29 marzo 2023.

 

La famiglia Levi (Archivio fotografico del CDEC)

«Andiamo a trovare la signora Polonia…», sono le commoventi parole di Fausto Levi, immortalate nella sua ultima lettera alla compagna Gina Polli mentre si dirigeva ad Auschwitz nel dicembre del 1943, introducono un viaggio straordinario attraverso il passato.

Il prezioso Archivio della Fondazione CDEC custodisce migliaia di documenti che narrano le storie individuali di coloro che hanno vissuto la Shoah. Ogni documento, un tassello fondamentale che, insieme agli altri, compone il mosaico della tragedia e ci offre una prospettiva unica sugli eventi storici di quell’epoca oscura.

Nell’ambito di un progetto di valorizzazione delle risorse documentali, la Fondazione CDEC, in collaborazione con il Memoriale della Shoah di Milano, presenta dunque una nuova mappa interattiva e multimediale. Questa mappa offre una prospettiva visuale sui dati relativi agli arresti e alle deportazioni dall’area metropolitana di Milano durante quegli anni drammatici.

 

L’iniziativa è frutto dell’ispirazione di Giovanni Pietro Vitali, docente di Digital Humanities all’Université de Versailles Saint-Quentin-en-Yvelines ed esperto in analisi di dati. Attraverso il dataset sulle vittime della deportazione fornito dalla Fondazione CDEC, Vitali ha creato una mappa che permette di esplorare i movimenti spazio-temporali degli ebrei milanesi e degli ebrei arrestati nella città.

 

Questo progetto unico si propone di agevolare lo studio e la consapevolezza delle deportazioni dalla città, introducendo nuove modalità di ricerca e comunicazione digitale.

 

Le mappe, digitali e georeferenziate, tracciano i trasferimenti forzati subiti dagli ebrei dal momento del loro arresto fino all’arrivo nei campi di concentramento e sterminio nazisti, nel periodo compreso fra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945.

 

Il progetto-pilota del CDEC si è concentrato su due gruppi di persone: gli ebrei nati a Milano e deportati dall’Italia (167 persone) e gli ebrei, italiani e stranieri, arrestati e deportati dalla città di Milano (259 persone).

 

Oltre alle mappe, vengono forniti strumenti di analisi come l’elenco delle vittime, i grafici delle reti di nati e arrestati a Milano, e la statistica degli ebrei arrestati sulla base della data e degli esecutori dell’arresto.

 

Questa iniziativa è frutto della collaborazione tra la Fondazione CDEC, rappresentata da Patrizia Baldi e Laura Brazzo, il professore Giovanni Pietro Vitali e Simone Landucci, sviluppatore di sistemi informativi geografici.

 

Le informazioni utilizzate per le mappe provengono da Il Libro della Memoria di Liliana Picciotto e dal dataset Vittime della Shoah in Italia pubblicato sulla Digital Library del CDEC. Questo progetto, oltre a commemorare le vittime, apre una finestra sulla storia, invitando il pubblico a esplorare e imparare da un passato doloroso ma imprescindibile per la comprensione della nostra umanità.

 

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