di Ilaria Myr
Con l’introduzione dell’antisemitismo di Stato, Mussolini reinventa una nuova figura di nemico, scegliendo il bersaglio più probabile, gli ebrei, in un’epoca in cui essere nazionalisti e fascisti vuol dire anche essere antisemiti. Parla la storica francese Marie-Anne Matard-Bonucci
Personaggi e Storie
«I miei 14 anni, dalle celle di San Vittore al lager di Bolzano»
di Marina Gersony
Essere adolescenti nel 1938. La fuga, la cattura, la tortura dei fascisti… A 89 anni, Luciano Modigliani rievoca il clima di delazione e violenza, la sua deportazione a Bolzano
1938, la vergogna dell’Italia. Quelle Leggi Razziali volute dal Duce, fortissimamente
di Michele Sarfatti
Il 14 luglio 1938 fu pubblicato il Manifesto della razza, e iniziarono le restrizioni per gli ebrei. In occasione di questo triste anniversario Mosaico pubblica diversi articoli dedicati alle leggi Razziali. Qui un articolo dello storico Michele Sarfatti sulla radicata volontà persecutoria di Mussolini nei confronti degli ebrei.
Le scienze senza gli ebrei: il suicidio intellettuale dell’Italia fascista
di Angelo Guerraggio e Pietro Nastasi
Con le leggi antiebraiche, intere scuole scientifiche furono cancellate e altre profondamente toccate dall’espulsione
di eminenti studiosi ebrei: una vera e propria decapitazione, di cui il Regime volle ignorare la portata devastante
Amarsi al tempo delle Leggi Razziali
di Nicole Karmeli
Un giorno d’autunno del 1938. Due adolescenti costretti a dirsi addio. L’amore negato dalla Storia.
Lo racconta una graphic novel
Villa Giulia: «quando Ciano espropriò la nostra casa…»
di Ilaria Myr
Procedendo sul lungomare nella zona meridionale di Livorno, ad Antignano, non è possibile non vedere questa splendida villa che si erge sul mare e che qui è ancora tristemente conosciuta come “Villa Ciano”.
Le 187 norme con cui l’Italia annullò le vite dei suoi cittadini ebrei
di Liliana Picciotto
Dallo sport, alla scuola, al lavoro… La legislazione antiebraica colpì gli ebrei in ambito pubblico e privato, trasformandoli in paria, grazie alla collaborazione consapevole di molti italiani.
La storica Liliana Picciotto rievoca qui quell’ignobile lista di divieti
“Gli ebrei non appartengono alla razza italiana”: 80 anni fa usciva Il Manifesto della Razza
di Redazione
Il 14 luglio 1938 usciva su Il Giornale d’Italia il Manifesto della Razza. Firmato da dieci dei principali scienziati italiani, Il Manifesto diviene la base ideologica e pseudo-scientifica della politica razzista dell’Italia fascista.
Heimat, quella piccola patria così indifferente, così collaborazionista
di Marina Gersony
Alto Adige: quando la patria uccide. Gli ebrei di Merano, dai fasti di inizio secolo alle deportazioni. Un J’accuse che non fa sconti
Luciana Sinigaglia: «il mio ritorno all’ebraismo dei padri»
di Marina Gersony
A 95 anni si è messa a studiare l’ebraico e le materie ebraiche per tornare nella Comunità di cui si è sempre sentita parte integrante, fin dall’infanzia.
Identikit del pensiero populista
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie]
Su che cosa si basa? Uno: “il popolo ha sempre ragione”. Due: “basta fumosità politiche, viva la concretezza…”. Tre: “c’è sempre un nemico da abbattere…”
Addio a Wanda Lattes: dalla Resistenza al giornalismo
di Redazione
Wanda Lattes, la decana del giornalismo fiorentino ed ebraico, è mancata la sera del 2 giugno nella sua casa del quartiere di Campo di Marte, a 96 anni. Una vita lunga e avventurosa iniziata a Firenze il 24 maggio del 1922: dalle Leggi razziali alla scelta partigiana fino alla ricostruzione del secondo dopoguerra