Giovani ebrei fanno causa a Twitter per i contenuti antisemiti

Giovani

di Nathan Greppi

 

Da quando, nell’ottobre 2022, il miliardario Elon Musk ha acquistato Twitter, in molti si sono preoccupati per la politica permissiva da lui adottata sugli utenti che diffondevano messaggi d’odio, che si è vista ad esempio con la reintegrazione del profilo del rapper Kanye West, che si è fatto notare negli ultimi tempi per le sue esternazioni antisemite (anche se poi è stato sospeso di nuovo dal social network). E questo nonostante i messaggi razzisti o antisemiti violerebbero i termini e le condizioni della stessa piattaforma.

Proprio per il mancato contrasto dei contenuti antisemiti e negazionisti, in Germania due organizzazioni hanno deciso di prendere posizione attivamente facendo causa a Twitter: si tratta dell’EUJS (European Union of Jewish Students), organizzazione che raggruppa tutti i movimenti giovanili ebraici d’Europa (in Italia vi è affiliata l’UGEI, l’Unione Giovani Ebrei d’Italia), e di HateAid, associazione tedesca che si occupa di combattere i discorsi d’odio in rete.

Nello specifico la denuncia, depositata presso il Tribunale di Berlino, riguarda 6 tweet antisemiti che la piattaforma non ha cancellato nonostante fossero stati segnalati. Tutti e 6 i tweet in questione sono stati pubblicati dopo che Musk ha allentato le restrizioni sulla libertà d’espressione.

“È ovvio che Twitter non cancella in modo affidabile le dichiarazioni criminali e persino la negazione dell’Olocausto. Ora vogliamo chiarire se la società sta violando i propri termini e condizioni”, ha spiegato Josephine Ballon, avvocato e responsabile per le dispute legali di HateAid.

“Ciò che inizia online non finisce online”, ha dichiarato Avital Grinberg, presidente dell’EUJS (foto in alto).La fiducia degli studenti ebrei nei social network è stata infranta. Non vogliamo più essere esposti a questo odio. Consentendo la distribuzione di contenuti odiosi, la società non riesce a proteggere gli utenti e in particolare i giovani ebrei”.

Già da prima dell’attuale proprietà, altri avevano denunciato la scarsa serietà di Twitter nel cancellare i messaggi d’odio: nel luglio 2021, l’organizzazione britannica CAA (Campaign Against Antisemitism) denunciò il fatto che, su 1.000 tweet antisemiti da loro segnalati, solo il 40% fossero stati riconosciuti da Twitter come in contrasto con le loro politiche.