di Ester Moscati
Personaggi e Storie
Nel nome di Massimo Della Pergola
contro lesclusione del Paese dai Giochi del Mediterraneo in programma a Pescara
Ricordando Arpad Weisz
Tra le molte, tragiche storie di discriminazione e sofferenza che riguardarono gli ebrei in Italia durante il fascismo ve n’è una, poco nota, che ha toccato da vicino il mondo sportivo: è la storia di Arpad Weisz, luomo che rivoluzionò il calcio italiano tra gli anni Venti e gli anni Trenta.
Dedicato a Arpad Weisz
torneo giovanile memorial di calcio a 5 dedicato a Arpad Weisz
A Nedo Fiano il riconoscimento della Città
riceverà questanno dal Comune di Milano lonorificenza riservata ai cittadini più meritevoli che il Comune di Milano assegna nella tradizionale cerimonia del giorno del patrono (e per questo comunemente chiamata “Ambrogino d’oro”). Mosaico ha raccolto le sue parole, appena ricevuta la notizia del conferimento.
Gli israeliti italiani devoti alla Patria
del presidente dell’Unione delle Comunità israelitiche italiane Dante Almansi, datata 11 giugno 1940, il giorno successivo all’entrata in guerra dell’Italia fascista a fianco di Hitler, sarà esposta alla mostra “… Francamente razzisti” Le leggi razziali a Napoli, presso l’Archivio di Stato di Napoli, che si apre con un Convegno, il 25 novembre. Mosaico ha chiesto al direttore della Fondazione CDEC Michele Sarfatti di commentarla.
Ai soldati ebrei caduti nella Prima guerra mondiale
Ignazio La Russa ha reso omaggio ai soldati ebrei caduti nella Prima guerra mondiale
I Ragazzi di Villa Emma
alle ore 8.05 e 00.40 su Rai Tre, per La Storia, siamo noi Rai Educational diretta da Giovanni Minoli, andrà in onda la storia dei 73 ragazzi ebrei di Villa Emma, salvati dallo sterminio dagli abitanti di Nonantola (Modena). Ne parliamo con Gianfranco Moscati.
Le virtù dei figli di una Chiesa silente
quando giunse la notizia di ciò che era accaduto nel Ghetto di Roma, anche gli ebrei di Urbino che fino ad allora avevano goduto di una relativa tranquillità, dovettero nascondersi. Alessandrina Coen, con la figlia Ada e il suo bimbo, e la cugina Clara, trovarono rifugio nel convento delle suore di Santa Caterina, nel centro della città. Il Vescovo aveva aperto i conventi; non fu chiesto loro di battezzarsi, come accadde altrove. Furono semplicemente accolti. Quando il confessore si recava in convento, la prima ad avvicinarsi alla grata era Ada: riceveva dal sacerdote le notizie dei fratelli alla macchia in Toscana e del marito lontano.
Se ne va l’eroe di Exodus
È mancato all’età di 83 anni, nella sua casa, come aveva scelto. Era malato di cancro, malattia che gli era stata diagnosticata 18 mesi fa. Tutti coloro che lo amavano, i familiari naturalmente ma anche i milioni di fans nel mondo, si aspettavano la notizia
Quando il medico del Papa era un Rabbino
sul contributo dato dai rabbini allo sviluppo delle scienze mediche tra medioevo ed età moderna avrà luogo a Roma dal 22 al 23 settembre, promosso dal Centro Romano di Studi sullEbraismo dellUniversità degli Studi Tor Vergata e dallAssociazione Medica Ebraica Italia
Antifascismo. Una voce per tutti
“stavano arrivando i tedeschi e mi sono messo in un rifugio, che avevo creato al di là di un cortiletto, nel retro della casa. Queste persone erano accompagnate da due repubblichini, armati di mitra, in borghese e molto violenti. Diciamo che mentre i tedeschi entrati in casa erano passivi, questi si davano da fare per chiedere dov’ero io e chiederlo con violenza, con insistenza, insistendo con mio padre affinché dicesse dov’ero. Mio padre, da me istruito, aveva detto che io ero stato arruolato, che mi ero portato nella zona di Verona, che facevo servizio in un aeroporto che lui non conosceva per ragioni di segreto di guerra. Non potendo provare quanto diceva, questi repubblichini si fecero ancora più violenti e minacciarono di bruciare la casa”